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Articolo pubblicato  Venerdì 12 aprile 2002

 Un vero gioiellino: Boeing F4B - (P-12)!

I tentativi di eseguire una linea comune di specifiche per aerei da parte dell'esercito e della marina americani non hanno mai avuto, in linea di massima, troppo successo. Le esigenze delle due armi non sono state però sempre così disparate, ed un esempio tipico di identità di vedute fu quello fornito dalla serie di velivoli da caccia Boeing F4B  - (P-12). Una famiglia di macchine particolarmente fortunata che servì degnamente nei due diversi ruoli assegnati.

Il primo modello che volò era un totale "salto nel buio", perché aveva preteso di unire le esigenze della marina e dell'esercito senza però essere certi che queste sarebbero state ritenute soddisfatte dalle armi. Non si aveva dunque la certezza che lo sforzo conciliativo sarebbe stato ripagato. Per fortuna della Boeing lo fu e anche ampiamente.

Il nuovo aereo, a parte la designazione, non possedeva grandi varianti o innovazioni, e fu proprio questa una delle ragioni del suo successo, in quanto si rifaceva totalmente alle serie precedenti. Il netto miglioramento nelle prestazioni era il risultato di un affinamento e di una più efficace applicazione di moderne tecnologie e tecniche costruttive.

Una delle innovazioni di questo velivolo era l'adozione dell'ala a pianta rettangolare anziché quella rastremata. Entrambe le ali erano però costruite con la stessa tecnica: struttura bilongherone con solette in frassino e centine in compensato di mogano a tre strati. 

L'ala superiore era in un pezzo unico, come nei precedenti modelli, ma le due semi-ali inferiori, sebbene costruite separatamente, erano unite tra loro e venivano installate come se fossero un pezzo solo. Gli alettoni metallici, rivestiti con lamierino di alluminio ondulato, erano montati soltanto sull'ala superiore ed erano azionati da un cinematismo che era contenuto nell'ala inferiore.

Gli impennaggi avevano struttura a semiguscio con rivestimento in lega leggera ondulata; soltanto la forma della deriva venne modificata nelle successive versioni della macchina, perché un aumento della superficie consentì una migliore stabilità direzionale.

Per quanto riguarda la fusoliera, la parte anteriore e quella centrale erano realizzate in tubi d'acciaio saldati, mentre il tronco posteriore aveva una struttura in tubi di duralluminio a sezione quadra, giuntati mediante bullonatura.

Il carrello consisteva di due robuste gambe vincolate alla fusoliera con montanti che articolavano alla radice dell'ala. Il ruotino di coda era orientabile e, ovviamente, gli aerei della marina disponevano di un gancio di arresto per l'appontaggio sulle unità navali.

In definitiva un aereo veramente pregevole dal punto di vista della robustezza che permetteva ai piloti di sottoporre il mezzo a carichi ultimi e a fattori di carico estremamente elevati, ciò vuol dire che l'aereo poteva essere impegnato in manovre ardite sia per colpire l'obiettivo, sia per sfuggire agli altri velivoli.

 

Scheda Correlata: Boeing F4B - (P-12)

 

 

 

 

 

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