Settembre 2002
Una preparazione atletica da veri professionisti
sta forgiando i numerosi componenti del Basket Amatori
Crema.
Le richieste di inserimento nella nostra formazione
quest'anno sono moltissime e sarà difficile
accontentare tutti. Per ora sembriamo più
una squadra di calcio durante le nostre sedute di
preparazione atletica sul Viale di S.Maria, ma poco
importa, siamo un bel gruppo.
Matteo Carniti torna ad allenarsi
Un infortunio in una partita di calcetto disputata
sfortunatamente proprio alla vigilia dell'appuntamento
irrinunciabile con la prima seduta di preparazione
atletica, ha tenuto lontano dai campi Carniti,
che torna ad allenarsi a fine Settembre.
Dovrà recuperare la forma da solo, impegno
pesante che comunque scombina i piani del Coach
costretto a illustrare nuove soluzioni tattiche
di attacco senza di lui .
Arrivati due giocatori da
Lodi
Antonio Enolgico, e Luca DeToro. Due giocatori
energici e sicuramente preziosi, speriamo di poterli
inserire nel team.
Amichevole
contro la Grafin Crema
Proseguendo la nostra serie di amichevoli contro
squadre di serie D (che dovrebbero essere un test
più severo) venerdì sera abbiamo
disputato un ottima performance al Pergoletto
di Crema.
Quella che per noi sulla carta doveva risultare
una severa lezione, è stata una buona partita
in cui siamo stati sopra anche di 20 punti.
Con 18 giocatori in panchina
desiderosi di essere confermati tra i titolari
della stagione 2002 -2003, si sono viste ottime
giocate sia individuali che di squadra.
Il grande rammarico è
che difficilmente si potrà vedere questa
formazione con tutto il suo potenziale pienamente
realizzato poiché, a causa del numero elevato
di componenti a disposizione del coach, la società
sarà costretta ad operare alcune scelte.
Ottobre
2002
Il Piguz fa le valige .
L'ennesima richiesta delle società che
gravitano nell'ambiente del basket cremasco- lodigiano
ha fatto la prima vittima.
Pigola Stefano passerà alla formazione
di serie D del Lodi.
Perdiamo il lungo ad oggi fisicamente più
in forma, con grande rammarico del Coach.
Un grande difensore, un giocatore sempre impegnato
a migliorarsi senza lamentele.
In bocca al lupo Piguz ! Alla prossima.
Clima rovente. [il
commento]
Lo spogliatoio mormora ed esprime il suo dissenso
riguardo il numero eccessivo di giocatori ad oggi
ancora presenti in palestra nonostante le prime
partenze.
Sono soprattutto i veterani a preoccuparsi, temendo
probabilmente di vedere drasticamente diminuire
i loro minuti di gioco per far spazio ad alcuni
validi nuovi arrivi.
Non è così scontato far notare come
il posto in squadra andrebbe conquistato sul campo,
la questione è delicata e merita una serie
di considerazioni.
1. Esperienza maturata nel
campionato precedente (da 14 componenti a 7).
La passata stagione siamo partiti con 14 giocatori
a Settembre. Alcuni componenti hanno subito deciso
di cambiare formazione per assicurarsi più
minuti di gioco.
Alcuni si sono infortunati in modo grave.
Altri sono andati in Australia !.
Molti sono stati squalificati saltando giornate
o costringendo la società a pagare i riscatti
per avere in campo almeno 8 giocatori.
2. Livello del campionato di promozione 2002-2003.
Durante l'estate 4 squadre hanno annunciato dopo
una ricca campagna acquisti di puntare seriamente
al passaggio in serie D.
La squadra del Vaiano è l'Offanengo dell'anno
scorso, tolti Gazzoni (Freccia) e Bergamaschi(BAC).
Visto il livello generale e considerando quello
dello scorso anno già alto per una promozione,
la necessità di rinforzarsi sembra ineluttabile
se non si vuole collocarsi in zona retrocessione.
3. Situazione particolare (fisica o lavorativa)
di alcuni giocatori.
Purtroppo non abbiamo la certezza che alcuni giocatori
riescano a essere fisicamente a posto per tutta
la stagione visto il rientro da periodi di inattività
forzata e il lungo curriculum di infortuni.
Cautelarsi in questo senso e non aver fretta di
farli entrare in partita sarebbe per lo meno saggio.
Inoltre impegni lavorativi sempre più gravosi
terranno me e voi lontani dalla palestra per periodi
indefinibili.
4. Filosofia di gruppo di quest'anno.
Infine anche disponendo della miglior formazione
possibile non vinceremo niente se non maturiamo
come gruppo.
La sommatoria del contributo dei singoli non è
la forza della squadra. Imparare a mettere il
noi davanti all'io sarà una delle sfide
più grandi dell'anno. Mancare l'obiettivo
vorrà dire sbattere via una stagione che
potrebbe rimanere memorabile e piena di soddisfazioni
per tutti.
La nostra più grande debolezza ad oggi
è al nostro interno e nella nostra mentalità,
perdere contro se stessi sarebbe frustrante sia
in campo che nella vita.
Conclusione:
Visti i 4 punti sopra esaminati una rosa numerosa
è indispensabile all'inizio della stagione.
Questa situazione va vista come punto di forza,
ci da tranquillità e possibilità
di lavorare serenamente per portare tutto il team
a livello elevato.
Con un gruppo compatto e un po' altruista ci mettiamo
al sicuro da situazioni personali che possono
a portare assenze fisiologiche durante l'anno.
Infine è veramente censurabile l'atteggiamento
verso nuovi i arrivati che trovano un clima ostile
e intimidatorio tanto da maturare la decisione
di andarsene pur avendo buoni doti tecniche.
Fuori campo:
Spero che quando verrete assunti in ambito lavorativo
i vostri colleghi non vi trattino con altrettanto
tatto. Ricordatevi che il saper lavorare in team
è uno dei requisiti più apprezzati
dalle imprese di oggi sia all'assunzione che ai
fini della carriera (scusate la divagazione al
di fuori del mio ambito, ma mi sembra un consiglio
importante).
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