ORIGINI

 

Le origini di Poggio Imperiale sono descritte negli atti redatti nel 1761 dal Vescovo di Lucera, Mons. Giuseppe Maria Foschi, in occasione della prima visita pastorale al nascente paese. Esse risalgono al 1759, anno in cui Placido Imperiale, Principe di S. Angelo dei Lombardi (AV) e Signore di Genova che viveva alla corte di Napoli, abbracciando le idee illuministe del tempo, diede inizio ad un grande esperimento di colonizzazione, offrendo gratuita ospitalita' a numerose famiglie italiane e straniere.

Alcuni anni prima, il 15 febbraio 1753, il Principe Imperiale era divenuto proprietario del Feudo A.G.P. (Ave Gratia Plena) che comprendeva la citta' di Lesina, l'omonimo lago, vasti terreni ed altri beni.

Fece disboscare una collina (denominata Coppa Montorio) situata tra Apricena e Lesina per costruirvi una grande masseria attorniata da alcune piccole case, un oratorio rurale dedicato a San Placido con San Michele tutelare ed una palazzina per il suo amministratore (Rocco Capozzi).

Vi insedio' subito 15 famiglie provenienti da S. Marco in Lamis, Bonefro, Portocannone, Foggia, Bari e Francavilla le quali, per tutto il 1759 ed il 1760, furono le uniche ad abitarvi.

Il 18 gennaio ed il 4 febbraio 1761, con due atti notarili redatti in Napoli, il Principe Imperiale concordo' con alcuni capifamiglia albanesi l'insediamento di una colonia nel nascente paese di Poggio Imperiale (consulta).

"... Vennero intanto quegli Albanesi in Poggio Imperiale con due loro Greci Sacerdoti Simone Bubici, e Stefano Teodoro: ma n'emigrarono dopo un anno forse per la messe non pingue del 1762 per la gelata. Presero la via di Roma, restando qui soli Simone Bubici colla moglie, e cinque figli maschi; Giuseppe Teodoro con tre figli maschi, e tre femmine, e Giovanni Bubici colla moglie, e madre. Vennero poi la famiglia Mauricchi di Scutari da Barletta, ed altri altronde. Serbarono la lingua, e l'andamento Greco, pur le basette. ... Di essi qui morì l'ultimo nel 15 febbraio 1832, Gregorio Maurizio di Scutari, e lascio' i figli Michele, e tre femmine ...". (Matteo Fraccacreta - Teatro Topografico Storico Poetico della Capitanata).

Altri coloni si trasferirono a Poggio Imperiale e trovarono delle piccole ma comode abitazioni, costituite da monolocali a schiera con tetti ad una pendenza ed una piccola finestra, ognuna munita di caminetto che assolveva alla doppia funzione di cucina e riscaldamento invernale.

Uno stallone per gli animali ed un riparo per gli attrezzi agricoli erano separati dalle abitazioni da un largo spiazzo che serviva da aia, per l'accumulo dei covoni di grano e per la successiva cernita, cio' che dava al tutto le sembianze di una vera e propria azienda agricola.

Il Principe Placido Imperiale, nato per il bene del genere umano (come recita l'epigrafe apposta all'ingresso del castello di Sant'Angelo dei Lombardi -AV) mori' il 10 dicembre 1786 e le sue spoglie furono traslate nella cappella di famiglia edificata nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi in Napoli.

Dapprima villaggio dipendente da Lesina, già conosciuto come "Villa" o "Terranova", il 18 gennaio 1816 Poggio Imperiale fu elevato a Comune autonomo. In tale anno contava ben 794 abitanti contro i 1099 della piu' antica Lesina. Furono eletti Sindaco: Giuseppe De Cicco - 1° Eletto: Francesco Braccia - 2° Eletto: Francesco Morrone ed entrarono in carica il 1° aprile 1816 (vedi le foto del vecchio e dell'attuale municipio).

Nel 1886, in occasione del centenario della morte del Principe Placido Imperiale, fu eretto un busto nella piazza del paese a lui dedicata (vedi particolare), realizzato dallo scultore genovese Demetrio Paernio e donato al Comune da Domenico e Cesare Imperiale, nipoti del fondatore.

Successivamente la scultura fu rimossa dalla piazza per far posto al monumento ai caduti in guerra (poi demolito) e posta sotto al portico del Municipio.

Con la ricostruzione della piazza, avvenuta nel 1994, il monumento e' stato nuovamente collocato in piazza ed in piu' consona posizione, nell'antico "spiazzo" della colonia agricola da lui fondata, vanto e gloria delle sue idee illuministe alla Corte di Napoli.

PER MAGGIORI APPROFONDIMENTI SI CONSIGLIA DI CONSULTARE LA TESI "PROFILO STORICO-RELIGIOSO DELLA PARROCCHIA DI SAN PLACIDO MARTIRE IN POGGIO IMPERIALE"