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L'origine di Cagliari si fa risalire ai fenici: certamente però fu un importante avamposto cartaginese al centro del Mediterraneo. Divenne provincia romana nel 238 a.C. e mantenne a lungo la funzione di porto sicuro sino all'avvento della dominazione bizantina (533). Subì numerose incursioni saracene tra l'VIII ed l'XI secolo e, mel 1015, l'occupazione degli arabi, nellostesso periodo in cui a governare l'isola erano quattro "giudicati", di cui il principale risiedeva proprio a Cagliari.

Contesa tra Genovesi e Pisani, la città, dopo alcuni decenni di lotte interne, rimase nelle mani di questi ultimi per quasi cent'anni sino all'arrivo degli Aragonesi che vi si insediarmono nel 1326.  Furono gli inglesi a porre fine alla lunga e malsopportata sottomissione alla Spagna; nel 1714 fu assegnata all'Austria dal trattato di Rastadt e nel 1720 passò definitivamente ai Savoia, ospitandone anche la corte dal 1799 al 1814. Fu duramente provata dai bombardamenti durante l'ultima guerra mondiale.

La data di nascita della Cagliari moderna, quella che conosciamo ed in cui viviamo, può essere collocata in coincidenza con la proclamazione dell' Unità nazionale (febbraio 1861).

In effetti la città aveva appena 33.039 abitanti e comprendeva i quattro quartieri d'impianto medioevale (Castello, La Marina, Stampace e Villanova) più i due sobborghi di Sant'Avendrace ad Ovest e di San Bartolomeo ad Est.

Da quel 1861 all'aprile del 1931 (data del censimento) i numeri del cambiamento saranno notevoli:

 

- nel 1901 gli abitanti sono già divenuti 53.747

- nel 1911 sono 58.500

- nel 1921 divengono 61.417
- nel 1931 sono oltre 100 mila (esattamente 101.878).
  Ma il cambiamento sarà sopratutto determinato dal numero e dalla qualità dei servizi "civili" di cui la città si arricchisce con diverse opere pubbliche:

- nel 1863 viene inizia la costruzione della linea ferroviaria Cagliari-Portotorres-Terranova;

- nel 1867 viene inaugurato l'acquedotto di Corongiu che permette alla città d'avere acqua potabile per le sue esigenze;

- nel 1868 viene inaugurata la rete di illuminazione cittadina a gas;

- nel 1869 viene completato il banchinamento del porto commerciale;

- nel 1872 viene inaugurata la sede delle ferrovie secondarie da Cagliari a Tortolì;

- nel 1885 viene inaugurato il grande mercato comunale nel Largo Carlo Felice; sempre nello stesso anno si apre il grande ospedale"civile" opera dell'architetto Gaetano Cima;

- nel 1887 viene realizzato a Buoncammino il grande carcere giudiziario;

- nel 1893 si inaugura la prima tramvia a vapore tra Cagliari e Quartu S.Elena;

- nel 1899 viene eretto sul bastione della Zecca la grande terrazza panoramica dedicata al primo vicerè sabaudo Saint Remy;

- nel 1901 re Umberto I pone la prima pietra nel nuovo Palazzo Municipale sempre nella via Roma;

- nel 1914 arriva l' energia eletrica a Cagliari e si cambia l'illuminazione pubblica;

- nel 1915 vengono attivate le prime linee tramviarie urbane a trazione elettrica tra S.Avendrace e Piazza Garibaldi e tra via Roma e Castello;

Ma in quel febbrile periodo anche la città cambia volto e forma . Prende sempre più consistenza la città di pianura, in quelli che la storia dice essere stati luoghi della città romana.

Sono numerose le costruzioni che accolgono i nuovi cagliaritani . Ed i luoghi privilegiati non sono più le case nelle vie strette di Castello, ma si ricerca una diversa qualità dell'abitare, con maggiori spazi, più confort e comodità. Il "palazzo" nelle grandi vie della città "nuova" e la "villa" nelle campagne circostanti attraggono i nuovi cagliaritani.

 

Verso il1915 la città cambiò volto: i cagliaritani iniziarono a trasferirsi  in quelli che la storia dice essere stati i luoghi della città romana. Ancor oggi è possibile cogliere i segni di quel cambiamento, percorrendo le strade della città bassa e dei suoi dintorni. Se ne può fare un rapido elenco:

-l'esule lombardo Giacomo Pollini costruisce alle pendici del colle di San Michele una lussuosa villa su progetto di un architetto lombardo in stile neopalladiano;

-il deputato e banchire Pietro Ghiani Mameli realizza, sempre su uno dei colli attorno alla città, una grande villa per abitazione (Villa Clara);

- negli anni 1880-1900 vengono costruiti i primi palazzi a portici sulla via Roma e gli eleganti fabbricati che contornano piazza del Carmine, ad opera dei primi importanti "borghesi" cittadini: Vivanet, Magnini, Devoto, Garzia, Accardo, Zamberletti, Saggiante, Chapelle, Boscaro, Aurbacher, Faggioli, Rocca, Zedda-Piras.

Ma è proprio con l'inizio del secolo che la "villa" padronale, con un giardino parco all'intorno, diventa il nuovo status-symbol del borghese ricco ed affermato. L'architetto principe di questo fermento immobiliare è l'ingegner Dionigi Scano (1867-1949) a cui si devono gran parte delle eleganti residenze - in quello stile liberty allora ancora in voga - che sorgono ai piedi delle colline che sovrastano S.Avendrace. Sono le nuove belle residenze dei cagliaritani dell'inizio del XX secolo.

I committenti sono personaggi importanti della città. Proprio sulla parte terminale del corso Vittorio Emanuele progetta ed edifica la bella villa del deputato ed avvocato Luigi Congiu, cognato dell'on. Francesco Cocco Ortu. Poco più inalto, proprio sotto l'orto botanico, realizza l'elegante villa di Romolo Enrico Pernis al centro di un grande parco, in parte poi ceduto ai Salesiani per edificarvi il loro colleggio (1909).

Altre grandi e signorili residenze nel verde delle pendici del colle di Tuvixeddu divengono le abitazioni dei "negozianti" Odone e Gerolamo Devoto e del deputato Umberto Cao.

Sul viale Trento, che è la bretella di collegamento con il sobborgo di S.Avendrace, sempre Dionigi Scano progetta altre due grandi ville: una per sè in originale stile eclettico (oggi non più esitente) e l'altra per il cognato Antonio Giuseppe Satta-Semidei. Quest'ultima è la sede odierna della Società Tiscali.. Anche Satta Semidei è un personaggo eminente nella Cagliari di quegli anni. Originario di Buddusò, nel Goceano, è discendente di una delle più importanti famiglie del luogo (Satta-Musiu) incrociatasi poi con quella dei  Semidei (la madre è infatti Maria Semidei). Inserendosi a Cagliari,  sposa Olimpia Tronci-Pernis nipote di quel Josias Pernis elemento di spicco dell'economia cittadina. Antonio Giuseppe Satta, avvocato, letterato, giornalista, ha diretto insieme all' on. Antonio Scano (fratello di Dionigi) il quindicinale "Vita Sarda". Ricco di molti interessi è stato anche, per lunghi anni, Presidente del Collegio dei Sindaci della Società Vinalcool, certamente la più importante società azionaria della Cagliari d'inizio Novecento.