Tales of Mistery and Imagination Edgar Allan Poe

È stato il primo album del "Progetto" ed uscì nell'agosto 1976, su etichetta 20th Century (T508), negli Stati Uniti. Se ne conoscono altre versioni: con etichetta 20th Century (T539), con etichetta Casablanca (T739) ancora negli Stati Uniti; con etichetta 20th Century/Casablanca (6463-160) in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti; con etichetta 20th Century/GRT (9209-508) in Canada (vinile colorato); con etichetta 20th Century (MOV-7003) in Portogallo; con etichetta Phonogram (6370243) in Olanda; in cassetta con etichetta 20th Century (7145-160) in Australia e Nuova Zelanda; esiste inoltre una versione su cassetta con un macroscopico errore nel titolo: "Tales of History and Imagination"...
Nella versione originale i brani - per una durata totale di 40:24 - erano: 1. A Dream within a Dream (3:42), strumentale; 2. The Raven (3:58), lead vocals
Leonard Whiting; 3. The Tell-tale Heart (4:35), lead vocals Arthur Brown; 4. The Cask of Amontillado (4:29), lead vocals John Miles; 5. (The System of) Doctor Tarr and Professor Fether (4:12), lead vocals John Miles; 6. The fall of the House of Usher (15:13), strumentale: Prelude, Arrival, Intermezzo, Pavane, Fall; 7. To One in Paradise (4:21), lead vocals Terry Sylvester.
"Tales of Mystery and Imagination" è stato re-ripubblicato dalla Polygram Records sotto l'etichetta Casablanca nel 1982, dopo lo smantellamento della 20th Century Records. Questa edizione non aveva la biografia di
Edgar Allan Poe, presente invece sia nella versione originale che in quella remixata e rimasterizzata, ma aveva una foto di Alan Parsons con una bobina di registrazione sullo sfondo. Nulla di più che un LP in versione "economica".
Nel marzo 1994, a cura della Mobile Fidelity, uscì un LP (MFSL 1-204) che era l'"Original Master Recording" della versione originale sulle loro serie ANADISQ 2000 LP; l'album è stato poi trasferito dal master usando il sistema GAIN. L'8 giugno 1994 uscì anche un UltraDisc II 24K Gold CD (UDCD 606), AAD, sempre a cura della Mobile Fidelity, in pratica la versione originale su CD. In dettaglio: 1. A Dream Within a Dream (3:43), strumentale; 2. The Raven (4:01), lead vocals
Leonard Whiting; 3. The Tell-Tale Heart (4:39, ma è indicato 4:43), lead vocals Arthur Brown; 4. The Cask Of Amontillado (4:28, ma è indicato 4:29), lead vocals John Miles; 5. (The System Of) Doctor Tarr And Professor Fether (4:14, ma è indicato 4:15), lead vocals John Miles; 6. The Fall Of The House Of Usher (15:24), strumentale: Prelude (5:50, ma è indicato 5:51), Arrival (2:35, ma è indicato 2:36), Intermezzo (1:05, ma è indicato 1:06), Pavane (4:43, ma è indicato 4:45), Fall (0:45, ma è indicato 1:07); 7. To One In Paradise (4:31, ma è indicato 4:14; inizia a 0:48 della traccia precedente), lead vocals Terry Sylvester.
Nell'estate del 1987
Alan Parsons (e qualche altro componente del "Project") ha remixato e rimasterizzato quest'album per farlo uscire come compact disc. Questa "nuova" versione (ADD) - arricchita da alcuni assoli di chitarra di Ian Bairnson, da nuovi passaggi con i sintetizzatori suonati dallo stesso Parsons, e dalla narrazione di Orson Welles - è più lunga della precedente del 5,12%, vale a dire 2:11. La Mercury (Polygram) ha fatto uscire CD (832820-2 ADD) e LP (832820-1) il 23 novembre 1987, mentre la cassetta (832820-4) ha visto la luce solo l'8 febbraio 1988. Anche dell'album remixato si conoscono altre versioni: con etichetta Philips (PPD-3042), uscito alla fine degli anni '80 in Giappone; con etichetta Polygram, uscito in Olanda nell'ottobre 1992; con etichetta Phonograph/Polydor (PHCR-4204) uscito in Giappone nel febbraio 1994. Quest'album ha una breve introduzione firmata dallo stesso Parsons, e praticamente gli stessi disegni della versione originale (ma senza la foto della mummia): la copertina originale ha uno sfondo verde con l'ombra di una persona davanti ad una specie di tempio, con il titolo (Tales) in basso, mentre il retro è uguale sia su LP che su CD.

In questo disco Alan Parsons ha contribuito non solo come produttore, ma anche come scrittore, anche se in senso non convenzionale: furono moltissime le idee che vennero fuori per realizzare quest'album, e - letteralmente - giocando con queste idee AP faceva emergere una composizione, creando qualcosa di totalmente nuovo. Ma anche gli altri musicisti coinvolti nell'album riuscivano a creare qualcosa di completamente nuovo, libero da condizionamenti e costrizioni ad un unico stile musicale: c'è un abisso tra canzoni del tipo "Oh-oh-oh it's magic" e l'ultimo brano di Tales, "To one in Paradise".
Tales è stato davvero un nuovo tipo di disco. In un'intervista,
AP ha detto che Tales lo rappresenta meglio di qualsiasi altro suo disco; in fondo è il "suo" primo album da produttore...
L'idea iniziale era di chiamare l'album semplicemente "Tales of Mystery and Imagination", ma la compagnia discografica chiese esplicitamente di associare questo titolo ad una precisa identità artistica, così nacque il gruppo chiamato "The Alan Parsons Project". E subito il pubblico identificò questo nome con una band; ma non si trattava di una band nel senso tipico del termine, anche perchè durante la realizzazione dell'album vennero sviluppate molte altre idee per album successivi, basati su idee e temi diversi.
Di seguito, tracce e tempi della versione rimasterizzata (l'intero CD dura 42:41,481).

1. A Dream within a Dream (4:13,960), strumentale.
Bella la narrazione iniziale di
Orson Welles: "For my own part I have never had a thought which I could not set down in words with even more distinctness that which I conceived it. There is however a class of fancies of exquisite delicacy which are not thoughts and to which as yet I have found it absolutely impossible to adapt to language. These fancies arise in the soul, alas how rarely, only at epics of most intense tranquillity when the bodily and mental health are in perfection, and those mere points of time when the confines of the waking world blend with the world of dreams. And so I captured this fancy where all that we see or seem is but a dream within a dream"; peccato che agli ascoltatori italiani sembri quasi una lezione di inglese. Orson Welles, tra l'altro, non ha mai incontrato Alan Parsons: dopo aver ricevuto lo script per la parte narrata, ha semplicemente inviato una cassetta. Il basso è suonato da Joe Puerta (ha suonato con gli "Ambrosia" - basso, chitarre, voce - e con Bruce Hornsby); la batteria da Stuart Tosh (che ha suonato anche per "Pilot", "10cc", e nel 1983 con i "Camel" durante il loro tour); Billy Lyall (che ha suonato per i "Pilot") alle tastiere, accanto ad Eric Woolfson; alla chitarra elettrica ed a quella acustica Ian Bairnson (ha suonato per i "Pilot", in "Song of Seven" di Jon Anderson, in "The kick inside" e "The dreaming" di Kate Bush, è stato tra gli inventori di "Keats", ha collaborato con Lenny Zakatek, Beverly Craven, Michael McDonald, George Martin e Mick Fleetwood, ed è apparso in tv con Stanley Clarke e Steve Gadd. Ha scritto "Can't stand the Heat" per i Bucks Fizz...), accompagnato da David Paton (anche lui ex "Pilot", ha poi suonato - fra l'altro - con Elton John, Kate Bush in "The kick inside", "Camel", Fish [ex lead singer dei Marillion], ha partecipato a "Keats", ha fatto un album solista, "Same Now"...). "A Dream within a Dream" è stato registrato negli studi di Abbey Road nell'agosto 1975.
2. The Raven (3:57,840), lead vocals Alan Parsons [EMI vocoder], Leonard Whiting (era appena diciassettenne quando ha fatto la parte di Romeo nel film "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli, 1968. In Italia è stato doppiato da Giancarlo Giannini); backing vocals Eric Woolfson.
L'idea originale di
Eric Woolfson era quella di fare un album "elettronico", ma Alan Parsons obiettava che, per fare un disco basato sulle opere di Edgar Allan Poe, fosse necessario citare alcune sue poesie e storie; abbastanza ironicamente, "The Raven" (la prima traccia registrata) è stato in assoluto il primo pezzo rock ad usare un vocoder digitale - ed AP è stato in assoluto il primo ad usarlo - , progettato dai laboratori di ricerca dell'EMI.
Basso:
Joe Puerta. Batteria: Burleigh Drummond (ha suonato con gli "Ambrosia": batteria, percussioni e voce); additional drums: Stuart Tosh. Chitarre: David Pack (ha suonato con gli "Ambrosia": chitarre, tastiere, voce, con Al Stewart, ha partecipato a "In the city of angels" di Jon Anderson, ed ha realizzato anche un singolo, "Anywhere you go". Attenzione a non confonderlo con David Paick, che è invece il tastierista dei "Toto"). C'è un assolo di chitarra che fa rabbrividire, nuovo rispetto alla versione originale: Ian Bairnson. Tastiere: Cristopher North ("Ambrosia": tastiere e voce) ed Eric Woolfson. Coro: The English Chorale, diretto da Bob Howes. Orchestra arrangiata e diretta da Andrew Powell. Registrato negli studi Mama Jo's Studio (Tom Trefethen è stato assistant engineer), North Hollywood e Abbey Road nell'aprile 1975. Ha raggiunto l'80a posizione nel Billboard del 1976. "Quoth the raven, nevermore"...
3. The Tell-tale Heart (4:38,733), lead vocal Arthur Brown, additional vocals Jack Harris.
Arthur Brown è il "matto" che canta; la sua band, "The Crazy World of Arthur Brown" ci ha dato "Fire" (qualcuno ricorda "I am the god of hellfire!"?) e Carl Palmer (sì, proprio quello di Emerson, Lake and Palmer), ed ha suonato anche con Jimmy Carl Black. In questo brano il basso è suonato da David Paton; Stuart Tosh suona la batterie, dà qualche colpo ai timpani, percuote i cimbali; Ian Bairnson è alla chitarra, ed aggiunge qualche nuovo assolo rispetto alla versione del 1976 (ma personalmente preferisco "The Tell-tale Heart" in originale); un'altra differenza con la versione originale è la presenza del "Projectron": progettato da Keith Jonson, è il primo esemplare di una serie di tastiere che usano una tecnologia di controllo di voltaggio e un campionamento "analogico", in grado di emettere suoni simili a quelli di un "Fairlight", che saranno prodotti molti anni dopo. C'è anche un nuovo impiego di sintetizzatori da parte di AP; alle tastiere Billy Lyall ed Eric Woolfson; il coro (The English Chorale) è diretto da Bob Howes; Andrew Powell ha curato gli arrangiamenti e condotto l'orchestra. Anche questo brano - in origine - è stato registrato negli studi di Abbey Road nell'agosto 1975.
4. The Cask of Amontillado (4:33,493), lead vocals John Miles (ha suonato anche con Jimmy Page, Tina Turner, Joe Cocker, ed ha persino realizzato qualcosa come solista), additional vocals Terry Sylvester (ha sostituito Graham Nash negli "Hollies", ed ha cantato con Allan Clarke), backing vocals Eric Woolfson.
Basso:
David Paton. Batteria: Stuart Tosh. Chitarre: Ian Bairnson. Piano: Billy Lyall. Harpsichord: Eric Woolfson. Sintetizzatori (assenti nella versione originale): Alan Parsons. Coro: Bob Howes e The English Chorale. Orchestra arrangiata e diretta da Andrew Powell. Registrato ad Abbey Road nel settembre '75.
5. (The System of) Doctor Tarr and Professor Fether (4:20,867), lead vocals John Miles, additional vocals Jack Harris.
I rumori della folla che si sentono all'inizio e qua e là nel brano sono tratti dalla "biblioteca" di effetti sonori di Abbey Road.
John Miles, che è il lead vocal, suona anche le chitarre con Ian Bairnson, mentre il basso è suonato da David Paton. Alla batteria l'immancabile Stuart Tosh, al piano Billy Lyall, keyboards Eric Woolfson. C'è un nuovo, maestoso "Cathedral Organ" rispetto alla versione originale, ed è suonato da Alan Parsons. Dr. Tarr & Prof. Fether è stato registrato ad Abbey Road nel settembre 1975, e nelle classifiche Billboard 1976 ha raggiunto, come singolo, la 37a posizione.
6. The Fall of the House of Usher - Prelude (7:02,507), strumentale.
Quasi tutta questa seconda parte è una versione rivista e corretta de "La Chute De La Maison Usher", di Claude Debussy. "Le Project" di Debussy, che ovviamente si ispirava sul Crollo della Casa Usher, non è mai stato completato.
Riprende la narrazione di
Orson Welles: "Without music, or an intriguing idea, colour becomes pallor, man becomes carcass, home becomes catacomb, and the dead are but for a moment, motionless". L'orchestra (leaders: David Katz e Jack Rothstein) è magistralmente arrangiata e diretta da Andrew Powell. Les Hurdle suona il basso. Questo brano è stato registrato alla Kingsway Hall di Londra il 10 ottobre 1975 (engineering consultant: Gordon Parry. Quest'ultimo ha vinto dei riconoscimenti come tecnico del suono in musica classica, ed il suo capolavoro è stato la registrazione dell'"Anello" di Wagner per la London Records; ha lavorato anche per la Royal Opera House, Covent Garden).
7. The Fall of the House of Usher - Arrival (2:39,626) , strumentale.
Il temporale ed i tuoni che si sentono all'inizio non sono stati ottenuti artificialmente in studio, ma sono stati registrati dal vivo durante un violento acquazzone all'esterno dell'Abbey Road Studio Two, usando un "Dummy" binaurale.
David Paton al basso, Stuart Tosh batteria e percussioni, Ian Bairnson chitarre, loop alle tastiere Eric Woolfson ed Andrew Powell, Francis Monkman (tra i fondatori di "Curved Air", ha anche fatto parte di "Sky") ed ancora Eric Woolfson all'organo, Alan Parsons "Projectron" e sintetizzatori. È stato registrato ad Abbey Road tra l'agosto ed il novembre 1975.
8. The Fall of the House of Usher - Intermezzo (1:00,400), strumentale.
L'orchestra è arrangiata e diretta da
Andrew Powell. Questo brano è stato registrato alla Kingsway Hall di Londra il 10 ottobre 1975.
9. The Fall of the House of Usher - Pavane (4:36,174), strumentale.
Rispetto alla versione originale si notano dei nuovi sintetizzatori (
Eric Woolfson). Per il resto, le stringhe di basso sono di Darryl Runswick, Stuart Tosh suona la batteria, le chitarre acustiche sono suonate da Laurence Juber (dell'ultima generazione dei "Wings") e Kevin Peek (insieme a Francis Monkman ed al chitarrista John Williams ha fatto parte di "Sky"). David Snell all'arpa, Francis Monkman all'harpsichord, John Leach suona cimbalom e kantele, Andrew Powell all'organo ed infine il mandolino è suonato da Hugo D'Alton. Come per "Arrival", è stato registrato ad Abbey Road tra l'agosto ed il novembre 1975.
10. The Fall of the House of Usher - Fall (0:51,293), strumentale.
L'orchestra è arrangiata e diretta da
Andrew Powell, sintetizzatori e "Projectron" sono invece di Alan Parsons. Anche questo brano è stato registrato alla Kingsway Hall di Londra il 10 ottobre 1975.
11. To One in Paradise (4:46,588), lead vocal Terry Sylvester, additional vocals Eric Woolfson, Alan Parsons, backing vocals Jane Powell (l'ex moglie di Andrew Powell).
"And all my days are trances, and all my nightly dreams are where thy dark eye glances, and where thy footstep gleams in what ethereal dances, by what eternal streams" sono le ultime parole della canzone, declamate da
Leonard Whiting, parole che non compaiono tra le lyrics della versione originale. Poco da aggiungere: David Paton al basso, Stuart Tosh alla batteria, Ian Bairnson chitarre elettriche ed acustiche, David Paton chitarre acustiche, Fender Rhodes e glockenspiel Billy Lyall. Il coro è lo School Boys Choir di Westminster. Il brano che conclude Tales of Mystery and Imagination è stato registrato all'Abbey Road nell'agosto 1975. Ha raggiunto la 107a posizione nel 1977 (Billboard).

 

I TESTI DEI BRANI E LE TRADUZIONI

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