Calabria


  • La storia e la cultura
  • L'arte
  • La montagna e la costa
  • Le tradizioni e il folklore
  • La gastronomia
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    Tropea, mare Tirreno.La Calabria è ancora una regione capace di stupire il viaggiatore-turista per i suoi contrasti, le sue "anomalie" ambientali e paesaggistiche, i suoi "salti" ecologici, le sue diverse "nature", per gli intrecci culturali, per la sua storia antichissima, nella quale affondano le radici della civiltà mediterranea ed europea.
    Calabria dai mille volti: solare come una penisola le cui peculiarità sono sottolineate dagli 800 Km di costa bagnate da due mari, lo Jonio e il Tirreno; ombrosa, nordica, sui massicci del Pollino, della Sila, delle Serre e dell'Aspromonte, immersa nei boschi tempestati di fiumare che tracciano la via verso il piano; imprevedibile per l'esistenza di fenomeni carsici di grande rilevanza naturalistica.
    Calabria dalle mille culture e tradizioni unificate in un vivere civile di tolleranza che le rispetta esaltandole: gli antichissimi riti grecanici, il culto valdese, la lingua, i costumi delle comunità albanesi.
    Viaggiare e fare turismo in Calabria, oggi, vuol dire riscoprire l'incanto e la quiete degli antichi centri storici che popolano la collina, le balconate montane sul mare, i sapori di una gastronomia dal gusto corposo e sincero. Le maggiori città della Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, sono ospitali e attrezzate e rappresentano il punto di partenza di itinerari naturalistici e storico-culturali di grande fascino.

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    La storia e la cultura:

    Capo Colonna: resti del tempio di Hera Lacinia.La Calabria è terra di antichissima civiltà mediterranea, ed è il luogo primigenio da cui deriva il nome dell'intera penisola. Italia, infatti, fu da principio la Calabria in onore del suo re, Italo.
    Molte testimonianze vanno dalla preistoria agli insediamenti dei Bruzi, il popolo autoctono, fino alla grande epopea della Magna Grecia. Di queste epoche, fondamentali per la storia e la cultura europee, la Calabria conserva ancora segni visibili importanti, per esempio, negli scavi di Sibari, di Roccelletta di Borgia, di Locri e nei vari musei.
    Caulonia: torre d'avvistamento.Romani, Goti, Longobardi, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, fino ai Borboni, hanno lasciato in terra bruzia testimonianze architettoniche di grande rilevanza culturale e artistica. La Calabria è stata, quindi, un vero e proprio "ponte" per diverse culture, una terra di passaggio, e per questo esposta ad assalti ed invasioni, a dominazioni e a grandi moti di ribellione e di libertà. Si tratta di fasi storiche che hanno lasciato impronte indelebili nella vita e nella cultura della Calabria, incidendo in modo ancora tangibile nella stessa organizzazione urbanistica degli abitanti. 

                                                

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    L'arte:

    Reggio Calabria: uno dei Bronzi di Riace.Il patrimonio artistico della Calabria rispecchia le vicissitudini storiche della regione. Si tratta di un patrimonio ricchissimo che molto spesso ha sede nei piccoli centri, a testimonianza di una vita culturale plurimillenaria.
    Edifici da manuale di Storia dell'Arte, sculture, bassorilievi, opere d'arte di vario tipo e fattura, testimoniano lo splendore della civiltà magnogreca e i periodi seguenti della civiltà calabra.
    Di grandissima importanza le pitture di ogni scuola e di tanti secoli custoditi nei musei e nelle chiese, un patrimonio, questo, considerato tra i più consistenti del nostro paese. Dalla maestosità dei Bronzi di Riace, ormai conosciuti in tutto il mondo, alle tele di Mattia Preti, alla preziosità dei cori lignei e delle statue che ornano le chiese, alla stessa architettura minore risalente ai vari periodi storici, la Calabria è in grado di offrire al turista, ma anche allo studioso più esigente, un grande itinerario artistico unico nel suo genere. Al patrimonio artistico si intreccia una tradizione artigianale ancora viva e palpitante nei piccoli centri collinari e montani.
    Mattia Preti, Cristo e la cananea. Dalla ceramica alla scultura in legno; dagli oggetti di rame ai filati, la regione calabra, è capace di stupire per la fantasia e la ricchezza di una cultura materiale di grandissimo pregio.

     



    Nelle immagini, uno dei bronzi di Riace e un particolare della tela di Mattia Preti, Cristo e la cananea.

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    La montagna e la costa:

    La Calabria è un colosso peninsulare che stabilisce equilibri ambientali ed ecologici davvero unici tra la montagna e il mare, la cui distanza non supera quasi mai i 40 Km. Un unico confine terrestre, quello a nord costituito dal grande Parco del Pollino diviso con la Basilicata, potrebbe indurre a pensare che la Calabria, con i suoi 800 Km di coste bagnate ad est e a sud dallo Jonio e ad ovest dal Tirreno, è essenzialmente, dal punto di vista turistico, un territorio a vocazione marinara. Certo, le coste calabresi sono uniche, lunghissime, dai tratti frastagliati e dalle acque marine limpide. Eppure la Calabria è anche un territorio al 90% costituito da colline e montagne. Il baluardo del Pollino, un massiccio ricco di specie arbooree uniche al mondo, come il pino loricato, e di specie animali altrettanto rare è, infatti, il punto di avvio di un sistema appenninico articolato e complesso. A cominciare da quell' altipiano della Sila, il più vasto d'Europa, che tanto affascinò dapprima i coloni Greci e poi i Romani. Un orografia davvero singolare collega la Sila alle Serre e all'Aspromonte dalle mille fiumare che corrono verso il mare. 
    Le Sila: inverno in montagna.montagne calabresi posseggono luoghi di vacanza e di turismo invernale ed estivo accoglienti e moderni. Camigliatello nella Sila Grande in provincia di Cosenza, i tanti piccoli villaggi a due passi dai laghi nella Sila Piccola in provincia di Catanzaro; e poi i centri delle Serre tra Chiaravalle e Serra S. Bruno, sede di una Certosa millenaria, e Polia.
    In provincia di Reggio Calabria, bellissima e selvosa è la zona dello Zomaro, un valico che unisce le coste joniche a quelle tirreniche.
    Infine l' Aspromonte.
    Un dolce degrado, lento e sinuoso, dalla montagna e dalla collina, porta alla costa. Le rive della Calabria sono luoghi di storia e di leggende, ma anche e soprattutto luoghi di grande turismo balneare, villaggi esclusivi, oasi di pace. Di grande fascino il Tirreno, da Praia a Mare nelle cui acque si erge l'isola di Dino, a Scalea, Cirella, Diamante, Belvedere Marittimo, Sangineto, Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fuscaldo, Paola, S. Lucido; e ancora Amantea, fino al Golfo di S.Eufemia.
    Collegate dall'autostrada vi sono poi le perle del turismo internazionale come Pizzo, Tropea, Ricadi, e Nicotera, a mezzza via tra il Golfo di S.Eufemia e il Golfo di Gioia Tauro. Ancora sul Tirreno, andando verso Reggio Calabria, la Costa Viola, laddove viola è il colore del mare e di viola si tinge l'aria al tramonto. Sulla costa jonica, le spiagge bellissime ed assolate, segnano le tappe dell'affascinante storia calabra: Bova, Roghudi, Roccaforte del greco, Condofuri, con i loro centri collinari, un tempo riparo delle popolazioni dalle incursioni saracene. Risalendo lo Jonio, l'epopea magnogreca si intreccia con i successivi caratteri bizantini: Locri, Gerace, Caulonia, Riace,patria dei mitici Bronzi, Monasterace, Punta Stilo, Guardavalle, Soverato, Copanello, Squillace (patria di Cassiodoro), Capo Colonna, Crotone (la città di Pitagora), Cirò, terra del vino degli olimpionici magnogreci, Punta Alice, fino alla magnifica Sibari.

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    Le tradizioni e il folklore:

    Colori calabresi.

    Le tradizioni popolari e il folklore rappresentano per la Calabria un incommensurabile ricchezza a testimonianza del suo grande passato. Fastosi i costumi femminili nei centri di lingua albanese; austeri ed essenziali, ma anche unici, quelli dei paesi montani.
    Fortissima e' in Calabria la tradizione religiosa. Nel periodo pasquale e in quello natalizio, da secoli, si tramandano riti, manifestazioni e rappresentazioni di grande partecipazione popolare.
    Anche il carnevale ha i suoi riti i quali se non sono vere e proprie recite su antichi testi teatrali, costituiscono l'occasione per liberare la fantasia degli attori.
    Struggenti le manifestazioni folkloristiche nei paesi d'origine albanese. Qui le rappresentazioni hanno come motivo conduttore il rimpianto per la patria perduta e la magnificazione di Scanderbeg, eroe nazionale degli arbëreshë. Costumi delle donne arbëreshë.
    Numerossissime le sagre dei prodotti tipici, tra i quali ad esempio quelle dei funghi e delle castagne, la mietitura, la vendemmia ecc. Si tratta comunque, di manifestazioni corali i cui protagonisti sono i sentimenti, le tradizioni e le radici culturali di tutto il popolo.
    Nelle immagini: colori calabresi e, a fianco, costumi delle donne arbëreshë.

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    La gastronomia:

    Quella Calabrese e' una cucina genuina e fantasiosa, dai sapori forti e decisi, in cui hanno trovato mirabile mescolanza le varie culture che nel corso dei secoli hanno pervaso la regione. Le paste sono per lo più preparate in casa e sono tante quanti sono i sughi e le salse con i quali vengono servite. Si tratta quasi sempre di sughi fatti con carne di manzo, vitello, maiale, agnello, cotta con pazienza e cura in un passato di pomodoro prodotto in loco e conservato con olio d'oliva purissimo. Il tutto è profumato e arrossato da buon peperoncino locale. Nei luoghi montani della Calabria, è d'obbligo gustare i vari piatti a base di funghi, dal nobilissimo e profumato porcino della Sila ai funghi rositi. Tutte le varietà di funghi trovano la loro giusta collocazione in una cucina densa di gustosissime ricette la cui "povertà" è solamente apparente e finisce per Alcuni prodotti della terra calabrese. esaltare i sapori senza snaturarli. Le carni sono generalmente cotte nel sugo o arrostite. Gustosissimo il capretto con le patate cotto al forno e impreziosito con piselli e carciofi a seconda della stagione. Innumerevoli le verdure e i prodotti dell'orto che fanno da contorno ai piatti principali dei quali ne rubano sovente il ruolo: peperonate e melanzane ripiene fanno da contraltare alle "conserve" sott'olio preparate con gli stessi ingredienti. Anche il pesce, nelle zone costiere del Tirreno e dello Jonio, merita un posto di primo piano nella cucina calabrese. Il tonno e i mille modi di gustare il pesce spada, le fritture di pesci di una fauna autoctona, le zuppe, gli intingoli e vari involtini cotti al forno, sono "piatti" da non perdere. Tra i dolci, il più caratteristico è certamente la "cozzùpa" che ha, quasi sempre, forme umane o di animali o di cestino o di cuore. La pasta è quella delle ciambelle dolci e viene cotta al forno dopo essere stata guarnita con uova fissate con una piccola croce. Dei dolci calabresi si potrebbe fare un elenco lunghissimo: torroni al miele o compittu, nepitelle (pasta dolce farcita con noci, uva passa, cioccolata e spezie), mostaccioli, le pitte 'nchiuse, le pastiere di grano e ricotta.
    Formaggi e insaccati sono specialità calabresi davvero uniche. Tra i formaggi sicuramente un posto importante hanno il formaggio del Monte Poro (Vibo Valentia), e la provola silana. Tra gli insaccati le salsicce, le soppressate, i capocolli di maiale, la famosa 'NDUJA (insaccato spalmabile di carne di maiale tritata finemente e salsa di peperoncino... molto piccante).
    I vini, in Calabria, hanno tutti storia millenaria. A cominciare dal Cirò che si produce nella località omonima nei pressi di Crotone e che veniva offerto in dono agli ospiti illustri della Magna Grecia e agli atleti vincitori delle Olimpiadi. Gli altri vini calabresi, non meno famosi, sono quelli che si producono nelle zone di Sibari, di Cosenza e di Reggio Calabria. I vini calabresi d.o.c. sono: Bivongi, Cirò, Crati, Greco di Bianco, Lamezia, Melissa, Pollino, Savuto. Ottimi anche i vini delle zone di Vibo e Rossano.

     

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    Nota:
    Le informazioni contenute in queste pagine, sono tratte da opuscoli e depliants illustrativi distribuiti a cura dell'assessorato regionale al turismo, al quale va un particolare ringraziamento.
    L'ideazione e la realizzazzione in formato web, e' a cura del sottoscritto. Per ulteriori informazioni non presenti su queste pagine, si prega di contattare i siti ufficiali. Per consigli e suggerimenti, potete inviare una e-mai cliccando qui. Grazie.



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