Frank O. Gehry

Gehry nasce nel 1929 a Toronto e si laurea nei primi anni 50; da ragazzo lavora nella ferramenta del nonno dove prende dimestichezza con i materiali. Una volta laureato comincia a lavorare nello studio dell'austriaco Victor Gruen, dopo una breve parentesi a Parigi, torna a Los Angeles ed apre uno studio a suo nome.

Il lavoro di Gehry è, per circa quindici anni, assimilabile ad un professionalismo serio dell'ambiente culturale americano dell'epoca.

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ASSEMBLARE

Dopo un inizio poco brillante, abbandonata la famiglia per una nuova, si dedica alla sua nuova casa.

CASA GEHRY (1978) a Santa Monica è una casa in stile olandese che Gehry avvolge con una struttura ad elle che ospita cucina e soggiorno. Assembla cioè nuovi spazi specifici alla struttura originaria della casa. Utilizza materiali improvvisati  come delle reti che accostate a questo modo di intendere l'architettura povera, informale costituiscono questa nuova immagine di architettura: il cheapscape.Gli spazi sono sempre in tensioni con forme trapezioidali, in questo modo gli spunti prospettici sono accentuati.

CASA FAMILIAN (1978) a Los Angeles propone l'assemblaggio di tre volumi distinti: un cubo e un prisma a base rettangolare.

CASA SPILLER (1978-1979) a Venice assembla insieme ai volumi di base che rimangono spogli, una serie di passerelle, pannelli fotovoltaici, ponti, recinzioni e finestre.

 

punto elenco SPAZIARE

Alle forme pure predilette dai modernisti, Gehry oppone il vuoto metrico, ovvero l'uso dello spazio intercluso. Non sono più importanti gli oggetti architettonici in sè ma piuttosto lo spazio che essi incapsulano.

LOYOLA LAW SCHOOL (1978-1991) a Los Angeles si presenta come una serie di volumi che formano una serie complessa di spazi pubblici. Oltre al tema architettonico dello spaziare, del dislocare sul territorio gli oggetti, questo progetto si presenta come un ottima base per accogliere futuri ampliamenti del campus.

 

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SEPARARE

Attraverso un sapiente uso del bisturi crea una serie di aperture che danno tensione al progetto., ma la logica della fessurazione gli fanno perdere la completezza dell'oggetto architettonico.

CENTRO COMMERCIALE EDGEMAR (1984-1988) Il centro commerciale di Santa Monica comprende anche uffici ed un museo, il progetto separa le superfici, spezza i percorsi, divide i volumi, il tutto è modellato dai  movimenti dei fruitori.

 

ISTITUTO E CLINICA PSICHIATRICA YALE (1985-1989) Permangono i volumi distinti ma non si toccano tra di loro, mentre uno scende pesante a terra, l'altro è sospeso e arrivano a terra solo le scale.

 

UFFICI CHIAT-DAY-MOJO (1975-1991) a Venice, da una parte l'edificio bianco, dall'altra travi e pilastri rivestiti di rame, il tutto chiaramete separato dal binocolo scalato, gigante oggetto d'uso della nostra vita quotidiana.

 

RISTORANTE FISHDANCE (1986-1987) a Kobe in Giappone dove continua a giocare con la metafora

 

punto elenco FONDERE

I volumi cominciano a collidere, ad intersecarsi come nelle operazioni booleane. L'architettura diventa scultura e immagine, ma come disse Boccioni: "Nessuna paura è più stupida di quella che ci fa temere di uscire dall'arte che esercitiamo. Non v'è pittura, né scultura, né musica, né poesia, non v'è che creazione."

AMERICAN CENTER BUILDING (1988-1993) a Parigi, i volumi assumono ogni tipo di forma ma comunque sembrano scaturire da un unico oggetto architettonico, un big bang di architetture.

CENTRO D'ARTI VISIVE ALL'UNIVERSITA' DI TOLEDO (1990-1992),Ohio  L'interno è completamente vetrato a differenza dell'esterno che viene trattato come una corazza di piombo che richiama ad una montagna artificiale.


AUDITORIO WALT DISNEY (1988-    ) Gehry lavora sul concetto si spazi serviti e spazi serventi giocando con la loro forma e con la loro articolazione. In questo modo l'edificio risulta una forma articolata a partire dalla scatola dell'auditorium.
 

MUSEO GUGGENHEIM (1991-1997) Gehry localizza il museo in una intersezione cittadina dove esistono numerosi edifici industriali dismessi. Vuole dimostrare che anche questi luoghi inutilizzati possono accogliere la nuova architettura.

E' possibile fare un parallelo con l'opera dei futuristi in scultura ed in particolare Boccioni. Questo filone della scultura nasce per dinamizzare lo spazio circostante, trasmettergli delle vibrazioni, lo stesso fa Gehry per far rivivere lo spazio dei padiglioni industriali. Propone dunque questa scultura che apre la strada all'immagine simbolica dell'architettura contemporanea.

Inoltre è fondamentale come simbolo dell'utilizzo del modello digitale, attraverso cui l'architetto verifica gli ingombri, le dimensioni. Un modello intelligente che simula la realtà futura e che aiuta nelle scelte compositive soprattutto per oggetti architettonici di tale intensità.

 

 

punto elenco LIQUEFARE

Se prima erano i percorsi ad essere fluidi, ad insinuarsi a scavare la materia, ora sono proprio i volumi ad apparire molli, liquidi.

CASA LEWIS (1989-1995) In Ohio progetta questa abitazione a quattro mani con Philip Johnson che è costituita da quattro igloo che si riflettono su uno specchio d'acqua. Spazio interno ed esterno si mescolano e si sciolgono insieme per suggerire a Gehry la via del non finito.

 

PROGETTO PER TIMES SQUARE (1997) New York. E' una struttura leggera che accoglie all'interno tutte le funzioni: la rete. The net come metafora del mondo di oggi, quello delle informazioni che ci avvolgono.

 

 

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