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La parte dell'atmosfera terrestre in cui una
certa percentuale di atomi si trova sotto forma di ioni è detta Ionosfera. Le cause di
questo processo di ionizzazione atomica sono imputabili ai raggi X ed ultravioletti
provenienti dal sole e ai raggi cosmici provenienti dallo spazio. Anche se la percentuale
di particelle ionizzate risulta essere molto bassa, essa è sufficiente a generare
fenomeni dalla grande importanza, che verranno sfruttati dalla trasmissione delle
comunicazioni. L'energia emessa da un trasmettitore viene in parte assorbita dagli ioni ed
in parte riflessa. |
Le particelle, infatti, formano dei veri e propri strati che riflettono le onde
radio emesse dalla superficie terrestre. Gli strati principali sono denominati D, E, F1 ed
F2 e riflettono rispettivamente le onte lunghe, le medie, le corte e le cortissime. In
questo modo è possibile la trasmissione dei messaggi radiofonici a grandi distanze, senza
doversi preoccupare degli ostacoli naturali che impedirebbero il passaggio delle onde se
viaggiassero in linea retta. Tuttavia le onde riflesse raggiungono una distanza ben
definita dal trasmettitore ed essa dipende dall'angolo di riflessione e dall'altitudine a
cui il fenomeno è avvenuto; ad esempio un segnale radio non rilevabile a 100 Km di
distanza può invece esserlo a 500 Km, inoltre in alcune zone i segnali propagati al suolo
e quelli riflessi dalla Ionosfera possono dar luogo a fenomeni di interferenza presso il
trasmettitore e così attenuarsi.
L'entità di
riflessione della ionosfera è definita in base alla frequenza delle onde; più essa è
alta più diminuisce la capacità di riflessione. Proprio per questo motivo i segnali
televisivi e quelli radio se trasmessi per lunghe distanze avendo una alta frequenza per
la loro propagazione necessitano di "specchi artificiali" che non sono
nient'altro che i satelliti. In pratica essi in questo modo si sostituiscono alla funzione
svolta dalla Ionosfera. |
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