ATTO CREATIVO

Verso un nuovo modo di pianificare lo sviluppo.

L’esigenza di concepire un nuovo modo di fare Pianificazione nasce dall’analisi dettagliata delle esperienze che hanno scandito l’evoluzione dell’individuo e della società. L’uomo, da sempre, ha sentito la necessità di guardare al futuro, cercando, in qualche modo, di prevederlo e di guidarlo. Nonostante ciò, nel pieno sviluppo dell’epoca della scienza dei computer, ci troviamo di fronte alla constatazione del fallimento dello scientismo!

Si apre, dunque, una questione: Perché la pianificazione scientifica e tecnocratica ha fallito?

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LA PLURIFUNZIONALITà NEI PROGRAMMI COMPLESSI: IN CHE MODO ATTUARLA?

La svolta compiuta dall’Urbanistica agli inizi degli anni ’90, con il passaggio innovativo ai programmi complessi, ha le sue motivazioni nel rilevante dibattito culturale da cui è stata preceduta e in cui l’efficacia degli strumenti urbanistici tradizionali era stata messa fortemente in crisi. I criteri utilizzati nell’affrontare le problematiche avevano svelato i loro limiti, soprattutto perché i modelli studiati erano eccessivamente semplici rispetto alla realtà oggetto di studio. L’utilizzo di criteri meccanicistici aveva portato i tecnici ad affrontare i problemi semplificandoli e riducendoli a modelli: ma “la decomposizione analitica in elementi scompone anche il sistema, le cui regole di composizione non sono additive, ma trasformatrici.” D’altra parte, occuparsi del tutto senza analizzare le parti è, in ogni caso, una sorta di semplificazione perché si riducono “le proprietà delle parti alle proprietà del tutto, preso ugualmente in isolamento”.

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ATTO CREATIVO

Verso un nuovo modo di pensare e di agire nella progettazione.

L’uomo con le sue facoltà di comunicazione linguistica e di sogno è il più plastico degli animali ed è tra gli esseri viventi l’unico a vivere simultaneamente tra due ambienti: quello fisico e quello simbolico.

L’evoluzione umana è strettamente legata alla capacità propria dell’uomo di accumulare conoscenze (l’uomo vive - conosce, l’uomo conosce -  vive), di cambiare comportamento in funzione dell’esperienza e di formulare progetti.

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QUANDO L’ORDINARIO INCROCIA LO STRAORDINARIO

Verso un nuovo modo di agire e di pensare nella pianificazione.

La pianificazione tradizionale è, come appare agli occhi di molti, esperti e meno esperti, fortemente in crisi, a causa dei principi su cui si è fondata sin dalla sua nascita e dei modi con cui si è operato; i suoi limiti sono stati messi in luce dall’applicazione concreta sul campo e ampiamente dibattuti in sede teorica.

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