ITINERARIO NAD LOGEM

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   Il Nad Logem ebbe un'importante funzione strategica per l'esercito austro-ungarico come linea di sbarramento alle spalle di Gorizia. Infatti venne fortificato con linee di trincee blindate munite di postazioni di mitragliatrici e artiglieria. Dopo l'occupazione di Gorizia nell'agosto del 1916 il Comando Supremo dell'esercito italiano emanò le direttive per il consolidamento delle posizioni raggiunte e il successivo avanzamento verso Selo e Castagnevizza. Il Nad Logem rientrava in questi obiettivi, difatti il 12 agosto il 2° Btg. del 73° Rgt. di fanteria - Brigata Lombardia - agli ordini del magg. Ginocchio appoggiato da un'azione dinamica dell'artiglieria, che allungava opportunamente il tiro mentre le fanterie avanzavano, risalì l'altura sorprendendo e catturando l'intera guarnigione austro-ungarica che la presidiava: 1.400 uomini tra ufficiali e truppa. Il settore di operazioni in seguito si estese verso est e la cima del Nad Logem divenne per l'esercito italiano un'importante postazione di artiglieria mentre le sue pendici meridionali fino al Vallone accolsero numerose baraccopoli, magazzini e servizi logistici dove stanziavano le truppe in attesa di entrare in prima linea.

    Dalla piazzola di sosta con colonna e monumento, si prende sulla destra, guardando la strada statale, una traccia di sentiero che conduce alla ex strada militare. Dopo aver effettuato l'eventuale disgressione per la visita al cimitero di guerra abbandonato, si prosegue sempre sull'ampia strada militare che sale in leggera salita. Superato il tornante dopo circa un Km. si arriva ad un bivio e si prosegue a sinistra. Da questo punto la strada è un abbastanza invasa dalla vegetazione ma sempre evidente. Se si fa attenzione percorsi circa 150 mt. sulla destra si intravede una trincea rinforzata con muri di cemento dove si trova scolpito il fregio del 1° Btg.  9a Comp. Genio. Si prosegue per altri 150 mt. e dopo una leggera curva a sinistra si nota sulla destra una profonda dolina. Vi si scende mediante un raccordo della strada militare molto ben conservato che porta sul fondo dove oltre a tre caverne poco profonde sono visibili i resti di baraccamenti posti su terrazze concentriche raccordate da scalinate. Risaliti si prosegue sempre per la strada militare che aggira la dolina e prosegue inoltrandosi in territorio sloveno. Qui bisogna prestare attenzione ( si vedono i cippi di confine ) e imboccare  sulla sinistra un sentierino ben evidente detto " del cordolo " per la sua marginatura in pietre che corre parallelo al confine. Si prosegue sempre per il sentiero del cordolo che ad un certo punto attraversa perpendicolarmente un muretto carsico, dopo circa 200 mt. in prossimità di una decisa curva a destra troviamo un "ometto" in pietra che indica a sinistra delle tracce ben marcate che conducono in leggera discesa  al complesso del Nad Logem dove oltre ai resti di costruzioni in muratura troviamo ancora molto ben conservata una monumentale scalinata. Dalla caverna posta sul lato destro della scalinata, scendendo pochi metri attraverso una traccia, si intravede la strada che portava al complesso e che si raccordava alla strada percorsa in salita,  la si segue, anche se abbastanza invasa dalla vegetazione, fino al raccordo. Da questo punto si potrebbe seguire a ritroso il percorso fatto in salita ma conviene prendere la scorciatoia sulla sinistra che taglia l'ampio tornante della strada militare. Lungo il percorso vicino al sentiero si trova una cisterna in cemento per la raccolta dell'acqua con una targa. Se si vuole integrare l'itinerario con un'altra interessante visita, con l'automobile si sale sino al valico confinario di Devetachi dove si parcheggia a sinistra a circa 50 mt. dalle sbarre. Sulla destra della strada si intravede un sentiero che conduce ad una dolina sottostante, lo si segue in discesa e giunti sul fondo si possono visitare i resti di un altro villaggio militare con una caverna con ingresso in cemento con fregi ed iscrizioni. 

cartina itinerario Nad Logem

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