Le Interviste del Boss

Un assaggio di Springsteen
di Paolo Zaccagnini
da Il Messaggero, 25-06-2002

Un assaggio di Springsteen.

Da oggi le radio manderanno in onda il singolo 'The rising'.

di Paolo Zaccagnini

ROMA - Che oggi The rising, primo singolo tratto dall'omonimo album in uscita il 29 luglio, si possa sentire in radio è notizia importante, certo, ma sicuramente non come quella che vedrà Bruce Springsteen suonare in Europa il prossimo autunno - per ora una sola data in sette, otto Paesi tra cui sicuramente l'Italia - per poi tornare negli Stati Uniti e ripresentarsi bello carico per un tour all'aperto - candidiamo sin d'ora Roma, l'intero stadio Olimpico, come una delle possibili sedi dei concerti, ci si muova ai massimi livelli sin d'ora per evitare cocenti delusioni e roventi polemiche, ndr - nella primavera-estate 2003.
Che ne dite? Siete pronti a precipitarvi nei negozi - per i primi, veloci, fortunati acquirenti sarà disponibile un'edizione limitata con tanto di libro fotografico e 40 pagine scritte a mano da Springsteen, una delizia - e riabbracciare l'amico Bruce, la sua, nostra E Street Band? A piangere sulle ceneri delle Twin Towers, che The rising è quasi un concept-album sulla tragedia dell'undici settembre dello scorso anno? A riandare, attraverso i 15 pezzi che lo compongono per un totale di 74 minuti, indietro nel tempo, alle sonorità di Born in the Usa e anche di Tunnel of love, Nebraska e The ghost of Tom Joad?
Bruce nostro che è in New Jersey tra qualche giorno si riunirà proprio lì, dove è nato a Freehold il 23 settembre del '49, per le prove del minitour statunitense che dovrebbe partire ai primi di agosto e vederlo esibirsi, per ora, a Cleveland, Boston, New York, Cincinnati e Chicago: conoscendolo, mettendo la mano sul fuoco sulla bontà di The rising e ricordando quanto successe l'ultima volta che andò in tour - dovette aggiungere un'ottantina di date, 39 delle quali in Europa e all'aperto - non ci stupiremmo se l'avventura andasse avanti per parecchi mesi.
The rising - oltre a questo pezzo ci sono Lonesome day, Into the fire, Waitin' on a sunny day, Nothing man, Countin' on a miracle, Empty sky, Worlds apart, Let's be friends, Further on (up the road), già suonato durante il tour Usa del 2000 ma inedito su disco, The fuse, Mary's place, You're missing, Paradise e My city in ruins, proposta nel concerto di beneficenza per le vittime delle Twin Towers e nella successiva antologia - è lavoro importante, bello, doloroso, assai rock.
E storico perchè è la prima incisione in studio - i Southern Track Recording di Atlanta, Georgia, produttore è stato Brendan O' Brian, uno che ha al suo attibvo 160 album tra i quali l'unplugged di Bob Dylan, i lavori dei Pearl Jam, Mick Jagger e rage Against The Machine - della E Street Band nella quale, oltre al vecchio amico Steven Van Zandt, alla chitarra ci sarà anche Nils Lofgren che di van Zandt prese il posto quando questi lasciò il gruppo dopo Born in the Usa. E quindi, oltre a Bruce e consorte, Patti Scialfa, che si occoperà anche stavolta dei cori, eccoli i "magnifici sette": i già citati Van Zandt - divenuto famoso anche in tv, impersona lo spietato killer Silvio Dante nel serial tv Usa di maggior successo degli ultimi anni, I Soprano - e Lofgren alle chitarre, Clarence "Big man" Clemons al sassofono, Danny Federici e Roy Bittan a piano e tastiere, Garry W. Tallent al basso e "Mighty" Max Weinberg alla batteria.
"Abbiamo registrato l'album in poche settimane, suonando tutti insieme dal vivo in studio, effettuando poche sovraincisioni, un pò come successe nel '75 per Born to run" ha dichiarato recentemente Springsteen. E si sente. Dalla prima all'ultima nota. Bruce racconta, solidamente, la tragedia delle Twin Towers, ascoltatelo. Come al solito vi farà bene.

Da Il Messaggero 25 giugno 2002

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