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Causa, Causa Bis, Causa Penale

Per chi conosce la storia non né può più di sentire sempre le stesse cose, sono anni che parliamo solo di questo, ma per noi, Emofilici, non possiamo e non dobbiamo dimenticare , mai. ®

Le cause intentante da chi è stato danneggiato sono due: Civile; Penale. ®

Lo scopo è trovare i responsabili e ottenere giustizia. ®

 

CAUSA CIVILE

Iniziata presso Tribunale di Roma nel 1993 da 385 emofilici e loro parenti.

Contro il Ministero della Sanità per il risarcimento di danni a seguito di infezioni virali con emoderivati o trasfusioni di sangue.

La vittoria in 1° grado: dichiara la responsabilità del Ministero della Sanità (sentenza del 27.11.1998).

Il giudice dispone il rinvio a cause singole per determinare l’importo da risarcire, (risarcimento danni biologici a seguito di infezioni virali con emoderivati) cioè quantificare singolarmente il danno ricevuto.

La sentenza d’appello (2°grado) che eludendo a quanto stabilito dal Tribunale di I° grado*, ha accolto il ricorso presentato dall’Avvocatura di Stato, sentenziando che: soltanto 90 su 385 sono stati riconosciuti i danni, per gli altri 295 per vari motivi, scadenze termini, certificazione incompleta, non è stato riconosciuto nessun danno.

Per i 295 a cui non viene riconosciuto il danno, dovranno ricorrere al giudizio definitivo della Corte di Cassazione (3° ed ultimo grado di giudizio).

Mentre, il Ministero della Sanità può ricorrere in Cassazione contro i 90 a cui è stato riconosciuto il danno, per non pagare nessun risarcimento.

Per i 90 a cui è stato riconosciuto il danno devono comunque fare cause singole per quantificare il danno.

 

 

CAUSA CIVILE BIS

Sono gli emofilici che in fase di avvio non sono riusciti ad inserirsi nella causa del 1993

contro Ministero della Sanità.

Iniziata nel 1999, andrà a sentenza (per il I° grado) il 24.01.2001.

La sentenza del Trib. Roma 4 15.6.2001 "su preparazione e distribuzione degli emoderivati Sangue infetto" condanna il Ministero della sanità a risarcire ad essi i danni biologici, patrimoniali e morali, da liquidarsi in separato giudizio;

 

Ricorso a Strasburgo

La Corte Europea, che ha sanzionato lo Stato italiano per l’eccessiva lunghezza del procedimento della causa civile dei 385 contro il Ministero della Sanità, come abbiamo detto, iniziata nel 1993.

La Corte Europea aveva già dato ragione nel 1999 a tre emofilici che avevano condotto una causa pilota. Davanti alla nuova ondata di ricorsi, circa 400, lo Stato ha proposto, per il momento ai primi 80 un’accomodamento amichevole con un risarcimento di 60 milioni a testa. Verosimilmente una proposta dello stesso genere, verrà avanzata dallo Stato italiano agli altri ricorrenti, man mano che le loro posizioni verranno esaminate.

La Corte Europea

ha presentato, anche una propo sta transitiva ai ricorrenti, che una volta

accettata dagli stessi e dal Governo Italiano, porterà ad una

quantificazione del danno ed al relativo risarcimento agli aventi

diritto.

Causa penale

ESPOSTO DENUNCIA nel 1999 alla Procura della Repubblica di Trento su iniziativa di un gruppo di genitori e parenti di emofilici deceduti.

Contro i responsabili dell’accaduto, la denuncia vuole fare chiarezza e individuare i responsabili di questi tragici avvenimenti degli anni’80, che hanno colpito gli emofilici, provocando la morte di oltre 400 persone e l’infezione di molti altri pazienti.

 

Sono stati forniti al Procuratore gli elementi per indagare su reati gravissimi (strage, epidemia colposa).

 

L’inchiesta conclusa dai Pubblici Ministeri, con la richiesta di rinvio a giudizio del Direttore del Servizio Farmaceutico del Ministero della Sanità (Duilio Poggiolini) e di alcuni esponenti dei Gruppi Farmaceutici Italiani.

Si possono costituire Parte Civile, tutti coloro i quali, sia associazioni che singoli, abbiano dato apposito mandato ai legali. Nell’udienza preliminare (che potrà suddividersi in più udienze), il GUP dovrà valutare se gli elementi raccolti in sede di inchiesta siano tali da giustificare l’apertura di un vero e proprio procedimento con relativo dibattimento.

L’ apertura ufficiale del processo è stata il 12\12\2001, ma subito rinviato per vizi procedurali, fra qualche mese ci sarà la riapertura è sarà possibile la costituzione di parte civile di tutti coloro che pensano di essere stati danneggiati.

Si prevede che per Ottobre – Novembre 2001ci sarà la riapertura del processo

Corte Costituzionale sulla retrodatazione

Il giorno 22 giugno è stata pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale sulla retrodatazione del danno ex legge 210/92 e purtroppo, contro ogni aspettativa, è sfavorevole. La Corte Costituzionale non riconosce agli emofilici e ai politrasfusi il diritto al pagamento dell’indennizzo dal momento dell’infezione. SENTENZA N. 226 ANNO 2000 . ®

 

 

 
Per ogni chiarimento  o domande scrivere a:mailto:ruggigaetano@tiscalinet.it

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