Giulio Ponte
Tra cielo e terra con una presentazione di Giorgetta Dorfles Collana «Ogmios», 16 ISBN 88 8410 045 3 cm. 12 x 20 pp. 116 Euro 13,70 |
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Alex, il protagonista della storia, viene lasciato, senza spiegazione alcuna, da Chiara, la ragazza che ama perdutamente. Fortemente amareggiato, il suo cuore si indurisce, la sua visione del mondo e della vita si fa cinica. Ma il romanzo non si attarda a raccontare le vicende che hanno provocato questa trasformazione. I brevi flash back si limitano ad alcune allusioni, quasi segnali indicatori di un percorso che porta, dal candore sognante di un'adolescenza piena di speranze, al disincanto di una gioventù senza ideali e senza slanci. Bastano pochi cenni per far intendere quali meccanismi possano condurre un ragazzo a negare le proprie inclinazioni e a conformarsi ad una vita di conquiste illusorie e di piaceri artificiosi. Il libro inizia e finisce in un cimitero, ma il filone noir si stempera in una nuova voglia di romanticismo. Lo stile, tuttavia, resta sobrio senza scivolare in pericolose sdolcinature. L'andamento è ritmico, ossessivo. Le frasi sono secche, brevi, ripetute, tali da creare, a poco a poco, un sottile senso di angoscia e smarrimento che si placano solo alla fine, quando anche il protagonista riesce, posto di fronte alla realtà della morte, a dare un senso alla propria esistenza.
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