Gli anni '60

 

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Mr. Tambourine Man

 

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Cronologia del Rock

 

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Il contesto storico musicale

 

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Presentazione

Jimy Hendrix

Come detto in precedenza, in questo decennio il rock realizza la propria maturazione, se prima era uno strumento di trasgressione ora sempre molti più artisti si concentrano su una effettiva funzione sociale della musica, che assume sempre più toni di protesta. Il pioniere in questo senso è Bob Dylan, giovane cantautore folk-rock che intende ogni suo testo come un preciso messaggio di denuncia personale verso gli "errori" del mondo. La musica prende sempre più piede nella cultura popolare ed il formarsi di numerose "garage-band" (bande-garage, dall'abitudine dei giovani di allestire nei garage, appunto, la propria "sala prove") porta una ondata di nuovi nomi sul panorama del rock. Inoltre se prima a contendersi le classifiche erano artisti "di casa", arrivano ad

affacciarsi sulla scena le band inglesi capeggiate dai Beatles e dai Rolling Stones; d'ora in avanti, infatti, i "cugini" d'oltreoceano saranno strettamente legati l'uno all'altro ed insieme segneranno il progressivo sviluppo della musica rock.

Dato il vivace clima creatosi risulta essere difficile tracciare una analisi esaustiva di tutti gli artisti attivi in questo decennio, sono degni di nota gruppi come i Jefferson Airplane, molto sensibili aulle tematiche anti-Vietnam, i King Crimson, capostipiti del progressive-rock, i The Doors, trasgressivi e sfrontati nelle loro performance ed i Velvet Underground, prodotto della "factory" di Warhol. In campo solista emergono le figure di Janis Joplin e Joan Baez, cantanti folk, di Frank Zappa, virtuoso della chitarra e demenziale front-man, e di Jimi Hendrix, figura di spicco del decennio, che ha aperto nuove frontiere nella musica e nella tecnica chitarristica.

Uno dei fenomeni di massa più comuni in questo periodo è quello dei festival, che si svolgono ovunque ed ai quali partecipa un enorme numero di persone; i tre più importanti furono quello di Monterey del 1967, perché il primo organizzato dalle case discografiche e quello di Woodstock e di Altamont nel 1969, quest'ultimo tristemente famoso per il bilancio di quattro morti e numerose risse che il servizio d'ordine degli Hell's Angels (Angeli dell'Inferno) provocò in un clima teso ed esasperato.

A fianco della innovazione musicale si accostò anche una nuova costante che determinò l'esistenza di molti artisti: l'uso abitudinario di stupefacenti. Con gli anni '60 questa pratica era diventata una vera e propria filosofia di vita, con il "nuovo prodotto" dell' LSD i giovani tentavano di aprirsi nuove dimensioni, per sfuggire alla tanto da loro odiata realtà che li circondava. Quasi tutte le star del rock fecero uso di droghe pagandone in molti casi a caro prezzo le conseguenze, tra i "superstiti" di questa piaga si annovera il chitarrista Eric Clapton, che abbandonò la dipendenza dopo lunghi sforzi.

Al pari dei letterati della Beat-generation la continua ricerca di risposte portò molti artisti alla propria ricerca spirituale nelle dottrine orientali; Beatles, Rolling Stones e Who furono in questo senso i precursori del fenomeno ed in molti casi questa maturazione salvò molti gruppi dall'autodistruzione degli eccessi.

Sul piano musicale certamente i più rivoluzionari sono stati i "baronetti" inglesi dei Beatles, pur non avendo offerto testi dalle rilevanti carature come quelli di Dylan, furono fondamentali nel progresso tecnico della registrazione e della sperimentazione musicale. La loro attività di "studio" determinò la nascita di nuovi mezzi di incisione e l'evoluzione di sonorità mai udite prima di allora. Per constatare invece il massimo grado di ispirazione poetica del decennio basta volgere lo sguardo ai lavori del prima menzionato Bob Dylan, un bohemienne d'altri tempi che ha saputo rendere conto di una situazione così complessa come quella che era la società americana a lui contemporanea. Come per gli anni 50' anche nei 60' si assiste alla nascita embrionale di nuove tendenze che si svilupperanno poi nel decennio successivo.