"Secoli
di pittura hanno usato la luce per ammantare di realtà
rappresentazioni più o meno illusorie. Con la fotografia,
dove è la realtà stessa che viene impressiona
la pellicola e, subito dopo il supporto cartaceo, la luce
diventa irrinunciabile e finalizzata allo svelamento di quello
che l'artista desidera mostrarci. Anche Alessandro Lupi inizia
il suo percorso artistico dalla luce, ma con il preciso intento
di annullarla. Il suo interesse si sposta dalla visibilità
del reale per entrare nel mondo delle radiazioni che, talvolta
invisibili, comunque ci colpiscono quotidianamente.
La sua ricerca, aiutata dalla fluorescenza, si dirige verso
il mondo delle tenebre dove la realtà tende a scomparire
lasciando ampio spazio all'immaginazione ed ai sentimenti.
Il corpo rappresentato diventa così una morbida icona
che consente molteplici visioni alla fantasia ed ai desideri.
Alessandro Lupi usa la luce nera (lampade di Wood) per oscurare
provocatoriamente la nostra illusoria realtà, sollecitando
riflessioni che il quotidiano lentamente ci sottrae.
Riuscire ad entrare nelle sue immagini permette di riappropriarci
dei nostri sentimenti più intimi, riflettendo così
sulla nostra vera, profonda, esistenza. Non a caso il suo
desiderio è sempre stato quello di riuscire ad inventare
una pila che potesse fare buio, oscurando in questo modo tutto
quello che è sottoposto alla luce; progetto ambizioso
che mi auguro possa avere successo affinché si riesca
a cancellare, definitivamente, la luce che oscura il nostro
desiderio di tornare ad essere uomini liberi."
Fabrizio
Boggiano
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