Sei pronto a seguire il mio amico e ...... scoprire l'appassionante mondo degli Aerei e dello Spazio?

  Introduzione | Aerei Italiani | Aerei Stranieri | Aerei di carta | Fisica del Volo | Space

Articoli | Manovre di Combattimento Aereo | Glossario | All the Web

  Mailing List | Forum | Cerca | Web Search Engine

 

All the web services are offered by:

Bravenet.com

Tuttogratis.it

 


Homepage


News:

Vuoi guadagnare con la semplice lettura di E-mail a te inviate?

Clicca qui e registrati.

Le ultime notizie:

Se non visualizzi nulla il tuo browser non supporta Java.

 

 

Articolo pubblicato  Venerdì 15 febbraio 2002

Un evoluzionario passo del gigante!
 

Precedentemente avevo proposto alla vostra attenzione il Flayer A, velivolo ideato, progettato, realizzato e sperimentato da Orville e Wilbur Wright. Ebbene se ricordate avevo detto che questo rappresentava il prototipo dell'aereo perché era stato monsieur Bleriot a progettare e realizzare il primo aeromobile dalle forme a noi note, rapportate ovviamente a quelli che oggi giorno sono gli apparecchi che incrociano sopra le nostre teste.

Il Bleriot X1 è esattamente il velivolo a cui prima ho accennato. La sua forma è quella tradizionale: ala portante anteriore e quella stabilizzatrice posizionata posteriormente, dotata per di più di superfici direzionali. 

L'ingegnere Louis Bleriot aveva sperimentato le più disparate forme per i suoi velivoli, seguendo le due correnti di pensiero ingegneristico che avevano maggior credito: le costruzione monoplana e quella biplana. Al termine delle sue numerosissime ricerche diede la sua preferenza a quella monoplana. 

Costruì il suo velivolo e lo testò anche provando ad effettuare l'attraversamento della Manica il 25 luglio del 1909, compiendo con netto successo la sua impresa ad una quota compresa fra gli 80 ed i 100 m di altitudine, in un tempo di trentasei primi e trenta secondi.

Nel contempo ci si doveva arrendere alla superiorità del velivolo francese rispetto a quello dei due pionieri americani, tanto che lo Stato Maggiore degli USA si interessò moltissimo al velivolo Bleriot, e come gli Stati Uniti molte nazioni europee ed extra-europee. 

Il Bleriot X1 era un monoplano, con l'ala "all'altezza della spalla" in tutte le sue versioni eccetto la "Parapluie", monomotore con elica trattiva, trasformato successivamente, in alcune versioni,  in idrovolante. La fusoliera era costituita da una trave a sezione rettangolare  di quattro elementi longitudinali collegati da travetti orizzontali e verticali irrigiditi da tiranti metallici,  rivestito a prua in legno.

L'ala era una bilongheronale, con struttura in legno a sezione quadra, forata tra le centine per motivi di leggerezza. I longheroni e gli altri elementi strutturali lignei erano arrotondati per migliorare i fissaggi e visibilità. 

L'ingegner Bleriot inserì nel suo modello anche un elemento precedentemente ignorato dai Wright: il carrello che permetteva rullaggio e atterraggio autonomi. Leggerissimo e fragilissimo quest'ultimo era costituito da ruote di velocipede ammortizzate da elastici poco più resistenti di quelli con cui oggi si fermano dei lucidi da disegno.

Un passo veramente da gigante nella scienza aeronautica, compiuto in un brevissimo arco di tempo. Un passo che diede il via ad un'altra serie di passi che ben presto divennero una vera corsa alla ostruzione aeronautica in quanto ci si rese conto delle possibilità che il nuovo mezzo offriva in tutti i settori: commerciale, delle comunicazioni (poste) e purtroppo della difesa militare.

 

Scheda Correlata: Bleriot X1-2

 

 

 

 

This site was created by: Riccardo Monti

Write to me to have more and more infos!! Click uo to write to me!!