Autori

 

 

Antonio Benincasa

 

 

Terzo di sei figli, è nato in un certo giorno di un certo anno in un paesino della Calabria, da padre calabrese (Cosenza) e da madre pugliese (Lecce). Trascorsa una normalissima infanzia infelice, prima in un collegio militare del Lazio, poi nel paesello natio della madre, all'età di vent'anni comincia le sue prime esperienze nel mondo del lavoro e, quattro anni dopo, consegue a Roma l'abilitazione all'insegnamento nelle Scuole Medie di Secondo grado ed inizia, così, la sua attività di docente che, dopo oltre trent'anni, ancora lo gratifica e lo rende partecipe dei palpiti e dei fremiti di una realtà giovanile nella quale è sempre perfettamente calato. 

Come tennista ha vinto, nella sua carriera, oltre 70 tornei risultando, nel 1991, tra i primi 25 classificati veterani della F.I.T di tutta la Puglia. Ha fatto parte del Gruppo Teatrale "Il Cantiere" di S. Cesario (Lecce). risultato tra i primi classificati nella rassegna teatrale "La cecora resta" di Lecce. 

Con il libro di narrativa umoristica "Agosto, dal mio mare non mi sposto" (Acustica Edizioni) ha ottenuto un Attestato di Benemerenza da parte della Pro Loco di Porto Cesareo. 

Profondamente legato alla terra del Salento, ha pubblicato (completamente a sue spese) due audiocassette dai titoli: "Lecce e dintorni" e "La vita è così" contenenti 20 brani musicali di cui è autore di testi e musiche. Per uno di questi brani, "Good-bye a Porto Cesareo" ha ricevuto un altro Attestato di Benemerenza da parte della Pro Loco di Porto Cesareo. 

Attualmente fa parte di un Gruppo cabarettistico, "I cognati falsi", che esegue musica, cabaret ed arte varia, e per questa attività, nella Prima Rassegna di Arte, Civiltà e Cultura in terra d'Arnèo, svoltasi in agosto del 2001 a Porto Cesareo, ha ottenuto il "Premio Civiltà d'Arneo".

 

 

 

Opere disponibili:

 

 

La leggenda del coniglio rosa

racconto

 

 

 

 

 

 

Agosto, dal mio mare non mi sposto

 

Pesci d'ogni specie, barche a due poppe, spiagge gremite all'inverosimile, cavalli che nuotano nei 100 dorso, commercianti strozzini, affittuari disperati in grandi case con doppi servizi, pericoli portati da parenti che offrono e rioffrono tazzine di caffè. Queste sono alcune delle situazioni particolari che caratterizzano i divertenti racconti di Benincasa. I protagonisti degli avvenimenti sono normali personaggi che svolgono normali attività, ma che vengono osservati da una angolatura speciale: quella dello humour. Riescono, quindi, a strappare il riso ed espressioni di meraviglia anche nelle più normali e semplici delle loro funzioni.

 

 

  

 

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