I
frutti della catastrofe
Degenerazione fisica e atrofia emotiva segnarono
l’ultima fase della storia dei giovani ebrei nell’Europa occupata dai tedeschi.
Battezzati nel Regno della Morte, i
giovani internati continuarono a fare scelte e a mantenere rapporti. Ma non
avevano potere di controllo sul sistema; l’ingranaggio di morte era troppo
efficiente e opprimente. Nonostante i loro sforzi per navigare tra i pericoli
della vita nei campi, il sostegno e l’aiuto che essi offrivano che ricevettero
dai compagni più cari, essi erano condannati.
Mai vi fu un miglioramento, mai verso
il meglio.
La maggioranza dei giovani lottò per
l’esistenza quotidiana sinchè quella sofferenza si concluse con la morte, per
selezione, per stenti, per malattia.
La liberazione ne salvò purtroppo
pochi.
Si calcola che più di 220.000 tra
bambini e ragazzi ebrei furono internati.
I detenuti ancora in vita di età
inferiore ai 14 anni erano 2200.
cosa succede a noi bambini.
Perché altri bambini
non debbano subire queste violenze.”