Ricerca dell'I.Fe.N. sul funzionamento dei campi energetici all' interno del setting orgonoterapeutico.
Se
si considerano il setting terapeutico ed i campi energetici ad esso correlati
possiamo definire almeno quattro campi:
1-
campo vibrazionale energetico del setting.
2-
campo vibrazionale energetico del terapeuta.
3-
campo vibrazionale energetico del paziente.
4-
Zona di interazione tra il campo vibrazionale del terapeuta e del
paziente.
Il
primo campo o campo setting contiene gli altri tre, il quarto è determinato
dall' intersezione delle energie vibrazionali del terapeuta e del paziente
e determina una zona di interazione che, pur contenendo frequenze vibrazionali
del terapeuta e del paziente, ha una identità energetica propria,
distinta dai campi che lo generano.
Obiettivo
della ricerca è determinare se le interrelazioni tra i quattro campi
definiti obbedisca a leggi specifiche.
E'
opportuno accennare che il primo campo (SETTING) è di tipo sistemico
e contiene i campi del paziente e del terapeuta
(intesi come frequenze vibrazionali), più la zona di interazione
tra il secondo ed il terzo campo (cfr Butto il settimo senso).
La
sperimentazione scientifica dell' IFeN è polarizzata attualmente
sul secondo, terzo e quarto campo.
Se
si ipotizza che il campo vibrazionale ed energetico del terapeuta e quello
del paziente sono separati e non scambiano alcuna informazione dovremmo
ipotizzare che la bioradiazione (intesa come radiazione vitale) sia sempre
uguale a se stessa, ma se questa cambia dobbiamo necessariamente ipotizzare
la presenza di una zona di interazione tra questi due campi. Tale zona ha,
come già detto, una energia propria, ben definita ed in essa avvengono
i meccanismi di risonanza energetica che investono, partendo dalla zona
di interazione, tanto il secondo quanto il terzo campo.
Il
protocollo di ricerca si avvale dell' utilizzo della camera Kirlian e del
metodo dell' E.T.D. per valutare la condizione della bioradiazione
del terapeuta e del paziente prima e dopo la seduta di orgonoterapia.
Si
ritiene opportuno, a questo punto, fare un accenno sullo strumento utilizzato
per effettuare la ricerca.
METODO
DELL' E. T. D.
E'
antica la fede dell' umanità dell' esistenza di un involucro invisibile
di irradiazione che circonda il corpo umano. Questo involucro è stato
descritto e definito in svariati modi ed infatti esso è: aura,
corpo astrale, corpo siderale, energia corporea, anima, aureola, bioplasma.
La
scoperta più significativa, per meglio comprendere questo fenomeno
fu ottenuta dai coniugi Semjon e Valentina Kirlian
che riuscirono a mettere a punto una tecnica che consentiva
di osservare la luminescenza emanata dagli organismi viventi in un
campo elettrico. Tale tecnica fu chiamata foto Kirlian e l' irradiazione
effetto Kirlian.
Possiamo,
quindi, affermare che ogni essere vivente genera un campo elettromagnetico,
la cui unità di misura sono i fotoni, che a seconda della frequenza
sprigionata hanno un colore diverso.
Attualmente
l' irradiazione è definita in modo più appropriato bioplasma
(da bio= vita e plasma o stato plasmatico
che è uno stato della materia caratterizzato dalla perdita di struttura
individuale degli atomi ed in cui le particelle fluttuano liberamente; in
natura il sole è la dimostrazione più evidente di questo stato
).
E'
stato osservato , inoltre, che se nell' uomo c' è una buona armonia
tra l' aspetto somatico e quello psico-emozionale maggiore è il campo
energetico sprigionato; inoltre, ogni emozione ha la caratteristica di indurre
una modificazione della bio-radiazione e ciò ha fatto intuire che
esisteva la possibilità di fare una diagnosi sulla bio-radiazione.
Accettato
che il bioplasma è l' espressione visibile dell' energia, viene da
chiedersi come sia possibile una diagnosi specifica che riveli eventuali
lesioni di organi e tessuti. Ciò è stato reso possibile dagli
studi di un medico tedesco, P. Mandel, che ha
costruito una mappa delle parti del corpo in corrispondenza dei diversi
settori della bio-radiazione.
Il
metodo si chiama E. T. D. (diagnosi energetica dei punti terminali) poiché
hanno grande interesse in questa metodica i punti terminali dei meridiani
di agopuntura. L' aspetto affascinante di questa metodica è la possibilità
di prevedere le malattie a cui un uomo può
andare incontro essendo energeticamente visibili molto prima che i sintomi
si manifestino.
Possiamo,
quindi, affermare che la metodica dell' E.T.D. permette,
oltre che di porre una diagnosi di stato, di attuare una medicina preventiva
e di verificare (altro dato estremamente interessante) l' andamento della
terapia effettuata controllando le alterazioni della bioradiazione.
Peter
Mandel, tedesco, esperto in agopuntura ed effetto Kirlian, ha sviluppato
una diagnostica completa in base alla lettura della
foto Kirlian delle mani e dei piedi. Essa viene svolta in 7 stadi, in base
all' osservazione delle caratteristiche delle radiazioni, seguendo un criterio
che va dal generale al particolare, per ritornare al generale informato
della dinamica del flusso energetico. Senza entrare in dettagli troppo tecnici
possiamo riconoscere irradiazioni di tre tipi fondamentali: endocrina, tossica
e degenerativa.
L'
irradiazione endocrina è il primo tipo
di bioradiazione; rappresenta uno stadio iniziale della malattia e riguarda,
comunque, malattie con compromissione funzionale senza degenerazione d'
organo. E' caratterizzata da un vuoto quasi totale della radiazione con
alcune trabecole che si dipartono dalla corona.
L'
irradiazione tossica è
caratterizzata da una bioradiazione con contorni
netti di tutte le dita e da una iniziale, a seconda della gravità,
perdita della trama della radiazione che va addensandosi: maggiore è
l' addensamento e lo spessore dei contorni, maggiore è la gravità
del problema. Siamo di fronte ad una aggressione di tossine e c' è
la tendenza da parte del o degli organi e/o tessuti interessati a progressivamente
auto intossicarsi.
L'
irradiazione degenerativa è l' ultimo stadio;
in essa oltre all' ispessimento dei contorni sono presenti anche masse puntiformi
attorno alla radiazione bioluminescente. E' lo stadio che rappresenta le
lesioni d' organo e di tessuti dalle più
semplici alle più complesse.
Ovviamente
una suddivisione in fasi così strutturate è di tipo didattico
esemplificativo perché i tre tipi di
irradiazione possono essere presenti contemporaneamente.
In
un campo perturbato, l' intera struttura energetica è disturbata
dalla introduzione e dall' impatto relativo nel flusso energetico di informazioni
difettose. Il flusso energetico, perturbato cronicamente in questo modo,
danneggia l' intero ambiente.
Il
normale ed armonico fluire energetico contiene tutte le informazioni necessarie
al processo vitale; solo quando le informazioni generali normali sono modificate
da informazioni di disturbo provenienti dall' interno o dall' esterno si
pone la base affinché si manifesti la malattia.
Informazione
alterata significa sovrapposizione di impulsi normali ed eliminazione in
questo modo dei meccanismi di difesa presenti. Quindi, tossicosi focale
significa: informazione alterata, carente o sovrapposta tra le cellule;
irregolari processi di funzionamento, con conseguente danno a carico dell'
intero ambiente; ed alla fine distruzione della struttura. Le correlazioni
organiche energetiche indicano la presenza di un ritmo sincrono tra il focolaio
e l' ambiente e viceversa.
Dal punto di vista clinico: il focolaio primario di irritazione agisce sui gangli sotto cervicali; attraverso di essi vengono costantemente inviati stimoli afferenti, perturbanti nella zona del nucleo del tronco cerebrale. Questo diventerà, quindi, il nucleo secondario di perturbazione e si arriva, così ad una sensibilizzazione generica. Il focolaio creatosi nel tronco cerebrale invia irradiazioni in tutta la periferia corporea, dove esse si collegano ai sistemi riflessi di diversi organi e tessuti. Gli impulsi abnormi vanno dal tronco cerebrale ai sistemi riflessi d' organo, passando attraverso il midollo spinale, i rami comunicanti (nervi spinali) e l' intreccio di vasi e nervi del tronco simpatico. In queste sedi d' organo suscitano delle alterazioni, ad esempio disturbi della circolazione o del metabolismo. Le alterazioni funzionali iniziali si trasformano successivamente in alterazioni organiche; ne deriva un quadro accertabile da un punto di vista clinico ed un deficitario sviluppo della regolazione nervosa.
FONDAMENTI
TEORICI.
L'
ipotesi di fondo, che tra le funzioni energetiche
e quelle cellulari vi fosse un ritmo sincrono di
oscillazione, si fece strada in
Mandel quando, attraverso l' osservazione di numerosi pazienti, poté
accertare che la malattia ed i malesseri fisici sono energeticamente esistenti
e visibili - attraverso i fenomeni fotografici e lo studio della bioradiazione
- molto tempo prima che l' individuo li percepisca.
L'
energia porterebbe in sé informazioni e le cellule le utilizzerebbero
indifferentemente ed indipendentemente dal fatto che si tratti di impulsi
positivi o negativi; quindi, un flusso energetico armonico normale dovrebbe
avere come conseguenza funzioni cellulari armoniche normali.
Le
informazioni, però, non sono mai unilaterali, per la legge della
polarità; la conseguente deduzione fu di ipotizzare un ritmo sincrono
tra cellule ed energia e viceversa. Nel caso in cui si modifichi, per una
ragione qualsiasi, l' informazione e si perda così il ritmo equilibrante
di pulsazione, questo deve di conseguenza mutare le funzioni cellulari.
Per la legge della polarità, le variazioni cellulari non possono
rimanere senza conseguenze per il contenuto dell' informazione bioenergetica.
Questa
struttura d' informazione polare è il punto di partenza per tutte
le osservazioni sulle fotografie dei campi ad alta frequenza.
Per
la ricerca si è proceduto in questo modo: si effettua una foto Kirlian
prima del paziente e poi del terapeuta immediatamente prima della seduta
e si ripete l' operazione con la stessa modalità subito dopo la seduta.
Si è ripetuta questa operazione per un congruo numero di casi e si
è passati successivamente ad effettuare una valutazione inizialmente
qualitativa della bioradiazione.
L'
IFeN ha ritenuto opportuno valutare inizialmente cosa avviene nelle variazioni
qualitative proponendosi successivamente di approfondire l' indagine verificando
cosa accade dal punto di vista quantitativo (analitico, organi e funzioni)
alla bioradiazione.
La
valutazione della bioradiazione comprende l' osservazione della:
1-
Qualità generale della radiazione.
2-
Radiazione dei pollici (a questo livello si presentano le correlazioni
organiche focali di tutti gli organi e funzioni).
3-
Relazione sé/altro da sé (destro-sinistro, psiche-soma,
yin-yang).
Ciò premesso si è osservato dall' analisi delle Kirlian effettuate, così come precedentemente descritto, quanto segue:
-
in tutte le foto effettuate dopo la seduta è sempre presente
una variazione della bioradiazione tanto del paziente quanto del terapeuta.
-
nella totalità dei casi c' è una espansione del campo
tanto del terapeuta quanto del paziente (ad eccezione dei casi di psicosi
conclamata).
-
Vi è la chiara tendenza alla uniformazione della bioradiazione
del terapeuta e del paziente.
Da
quanto esposto si sono tratte le seguente deduzioni.
E' necessario ipotizzare l' esistenza del quarto campo che noi definiamo di INTERAZIONE VIBRAZIONALE affinché tutti i fenomeni sopra descritti siano possibili e spiegabili. Ci sembra necessario fare qualche richiamo di fisica e spiegare che l' interazione collettiva va vista non come somma delle parti, ma come proprietà intrinseca indivisibile e propria di ogni componente. In relazione alle forze elettromagnetiche radiative, la teoria quantistica rende conto del passaggio dalla trascurabilità del campo elettromagnetico singolo alla forza data dall' integrazione di più campi.
Frequenza
( oscillazione )
> velocità
di propagazione
Lunghezza
d' onda
Questi
due parametri, convergenti in un aspetto di una emissione radiante, si identificano
nella fase, qualità della radiazione coerente. Frequenza e
fase sono quindi alla base delle caratteristiche del campo. Il concetto
di insieme, riguardo alla fluttuazione di campo, viene brillantemente descritto
dalla geometria frattalica come un caos ordinato , sommatoria armonica di
singoli caos.
Ora
osservando il fenomeno della radiazione di campo, possiamo, alla luce della
fisica quantistica, affermare che l' indeterminazione quantistica di tale
fenomeno possiede in sé una autodeterminazione dovuta al fatto che
lo stato di fluttuazione (indeterminismo oggettivo) raggiunge la sua determinazione
in una situazione di fase (teoria quantistica della materia).
Riferendoci
alla forza statica, possiamo definirla come espressione della oscillazione
in fase dei campi; ma essendo per definizione la materia vivente dinamica,
possiamo realisticamente ipotizzare che il fenomeno della radianza è
solo il fenomeno base di un campo elettromagnetico relativo ad essa.
Ritornando
al quarto campo (campo di interazione vibrazionale), esso ha una sua chiara
e definita identità energetica ed una sua definita vibrazione, nonostante
origini dai campi del terapeuta e del paziente, ed è un sistema vivente
con una sua relazione autonoma con i campi che ad esse risultano correlati.
Essendo un sistema biologico è sottoposto alle leggi che regolano
i sistemi in non equilibrio dinamico (modello teorico di
Frohlich) e per tal motivo è un sistema di tipo dissipativo;
ciò significa che deve cedere tanta energia per quanta ne riceve.
Nel lavoro di orgonomia accade che ad un certo punto le frequenze vibrazionali
del campo di interazione risuonano e parte una
vibrazione (teoria solitonica) che informa tanto
il campo del terapeuta quanto quello del paziente; questo funzionamento
spiega coerentemente quanto osservato in precedenza e cioè: dopo
la seduta è sempre presente una variazione della bioradiazione tanto
del terapeuta quanto del paziente, espansione dei campi del terapeuta e
del paziente, uniformazione della bioradiazione del terapeuta e del paziente.
Tutto ciò che si è affermato è solo l' inizio di una ricerca che, ci si augura continui anche con l' aiuto di colleghi che lavorano nello stesso campo; riguarda per il momento solo una fase iniziale e solo le variazioni qualitative delle bioradiazioni. Noi seguendo il progetto concordato ed avallato da Federico, speriamo di riuscire ad approfondire ulteriormente questo aspetto esaminando altri casi e verificando se le risposte sono coerenti e sovrapponibili alle prime osservazioni. A questo punto sarà possibile passare alle valutazioni delle variazioni quantitative dei campi (seconda fase della ricerca).
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