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Articolo pubblicato  Venerdì 3 maggio 2002

Dicendo caccia si dice: Messerschmitt Bf 109!!

 

Il Bf 109 fu uno dei caccia più diffusi e sviluppati della storia tanto che in dieci anni di vita fu prodotto in oltre 70 versioni e in più di 30.000 esemplari, a riprova di una grande semplicità costruttiva e di una notevole flessibilità della cellula: basti pensare che il prototipo V-1 aveva un motore Rolls-Royce Kestrel da 695 CV, mentre il modello K - 4 aveva un propulsore DB 605AM da circa 2.000 CV e raddoppiava quasi il peso al decollo.

Nel 1937 il velivolo fu inviato al battesimo del fuoco nella guerra civile spagnola, dove si dimostrò di gran lunga superiore agli altri velivoli impegnati. La produzione fu incrementata e il velivolo fu costruito anche da Arado, Erla, Focke-Wulf e Fieseler, mentre entravano in servizio versioni sempre migliori (come il Bf 109 Emil, protagonista della battaglia d'Inghilterra, che fu il primo a ricevere di serie il motore Daimler-Benz 601). Nel settembre 1942 apparve la versione pi famosa il 109G Gustav, prodotta fino alla fine della guerra in oltre 20.000 esemplari. 

Il velivolo fu prodotto su licenza anche in Ungheria e in Cecoslovacchia, dove fu costruito fino al 1947 come Avia S-99 e 199 con motore Jumo 211, e in Spagna, come Hispano HA-1109 con motori Hispano-Suiza e Rolls-Royce Merlin. Anche Israele utilizzò l'aeromobile, nelle versioni Avia, nella guerra contro l'Egitto del 1948. 

In generale sul velivolo potremmo dire che il Bf 109 è un monoplano completamente metallico, con ala bassa a sbalzo a pianta trapezoidale dal diedro abbastanza marcato, impennaggio cruciforme, carrello triciclo posteriore con gambe anteriori retrattili e abitacolo chiuso.

L'ala era moderatamente rastremata in pianta e spessore, al punto da non richiedere alcun svergolamento, ed era costituita da due semi-ali aventi una semplice, robusta struttura basata su un unico longherone con sezione a doppio T disposta circa al quaranta per cento delle corde), diciannove centine ed alcuni correntini, che irrigidivano il rivestimento in lamiera di avional, avente da 1mm a 1,5 mm di spessore.

L'ala era dotata di ipersostentatori del tipo Handley-Page e di alettoni a fessura che occupavano rispettivamente il 35% ed il 52% della semi-ala.  Anche questi dispositivi di bilanciamento e ipersostentazione erano interamente realizzati in metallo. 

La fusoliera era costituita da due tronchi che erano uniti assieme alle spalle del posto di pilotaggio. Il primo dei due in gran parte apribile per consentire l'ispezione dei vani motore. In questa parte vi erano due ordinate che avevano funzione non solo strutturale, ma rappresentavano anche gli agganci del castello motore e il punto di forza dove si agganciavano i due longheroni provenienti dalle due semi-ali. Il secondo tronco era quello di coda che terminava con la deriva, solidale con la fusoliera, e veniva realizzata collegando lungo il bordo d'attacco ed il longherone i semigusci destro e sinistro.

Il carrello data la sua ridotta carreggiata, appena due metri era assai delicato ed infatti rappresentò la causa di numerosi incidenti anche perché non vi era la possibilità di un atterraggio strumentale che avrebbe consentito di avere la giusta inclinazione del velivolo con il suolo. Avendo una  inclinazione scorretta, lo sforzo a cui il carrello si trova ad essere soggetto è maggiore del dato di progetto, dunque sopravviene la rottura della struttura.

Questo velivolo rappresentò un importante  punto di arrivo per l'ingegneria aeronautica perché si capì che si avrebbe potuto avere delle prestazioni ottime anche con delle ali mono-longheronali. Da osservare che proprio dai primi anni Quaranta si introdusse i sistema progettuale del longherone fittizio. Ovvero nella semi-ala si avevano due longheroni, uno portante ed uno "fittizio" che serviva di sostegno a tutte quelle strutture annesse: serbatoi, armamenti, aggancio centine, aggancio correntini, ecc..

Nel complesso un aereo completo che diede molto e che si dimostro valido non solo per manegevolezza  e per robustezza, ma anche per capacità operativa avendo un rapporto tra peso e propulsione vincente e ancora oggi tra i più bassi.

Schede Correlate: Messerschmitt Bf 109

 

 

 

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