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Gasometro Stanic  Marisabella  Fibronit  Punta Perotti  Depuratore …  E POI?
S.O.S. AMBIENTE


21 NOVEMBRE 2002
Auditorium della CHIESA di S. Carlo Borromeo - BARI


L’ARCA ha promosso un incontro aperto ai cittadini e alle cittadine del Quartiere Libertà, in cui si trova l’area dell’ex-Gasometro,  per informarli dei rischi ambientali dei numerosi siti inquinati di Bari e per far giungere la nostra voce, le nostre esigenze a chi governa la città.


All’incontro – a cui hanno aderito altre Associazioni della città (1) – sono intervenuti Dino Borri - urbanista del Politecnico di Bari (a sin. nella foto), Gianluigi Cesaridell’Associazione “Esposti Amianto” (terzo da sin.), Silvana Grillipresidente del Comitato “Marisabella” e Mimmo Vaccaro (primo a destra nella foto) del Comitato “Fibronit”.


Il vivace dibattito, coordinato da Carlo Paolini, portavoce dell’ARCA (secondo da sin. nella foto in alto), ha messo in luce i notevoli rischi esistenti per la salute pubblica, determinati dalla mancanza di attività mirate ad eliminare gli elementi inquinanti e a bonificare i siti inquinati con la messa in sicurezza dei suoli.
Rischi che – com’è stato denunciato – aumenterebbero, se si dovesse dare corso ai progetti del governo di centrodestra di rendere edificabili le aree dell’ex-Gasometro e quella dell’ex-Fibronit.

Per quest’ultima, situata nel Quartiere Japigia, il Comitato cittadino (che vede impegnate molte Associazioni, tra cui anche “L’ARCA”) è riuscito ad attirare l’attenzione pubblica proponendo numerose iniziative, a cui hanno partecipato molti abitanti del quartiere - e non solo – investendo anche la Magistratura, che sta mettendo in luce le profonde carenze dell’autorità politica cittadina responsabile.

Ma nonostante tutto il Sindaco – Simone Di Cagno Abbrescia - e la “sua” Giunta, incuranti dei risultati delle analisi fatte sia al suolo che al sottosuolo, continua a portare avanti l’idea di “scavare” in quell’area fortemente inquinata da polveri di amianto
(causa dell’asbestosi, del mesotelioma pleurico e di altri tumori polmonari e dell’apparato digerente, che hanno portato alla morte molti operai della fabbrica e dei cittadini, che abitavano nei pressi).

Anche per l’area dell’ex-Gasometro è necessaria la stessa mobilitazione!

La Geotrivell s.n.c., società incaricata dei rilievi dall’Amministrazione comunale, ai sensi della legge 471/99, ha consegnato al Sindaco una relazione estremamente preoccupante sullo stato del suolo:
l’indagine infatti ha messo in luce, confermando purtroppo ciò che si temeva, lo stato di grave inquinamento di un’area, con tonnellate di materiale inquinante, che raggiunge la profondità di oltre 25 metri!

Ma il Sindaco va dritto per la sua strada, continuando a portare avanti le stesse intenzioni già espresse per l’area dell’ex-Fibronit: edificare lì la nuova sede del Comune, facendo esplodere una vera e propria “bomba” ecologica!

Gli interventi hanno messo invece in risalto la necessità della messa in sicurezza permanente di ambedue i siti a tutela e salvaguardia della salute pubblica, denunciando fra l’altro la strumentale e contraddittoria posizione di Alleanza Nazionale, che mentre sostiene la giunta comunale “tenta” -contemporaneamente - di presentarsi come forza politica a cui sta a cuore la salute pubblica!

La proposta: destinare le aree a Parchi urbani, anche per “ossigenare” una città quasi totalmente priva di verde ed in preda al caos
del traffico inquinante.

Nel corso del dibattito sono stati virtualmente “visitati” anche i suoli dell’ex-Stanic, dove sono in corso interventi di bonifica, senza il controllo dell’autorità pubblica; è stato ricordato il ruolo del Sindaco quale responsabile e garante della salute dei suoi cittadini, mentre sembra invece il garante delle lobbies dei costruttori, costi quel che costi (non si può non richiamare alla mente l’illegittima costruzione – sul lungomare - di Punta Perotti, la “saracinesca” di Bari che attende solo di essere demolita, come ha sentenziato la Corte di Cassazione).

Infine non si è trascurata un’altra area come quella dell’ansa di Marisabella, dove una colmata ha già cementificato 20 ettari (su un totale di 50) lo specchio d’acqua antistante la Fiera del Levante, per un faraonico progetto portuale di scarso avvenire.

All’incontro hanno partecipato molti cittadini e cittadine ed alcuni esponenti delle opposizioni (i consiglieri comunali G. Giannini, (a sin. nella foto, con Carlo Paolini) L. Abbaticchio e M. Magnisi e i consiglieri di  circoscrizione G. Scivittaro e L. Scorza); Carlo Paolini infine ha letto l’O.d.G. -  presentato dalle Opposizioni ed approvato dal Consiglio Comunale - che blocca l’edificabilità dei suoli inquinati, almeno per il momento...


(1) HANNO ADERITO

Associazione “Quale città” – Sinistra ecologista –
Comit. di quartiere “S. Marco” – Italia Nostra – Comitato “Fibronit” – Comitato “Marisabella” – Associazione “Esposti Amianto” – ARCI Bari – Associazione “Polis” – La linea d’ombra – Consulta circoli cittadini A.C.L.I. – Fondazione Cesar – Osservatorio per la legalità/Puglia.