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"The Eagle has landed"

 

 

Per chi non avesse capito il senso del motto posto in alto a questa pagina, ricordiamo che queste furono le parole di Neil Amstrong una volta atterrato sul suolo lunare il 21 luglio 1969 per inidicare, e cmunicare che il LM (Lunar Module) era allunato. La traduzione è semplice: "L'aquila è atterrata". 

Questo è lo stemma della missione che vide l'uomo sulla luna.

Curiosità: Lo stemma è rituneto importantissimo dai componenti dell'equipaggio, che impiegano diverso tempo a sceglierne gli elementi caratterizzanti, ritenendo che auspichi buona fortuna!!

 

Ebbene in quel giorno di mezza estate l'uomo stava compiendo: "una piccolo passo per l'uomo, un grande passo per la storia". E' questo il motivo per cui noi di Aeromania!! abbiamo deciso di iniziare questo percorso verso una conoscenza dello spazio proprio da quella che forse è l'ultima parte della storia della Astronomia e della conquista dello spazio.

Si precisa che i viaggi spaziali sono stati immaginati e progettati ben più anticamente del XX secolo. Già Talete nel 600 a.C. insegnava che l'universo era sferico e che la Terra ne era il centro. A seguire molte furono le teorie, le opere letterarie (si ricorda Jules Verne) che sognarono di arrivare a conquistare l'infito sopra la nostra testa. Ebbene si iniziò con lo studio dell'aeronautica che permise, con conseguente evoluzione, la lenta ascesa al mondo interplanetario.

L'attività spaziale nacque da una lenta trasformazione da quella che era nata come scienza missilistica a scopi militari. Per l'esattezza si deve molto alla Germania che precedentemente alla 2° Guerra  Mondiale aveva intrapreso uno studio sui razzi, portato a compimento con l' A-4, meglio conosciuto come V2. Questo era un congegno che permetteva la copertura di grandi distanze, una grande capacità distruttiva con il vantaggio di essere guidato da terra. Lo scienziato che si ricorda per la costruzione dell'A-4 è Wernher von Braun (1912-1977). Questi militò in un primo periodo per le linee del Fürer, al termine della guerra venne espatriato e condotto negli USA dove inizi al sua attività nel campo missilistico. 

I razzi furono dapprima utilizzati per il trasporto di satelliti con compiti scientifici e di comunicazione, poi si intravide la possibilità del trasporto umano con il conseguente sviluppo in questa direzione. Sezionamento dettagliato di un lanciatore (con precisione si tratta del vettore che permise la missione Apollo 11).

Al termine del secondo conflitto mondiale vi fu una vera e propria corsa allo spazio. Sostanzialmente i due Paesi che si davano battaglia erano l'URSS e gli USA. Fino al 21 luglio del '69 la Russia ebbe il primato in diverse occasioni: il primo satellite, il primo essere vivente (la cagnetta Laika), il primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin), ma.....  la potenza americana ebbe il primato sulla Luna!! Dopo tale conquista la Russia abbandonò lo studio della luna per dedicarsi allo studio delle stazioni orbitanti.

A questo punto della conquista interplanetaria ci si accorse che le spese per mandare i veicoli in orbita era di gran lunga superiori al reale guadagno che si traeva dalle spedizioni. Si passò dunque da razzi (il cui nome tecnico è lanciatori) di cui rientrava solo MC (Command Module), agli Shuttle di cui si recupera pressocché tutto: gli SRB (Solid Rocket Booster) ovvero i razzi a propellente solido posti lateralmente, lo shuttle (chiamato tecnicamente Orbiter); mentre il serbatoio posto dietro quest'ultimo si disintegra nell'atmosfera.

 

Visita le segunenti sezioni:

History

L'uomo nello spazio.


Qui di seguito troverai le esercitazioni del corso di Fondamenti Aerospaziale svolte da noi studenti della facoltà di Ingegneria Aerospaziale presso "La Sapienza" di Roma.

1° Esercizio:

Ex. 1

2° Esercizio:

Ex. 2

3° Esercizio:

Ex. 3

 

 

 

 

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