“Zoo
di Venere” è
il titolo italiano di un film di Peter Greenaway del 1985 (A
Zed & Two Noughts).
Daniele Macchi,
chitarrista e produttore romano, sceglie il titolo di quel film
come nome per la sua band. Musicista cresciuto artisticamente
a Londra (dove ha vissuto per sette anni suonando in svariate
formazioni inglesi fra cui i glam-punk Last Of The Teenage Idols),
forma il primo nucleo degli Zoo di Venere nel febbraio del 1997,
e già nel novembre dello stesso anno raggiunge la finale
del Premio Ciampi.
Nel novembre del 2000 esce il loro primo singolo autoprodotto,
“Emozioni in Overdose EP”.
Nei primi mesi del 2002 avviene l’incontro con la Fandango.
Radiofandango
nasce nel 2000 con l’intento di valorizzare le colonne
sonore dei film prodotti dalla Fandango. La prima pubblicazione
è stata quella delle musiche de L’Ultimo bacio,
di Gabriele Muccino.
Da allora Radiofandango ha realizzato i cd delle musiche dei
film Da zero a Dieci, L’Imbalsamatore, Velocità
Massima, Ricordati di Me, Ora o mai più.
A Radiofandango si affianca oggi un partner per la distribuzione,
la Warner Music Italy.
Nel 2003 Zoo di Venere rappresenta il primo tentativo di musica
tout-court…
Nel febbraio del 2003 il regista australiano Richard
Lowenstein, noto per i lungometraggi Dogs
in Space, E morì con un felafel in mano, ma anche
per importanti videoclip musicali (U2 e INXS tra gli altri),
incontra gli Zoo di Venere e si offre di realizzare il loro
primo video. In pochi giorni viene allestito il set in un piccolo
teatro off di Roma. E’ lo stesso Lowenstein a idearlo
e montarlo, vuole qualcosa di sporco, rock ma anche tenebroso…..”Vampire-chic”,
come ama definire Luana e il mondo degli Zoo di Venere.
Il risultato di questi incontri e della passione di tutti è
un disco prodotto artisticamente dalla stessa band, registrato
in presa diretta in cinque giorni, missato in sei, come nelle
migliori tradizioni indipendenti. Il titolo di quest’album,
il nome di questa passione, è “Zoo
di Venere”.