Campo estivo "Meglio insieme Scommettiamo?"

Il campo si propone di affrontare il tema dello "stare insieme", della comunità cristiana, ed umana. I ragazzi sono chiamati a confrontarsi con gli altri, ad interagire, a scoprire nell’altro quello che di solito ignorano, o ad accettarne quello che rifiutano. Si accorgeranno della "forza" del gruppo, di quanto gli altri siano importanti, di quanto possano essere o diventare, doni preziosi del Signore. Solo nell’unione fraterna e profonda, la comunità può essere Chiesa, uniti per formare un unico "Pane".

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CAMPO ESTIVO MEGLIO INSIEME SCOMMETTIAMO - STORIE PER I RAGAZZI


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La suggestiva storia biblica del profeta Giona come base di partenza per questo meraviglioso campo estivo.

Campo estivo "Meglio insieme Scommettiamo?"

Campo alla scoperta degli altri, puntando sul valore dello stare insieme.

Campo estivo "Piccolo Principe"

Un campo estivo costruito sulla meravigliosa storia del Piccolo Principe

Campo estivo "Il paese dei pozzi"

Alla ricerca dell'acqua vera nel magico paese dei pozzi.

Programma ed attività del campo estivo "Meglio insieme Scommettiamo?"

1° Giorno "Nessun uomo è un’isola.."

Parola chiave: Osservare

Obiettivo:La famiglia, gli amici, il mondo intorno a noi. Le mie scelte coinvolgono anche gli altri. Bisogno di relazione..

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2° Giorno "Mi accorgo che..."

Parola chiave: Faticare

Faccio parte di una realtà piena di diversità di persone: le accolgo come dono o le evito come disagio? chi sono queste persone che incontro nel mio cammino? Modelli positivi e negativi di comunità.

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3° Giorno "Ricerco e valuto..."

Parola chiave: Valutare

Attraverso la conoscenza di me stesso, attraverso le esperienze, attraverso il confronto con gli altri, il “saggio” non pretende di inventarsi la vita da solo ma sa fare tesoro dell’esperienza altrui.

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4° Giorno "Nessun Cristiano è solo..."

Parola chiave: Coraggio

ma fa parte di una unità di un popolo senza confini di territorio, lingua e razza. Unità nella diversità. Il coraggio di chiedere aiuto, ma a chi? Bisogno di unità.

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5° Giorno "Mi confronto con..."

Parola chiave: Confrontarsi

Gesù, la sua vita, mi insegna a vivere le relazioni con autenticità, a scoprirne il vero senso. Confronto con la giornata tipo di Gesù per scoprire il vero senso del vivere.

Lancio del tema: Verrà mimata, dopo una breve introduzione, la canzone “Forza venite gente” tratta dallo spettacolo omonimo sulla vita di San Francesco.
E’ il momento in cui Francesco scopre di non vivere una relazione autentica con il padre e con se stesso. E’ il momento di cambiare la sua vita, di fare delle scelte anche difficili, radicali. La sua gioia e la sua serenità nell’affrontare la rottura con la società a cui appartiene, sono però specchio stupendo, del nuovo rapporto che va lentamente costruendo con il suo Dio.
E’ arrivato il momento anche per noi di valutare con sincerità le nostre relazioni, di misurarle senza paura con il modello di Gesù, di scoprire quanto di falso ci sia nei gesti e nelle parole di ogni giorno e cominciare a costruire invece sulla logica dell’amore dei rapporti autentici e profondamente veri, di comprendere al di la delle apparenze le persone che abbiamo di fronte, i loro pregi ed i loro difetti che aspettano solo di essere amati, a parole forse è fin troppo semplice.

Attività:
L’attività si svolgerà durante l’uscita. Lo scopo è quello di aiutare i ragazzi a considerare quanto siano delicate le relazioni che si instaurano tra i vari membri di un gruppo. In particolare si punterà a mettere in luce l’indifferenza verso alcune semplici situazioni di bisogno o la difficoltà ad essere spontaneamente per l’altro aiuto, sostegno, presenza amica. L’individualismo, l’egoismo, la mancanza di sensibilità sono un muro verso un confronto maturo con gli altri.
Questa attività di riflessione, si completerà durante la veglia, nella notte, dove al confronto con gli altri e con se stessi si sostituisce il confronto intimo con Gesù.
Materialmente ai ragazzi verranno consegnati al mattino dei foglietti personalizzati, prima di cominciare l’uscita. Su ognuno di essi saranno riportate una serie di azioni, di gesti, di parole che loro dovranno cercare di eseguire fedelmente. Non potranno confrontarsi con gli altri, ne con gli animatori.

Attività: “Ci regaliamocelo”
In contemporanea verrà lanciata una seconda attività che durerà tutto il giorno, si concluderà nella condivisione serale.
Verrà chiesto ai ragazzi, sin dalla mattina, di “pensare” e realizzare un “regalo” per un altro membro del gruppo. Il regalo dovrebbe essere specchio di qualità, pregi, difetti, particolarità, della persona a cui è dedicato. Anche se con la dovuta discrezione, dovranno cercare di entrare in comunione, di mettersi a confronto, di vivere una seppur breve, ma autentica relazione, con la persona che gli è stata indicata. Uno stimolo alla ricerca dell’altro, nel tentativo di superare la semplice “osservazione” (tema dei primi giorni) della realtà che ci circonda, di guardare un po’ oltre le apparenze, cercare di cogliere dietro le maschere, ciò che veramente anima una persona.

Gioco: Il nome del gioco è “Sudore”, è un gioco musicale a 2 squadre , ragazzi contro ragazze. Prove fisiche e cultura musicale, poi…boh.

Condivisione: Alla sera, tutti i regali verranno presentati, descritti e raccolti insieme al centro della sala. Ogni ragazzo avrà a disposizione delle monete, per comprare nella successiva asta, quello in cui si identifica, in cui riconosce una parte di se.
Si può acquistare più di un regalo, o non acquistarne nessuno. Alla fine liberamente potranno spiegare il perché dei loro acquisti, i motivi che li hanno spinti a non farne o a costruire il regalo in un certo modo, le loro difficoltà.

Veglia: Durante la notte i ragazzi a turno, avranno a disposizione circa 30 minuti di adorazione e confronto personale con la “giornata tipo” di Gesù. Un cartellone davanti all’altare sarà lo stimolo per cercare di capire quanto della nostra vita si ispira ai suoi insegnamenti, ai suoi gesti, alle sue parole di ogni giorno.
La mia è una risposta libera ma importante, si fa presto a dire di no, ci vuole coraggio a dire ci sono. E’ il punto di partenza verso il tema della Comunità Cristiana del giorno dopo. Il simbolo, il segno di questa scelta, sarà la sagoma di una loro mano, intagliata nel das sulla quale potranno scrivere un pensiero o semplicemente il loro nome. Al mattino le troveranno tutte unite, intorno all’altare.

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6° Giorno "La Comunità Cristiana..."

Parola chiave: Affidarsi

Il progetto d’amore di Cristo perché gli uomini siano segno e strumento di unità. La Parola, l’Eucaristia, la carità sono il progetto di vita di ogni comunità cristiana.

La scenetta del giorno mette in luce in modo ironico, l’indispensabile presenza degli altri per la realizzazione del progetto di amore di Dio su ognuno di noi. Il protagonista di questa storia rimane solo al mondo e, nel dialogo con Dio e San Pietro, si accorge di essere inutile, vuoto, privo di peccati, ma privo della possibilità di amare, di vivere in comunità con gli altri un disegno di amore. La sua scelta finale, sicuramente comica, è però quella che nessuno di noi non dovrebbe mai fare.

Attività:
Il nome dell’attività è “TUTTI X UNO = TUTTI”, sembrerebbe una caccia al tesoro normale in realtà non lo è, o si? Boh…
I ragazzi iniziano, dovendo risolvere una prova singolarmente. Alla fine di questa, le indicazioni porteranno a formare delle coppie, altra prova da superare insieme, poi i gruppi diventeranno da quattro, una nuova prova e gruppi da otto, da sedici e cosi via, verso un unico gruppo finale.

Poiché non tutti probabilmente concluderanno le prove nello stesso tempo, al momento della formazione del nuovo gruppo sarà indispensabile aiutare i ritardatari per proseguire nella ricerca….proprio quello che volevamo.
Non finisce qui; lo scopo “segreto” di questa caccia, è quello di “costruire” insieme il modellino di una chiesa (architetto permettendo, con croce, tetto e campanile); alla fine d’ogni prova troveranno o riceveranno in premio, una parte di questo modellino, probabilmente non si accorgeranno di lavorare e correre per contribuire ad un’unica causa. La ciliegina sulla torta quando tutto il gruppo è ormai unito, sarà il tesoro, il cesto con i tre pani della Parola, dell’Eucarestia e della Carità, che animeranno la chiesa. E’ vero non ci sono vincitori, ma saranno partiti da soli, avranno affrontato delle prove in due, poi in quattro, otto ecc. avranno scoperto il valore di essere uniti. Alla fine in gruppo, si troveranno davanti a qualcosa che è veramente segno e strumento d’unità.


Gioco:
Il progetto di amore di Cristo vuole gli uomini segno e strumento di unità. In un periodo in cui nel mondo ci sono fin troppe divisioni, violenze e guerre, il Cristiano deve saper essere testimone e portatore di una pace autentica, non quella politica della convenienza o dell’indifferenza, ma quella che nasce dal bisogno intimo nel nostro cuore di amare ogni uomo di qualsiasi razza o religione egli sia. Il gioco proposto si chiama “Guerra e pace” sarà un confronto tra due gruppi, con numerose prove fisiche, nel tentativo di simulare una guerra. Il premio di questo confronto sarà sempre al centro del “campo di battaglia", coperto da una scatola di cartone. La squadra vincente scoprirà paradossalmente che il premio per il quale ha lottato è “la pace”. Speriamo in successive considerazioni spontanee dei ragazzi...

Attività/Gioco:
Il nome scelto per questa attività è “Cacio e maccheroni” e forse non a caso. Per una volta via i temi e gli schemi, i ragazzi liberi, con la loro creatività e la loro fantasia, di inventare se stessi, ed il modo di porsi agli altri (l’esperienza dell’anno scorso è stata sicuramente positiva). Imitazioni, stravaganti marionette, strumenti musicali, canzoni, lettere, poesie, disegni e balli; il loro colorato mondo davanti ad una giuria sconsiderata e pasticciona con voti a paletta, premi per tutti, una serata in allegria. Forse qualche foglio con degli spunti per i “pigroni” o per chi è senza idee; gli animatori possono aiutare di cuore, tutti i ragazzi, nel suggerire o realizzare le loro “creazioni”, semplicemente aiutando a tirare fuori senza paura il meglio di se.

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7° Giorno "Sono pronto...a giocare tutto..."

Parola chiave: Giocarsi

Sono pronto a giocarmi, ad aprirmi agli altri, alla comunità, al servizio come segno di comunione. Il coraggio di camminare insieme aspettandoci e aiutandoci.

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