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In chi speri?

Testo: Salmo 33

Perché speriamo?

Perché abbiamo bisogno di sperare? Speranza significa desiderare intensamente, e aspettare che qualche cosa di buono, di piacevole possa accadere nella nostra vita, una notizia, un evento particolare. Sarebbe assurdo desiderare il male per noi stessi, per noi desideriamo il bene. Quando ancora non eravamo cristiani, forse, il male lo desideravamo per i nostri nemici, ma sempre nella speranza di riceverne un beneficio personale.

La vita di alcune persone è legata ad una speranza, e a questa speranza delegano tutto il loro benessere psichico, c'è chi riesce a sopravvivere perché spera nella pensione, chi tiene duro nell'attesa delle ferie, il malato spera di guarire, chi spera in giorni migliori, tutti hanno bisogno di una speranza o meglio di qualche cosa in cui sperare per poter continuare a vivere, l'uomo non può vivere senza una speranza.

Sperare non è sbagliato.

E' un istinto che Dio stesso ha posto nel cuore dell'uomo. Fin dall'inizio l'uomo aveva una speranza di cose sempre migliori, "questa finalmente è ossa delle mia ossa", l'uomo sperava che Dio gli donasse qualche cosa di più, aveva una aspettativa. La speranza ci aiuta a prendere delle iniziative, non sempre buone, Adamo ed Eva cedettero alle parole del serpente e sperarono di diventare migliori, aspettavano che accadesse qualche cosa di buono, ma avevano mal riposto la loro speranza, caddero nel peccato, e fu la rovina. Sperare non è sbagliato, aspettare cose buone e piacevoli non è sbagliato, ma attenzione a cosa speriamo, e in chi speriamo!

Il peccato ha degenerato il senso della speranza. Geremia 2:4-5; 11-13.

Dall'origine del peccato in poi l'uomo ha cominciato e continuato a volgere le proprie speranze nella direzione sbagliata, nelle proprie forze, vedi la torre di babele. La speranza in una fede comoda e illusoria, vedi idolatria. Nelle ricchezze, nelle capacità umane, nella propria intelligenza, in un dio che non è il vero dio. Quante speranze deluse, quanti sogni infranti, e benché gli uomini continuino a vivere con quest'istinto di sperare, a causa della degenerazione e della corruzione del peccato, sono costretti a vivere una costante incertezza, una continua tensione tra sperare con fiducia e la delusione. Speranze che nascono, che c'illudono, e che spesso sono seguite da profonde forme di frustrazione, la speranza che nasce dal cercare di allontanare ogni forma di dolorosa illusione e il desiderio di aspettare qualche cosa di buono. Alla fine si perde ogni speranza Ecclesiaste 2:20.

La fede è certezza.

Dio ha dato all'uomo la possibilità di rivivere la vera speranza, di ritornare a quella che era la speranza iniziale dell'uomo, quella di ricevere qualche cosa di certo, di duraturo, di buono, la certezza di poter finalmente sperare in qualche cosa, senza rimanere delusi, la speranza seguita dalla certezza, traguardo che si raggiunge per mezzo della fede, "la fede è certezza di cose che si sperano...". La fede dà un significato alla speranza, ma quando parliamo di fede abbiamo compreso di cosa stiamo parlando? Fede non è solo l'insieme di conoscenze teologiche dottrinali, fede non è semplicemente credere, fede non è un salto nel buio, fede è "Credere, e credere che Dio è il renumeratore, il premiatore di coloro che lo cercano", fede significa credere di poter ristabilire quel rapporto con Dio che il peccato ha distrutto, è credere che questo è possibile per mezzo del sacrificio di Gesù, l'unico mediatore tra Dio e gli uomini, fede è speranza nell'attesa di cose buone che Dio nella sua infinita bontà vuole donarci.

Fede ma senza una vera speranza.

Ora siamo credenti che hanno fede, una speranza eterna, una certezza, quella che la nostra speranza non sarà delusa, finalmente abbiamo trovato la soluzione, come mai allora vi sono credenti che vivono come se fossero senza speranza?

La causa delle loro delusioni è da ricercare in una mancanza di vera esperienza, hanno una conoscenza intellettuale dell'amore di Dio, ma non pratica, oppure pensano che aver fede significhi ottenere da Dio tutto quello che pare e piace. Molti credenti sono erroneamente convinti che il genere di fede che dona certezza, abbia a che fare con tutto quello che noi vogliamo credere, con quello che dichiariamo, e di conseguenza otteniamo. Non è così, la fede che dona certezza di ottenere le cose che speriamo, non ci autorizza a costruirci delle promesse personali, ipotetiche, fondate sulla nostra volontà, ma ha origine e sussiste, nel credere a quelle promesse che Dio ha già preparato per noi, e in quelle continuare a sperare, I Giovanni 5:14-15.

In quale Dio speri.

Alcuni credenti sono delusi, frustrati perché la loro vera speranza non è solo in Cristo, sperano in Lui, ma anche nel mondo, in Gesù, ma anche nell'uomo. Sperano, e desiderano le cose di lassù, ma anche quelle di quaggiù. Quali sono i tuoi desideri, le tue speranze? Speri nell'uomo o in Dio, nella tua bontà, fedeltà o nella grazia di Dio, nelle tue forze o nello Spirito Santo. A volte come credenti perdiamo la rotta e indirizziamo male le nostre speranze, ecco che allora abbiamo bisogno della bussola spirituale, la Parola di Dio, e quando ancora non riusciamo a comprendere a volte Dio permette anche delle difficoltà, allo scopo di purificare le nostre speranze, anche per mezzo della sofferenza, Romani 5:5.

Radicati in Cristo nostra speranza.

"Così dunque come avete ricevuto Cristo Gesù il Signore, così camminate uniti a Lui, essendo radicati ed edificati in Lui, e confermati nella fede"

La scelta definitiva e radicale di riporre in Gesù ogni tua speranza, ti renderà sicuro, fare di Cristo l'unica speranza ti allontanerà da ogni incertezza, dubbio e delusione, chi spera in Dio non è confuso!

In chi ti stai confidando? E' l'ora di fare una scelta decisiva e definitiva!

Non solo una dichiarazione a parole, o d'apparenza, ma con tutto il cuore confidati nell'Eterno, rinuncia a te stesso, non confidarti nella tua intelligenza, non continuare ad affidarti a delle speranze effimere, ma:

"Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed Egli ti darà quello che il tuo cuore desidera. Rimetti la tua sorte nell'Eterno ed egli opererà ... Sta in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo"

 

 

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