«Sette racconti neri che affrontano il tema della precarietà dell'esistenza, della falsità delle apparenze, del mistero che avvolge le nostre pretese di razionalità. Argomenti alquanto profondi per uno scrittore che si inserisce nella corrente pulp per lo stile serrato e pungente e la scabrosità di alcune situazioni [...] Una scrittura che esige un pubblico e che al lettore si rivolge direttamente, adescandolo con falsi indizi, provocandolo con finali criptici, ma aperti all'interpretazione di ciascuno. Questo giovane scrittore [...] sa catturare l'attenzione del lettore e lo proietta in un'atmosfera ricca di suggestioni emotive».
S. Fi., Il Piccolo


«Ed eccoci ancora qui a scrivere su di noi. Non ci siamo mai stancati veramente di riempirci di idee strane e di false concezioni, sulla vita, sull’amore e sulla morte. Noi cinque ragazzi di Trieste, senza arte né parte in un gioco più grande di noi. Quella sera ce la siamo veramente vista brutta. La morte per puro caso non ci ha colti, ma la vita, che ne è derivata, senza l’oblio di quelle immagini forse sarà peggio. Chi vivrà, vedrà. Si dice così no? ...».
Niente è quello che sembra essere in queste storie in cui la vita e la morte si intrecciano e si confondono. La notte e la nebbia nascondono gli atti atroci e i vizi segreti di una provincia perbenista e morbosa.

*Giulio Ponte è nato nel 1978 a Trieste, ove frequenta il corso di laurea in scienze della comunicazione. Ha pubblicato due racconti sull’antologia Trip (Udine 2000). Ha pubblicato il racconto Al museo civico nell'antologia Polièsteri i nuovi narratori di Espressione Est.Ha recentemente pubblicato il romanzo Tra cielo e terra.

Sommario
Come porcis a Barcis
Cinquecento all’ora
L’aria di casa
La coppia
Il furto
Eurotransports s.r.l.
La nebbia



Ulteriori informazioni nei siti

digilander.iol.it/espressioneest
www.giulioponte.da.ru