CENNI STORICI |
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PIAZZA UMBERTO I
Il centro della cittadina è la piazza
Umberto I, sulla cui sinistra è il
palazzo Municipale, nel quale anno
sede il Museo e la Biblioteca
Comunale. Quest'ultima e ricca di
11.000 volumi, 300 manoscritti del
600 e del 700, antichi documenti e
antichi documenti d'archivio. I
pezzi più interessanti custoditi nel
Museo sono: un gruppo marmoreo
di A. Gagini (1525), e una testina di
Afrodite, in marmo, del IV secolo
a.C.
POSIZIONE
Sorge sulla cima di un monte solitario che domina da un
lato Trapani, dall'altro la vallata dai suggestivi colori della
campagna, e dall'altro versante il mare con le meravigliose
isole Egadi che gli fanno da sfondo. Tutta raccolta in un
perimetro triangolare, è una delle cittadine più singolari
della Sicilia. Le straordinarie stradine acciottolate e strette
danno al visitatore una sensazione di un ritorno al passato e
con il suo fascino la rendono meta irrinunciabile per i turisti.
TESTIMONIANZE
Antichissime vestigia della presenza elimo fenicia e punica
sono le possenti e iponenti Mura di Cinta, che si presentano
immediatamente allo sguardo del visitatore.
Furono rafforzate, restaurate e trasformate a più riprese
nel corso dei secoli. La Chiesa Madre appartiene alla prima
metà del secolo XIV per volere di Federico d'Aragona e fu
dedicata alla Vergine Assunta. La precede un poderoso
campanile isolato, originariamente una torre di vedetta.
LE ORIGINI
Le sue origini sono antichissime e misteriose avvolte nella
leggenda. Sarebbe stato Erice figlio di Venere a fondarla in
epoche lontanissime. Sulla vetta era sorta prima soltanto
un tempio, dedicato a una divinità femminile della natura
feconda, identificata dai Fenici in Astarte, dai Greci in
Afrodite e dai Romani in Venere di Erice. Qualunque fosse
il suo nome, la dea fu sempre veneratissima da tutte le
popolazioni del Mediterraneo.
DUOMO E TORRE |
VEDUTA DALLA VETTA |
IL DUOMO |
CASTELLO DEL BALIO |
TORRI DEL BALIO
Intorno al castello si estendono
i giardini del Balio, magnifici per
la disposizione a terrazza e la
varietà delle numerose piante
coltivate. Prendono nome dal
governatore normanno (Bajulo)
che risiedeva nell'adiacente
castello.
IL CASTELLO NORMANNO |
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