I Ciclo: L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea. Il World Wide Web

Sesta Lezione: Catalizzatore

 

 

Fino adesso avviamo fatto il percorso sui paradigmi rinascimentali e quello dell'industriale dove la parola chiave esistenza minima.

Un certo scrittore, che ha come eroe Walter Gropius  scrisse un libro nel 50' e dice: "...il movimento della Bauhaus è come quello di una biella". E' giusto come concetto di estetica meccanica, circolare e di conquista dello spazio. Proprio questa idea di conquista dello spazio che vediamo nella scuola della Bauhaus, anche è quella della nuova città. Questa prima era un proprio zoom del rinascimento, chiusa, recintata e a blocchi. Ma se la città è aperta, è come una biella in movimento da dentro verso fuori,cosi le strade sono un accidente dentro e lo vediamo pure nella scuola della Bauhaus. 

  Il movimento meccanico "come una biella" - Giulio Carlo Argan - conquista lo spazio

                                  

La scuola soffre varie vicende, per esempio nel 33' il nazismo la chiude, lasciando l'edificio in un cattivo stato.

La Bauhaus incapsula in se stesa una lettura critica di quello che la circonda. Si diciamo che la modernità nuova, porta crisi, il cambiamento sarà in tutto. Il paesaggio industriale non è una immagine statica, ho una immagine volutamente frammentata. Tutti sappiamo che l'edificio cambia continuamente e non si lo può incorniciare in una immagine statica (scuola), questo è il punto di arrivo. La partenza è la crisi provocata per il cambiamento. Si legge l'edificio a traverso della frammentazione, l'immagine che si muove, no concentrata e non è sottotante a conoscenze scientifiche. Tutto quello che rimane e girare in torno al edificio (laboratorio, sala mensa, appartamenti, ecc.).

Il discorso della frammentazione si sposta a la parte formale del edificio, lo vediamo dal punto di vista funzionale. La cosa, fondamentale è la distruzione di una forma a priori dove poter mettere dentro le funzioni. Si parte dalla funzione logica, verso fuori, vedendo cosi una azione centrifuga. Non si cerca l'arbitrarietà, ben si che tutto avvia un perché.

                                                      La logica delle funzioni

                                    

Quella idea dello scrittore su la biella, fu anticipata da altra visione, quella di una giornalista americana che ha detto che il meccanismo della Bauhaus sembrava una elica vista da un aereo. O vero, ogni architettura si fa su uno orizzonte concettuale. Palazzo Farnese è il tutto fatto da qualsiasi punto di vista, diverse architetture barocche già sono più dinamiche e qui il punto di vista migliore, è proprio dal aereo.

Gropius 50 anni dopo realizza un archivio con materiali della sua scuola a Berlino. Si vedono rapporti forti fra la Bauhaus ed il neoclassicismo nel fatto di lavorare con l'astrazione. Nella scuola si vedono lastre basi e con sintassi si fanno forme basiche e ridotte, la astrazione è la parola chiave. Si utilizzano elementi primari, influenza del neoclassicismo, ma questa è una influenza sottostante. Questo successe grazie al contatto con Theo Van Doesburg, francese che teorizzava il neoplasticismo e che era dentro la Bauhaus. Lui non era ben voluto, si scontrava con gli altri perché sacrificava la funzionalità in confronto al disegno.  

       Superamento dello schema morfologico per blocchi e vie per una libera conquista dello spazio

                                      

Gropius non si muove per il linguaggio, pur influenzato dall'ambiente e della posizione strema di Van Doesburg. Tagliava la realtà, pero aveva un punto debole se lo vediamo attraverso il neoclassicismo, ed era la costruzione. Il neoclassicismo era un linguaggio riprodotto a mattoni, ma adesso e riprodotto a punti. Questo fattore eclatante, è un fomento importante verso l'astrazione sopra tutto, e da qui si parte con questa. Comunque Gropius no vuole questo strato cosi dogmatico.

Si comincia e tendere ad essere dimostrate l'infrastruttura in quanto obbiettive, o vero dire che si è una finestra perché funziona come finestra. La finestra a nastro ha che vedere in alcun modo, con il mondo anti-prospettico e con una visione dinamica. E questo si collega con il punto di vista della vision, prima si cercavano le visioni prospettiche, ma adesso  attraversare i blocchi si crea una astrazione tipo quadro, essendo una sottovisione di questa architettura. 

L'oggetto frammentario  (paesaggio contemporaneo) si propone come strategia della visione. Diventa valore. La relatività einsteiniana è una pseudogiustificazione critica (oggettivo nella critica?). Ma oggi è una strada morta.

                                                 

 La rispondenza esterno/interno "oggettiva"
                                                   

In qualche modo con la trasparenza, si risponde obbiettivamente con il fare vedere che la funzionalità esiste. Forze la macchina non è bella, ma si lo sarà se funziona in se stessa. E questo è possibile farlo vedere con la trasparenza, traduce l'idea obbiettiva. Si vedono la compresenza dei piani, cosa che prima di questo non si era consapevole, la trasparenza permette vedere tutti i livelli del ragionamento applicato all'architettura. La trasparenza diventa l'etica di un mondo diverso, lo riesce a comunicare. Cosi facendo, il paradigma rinascimentale viene demolito, a traverso di un paradigma diverso, un paradigma industriale.

                                   L'estetica dell'oggettività

                                             

 

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