Delfino Web

SITO UFFICIALE DELLO STORICO SLOOP IN MOGANO DENOMINATO "Delfino"


Perché il sito web dedicato ad una barca

Questo sito nasce per la necessità di non perdere informazioni preziose su DELFINO e per ricordare ciò che una barca di grande storia può dare ancora oggi in termini di bellezza, fruibilità ed efficienza. DELFINO ha una assoluta, quanto mai rara vocazione, all'andare per mare, un vero piccolo veliero che non smette di farsi sentire "vivo", sensibile alle attenzioni o ai maltrattamenti. Andare a vela con Delfino vuol dire cercare di comprendere a fondo il vento, il mare, e la natura, scoprire ogni sensazione, ogni proprio limite nel confrontarsi con tali enormi forze della natura con uno strumento frutto della saggezza di tante generazioni di gente di mare, con uno strumento realizzato con elementi semplici naturali e forti.

 

LE AVVENTURE DI DELFINO

Grazie anche alla collaborazione dei precedenti armatori 

DAL 1971 al 1981 ESTATE 1998 ESTATE 1999 ESTATE 2000 L'ABBANDONO
VITA DI BORDO OSPITI ILLUSTRI DON PEDRO L'ARMATORE IL RESTAURO

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SAILING ON SEA

E-mail di "Delfino" nautica@email.it


Files technique of Dolphin

Delfino nasce nel 1954 dalla sapiente mano di Silvio Bregante che all'epoca era  Capo Maestro d'ascia dei cantieri Sangermani,  sulla base di un  progetto esclusivo che firma egli stesso. Tale progetto fu basato sulle linee d'acqua, sui pesi, sulle strutture dello scafo e dell'armo di un classico SANGERMANI da regata, con la variante della tuga alta ed ampia da crociera con interni estremamente comodi ed attrezzati.

L'imbarcazione, armata a cutter (2 fiocchi ed una randa ) è realizzata interamente in fasciame di mogano da 3 cm. su ordinate in acero da 60x50 mm. intervallate di 30 cm. Delfino ha una lunghezza fuori tutto di 8,20 mt. più bompresso da 80 cm. una larghezza di 2,40 mt. un albero passante in douglas di 12 mt. complessivi armato con volanti e due crocette. Possiede ancora le sue vele originali cucite a strisce verticali, ma non disdegna il suo nuovo giro di vele che comprende una bellissima randa steccata. Il dislocamento è pari a 6,8 tonnellate, ha un motore entrobordo da 14 hp Renault Cuotch. Delfino ha una enorme autonomia con  serbatoi per il carburante di 120 litri e due serbatoi di acqua dolce da 120 litri cadauno, oltre a due batterie da 100 ampere che alimentano un efficientissimo impianto elettrico. La strumentazione di Delfino comprende GPS con waypoint grafici di tutte le città e porti italiani, VHF, ECOSCANDAGLIO con trasduttore in bronzo, RADIO Stereo, Piccola TV.

Gli interni di Delfino sono semplicemente "romantici" ed accoglienti, due cabine matrimoniali, un bagno marino con doccia e lavandino, una cucina con due fuochi, un frigo, tavolo da carteggio, enormi cassettoni e mobili per le dispense.

Record di velocità: 

Con vento circa 18 nodi, bolina larga-traverso 60°-80°,  velatura completa 2 fiocchi e tutta randa,  Delfino procedeva tranquillamente in un mare mosso affrontato al mascone, facendo rilevare al GPS una velocità di punta di 8,70 nodi..


LA STORIA

Delfino viene varato nel 1954 a Sestri Levante, successivamente immatricolato come imbarcazione nel registro navale italiano nel 1957 con targa Roma. Fa base a Fiumicino per buona parte della sua vita, cambia tre proprietari diversi. Intorno al 1988, dopo la realizzazione di nuove vele più efficienti, la barca va col suo nuovo proprietario a Napoli, ormeggiata al molo caracciolo da molto tempo, in una tempesta notturna Delfino si trova con il tambuccio aperto,  imbarca una quantità d'acqua piovana eccezionale, contemporaneamente la fascetta metallica una presa di mare viene meno.  Il giorno dopo è a fondo, se ne vede solo l'albero, l'armatore con le mani nei capelli e con grande disperazione non sa neanche come fare per tirarla su. E' in quel momento che un appassionato (Francesco C.) si offre per l'acquisto e per il recupero al disperato armatore. La barca è trasportata in uno spazio a terra, lontano dal mare, passano un paio di anni durante i quali il nuovo proprietario, allo scopo del completo recupero, esegue approfondite ed innumerevoli ricerche, invii di lettere ai probabili architetti progettisti della barca, richieste allo stesso cantiere Sangermani, fa sviluppare un nuovo calcolo per la posizione dell'albero. Il risultato di tali ricerche è che non si esclude che la progettazione del piano velico e delle linee d'acqua siano state eseguite da un "Celeberrimo Pool di Architetti inglesi" di rinomata fama mondiale e che certamente la realizzazione è opera del maestro d'ascia Silvio Bregante. Egli realizzò due imbarcazioni identiche, una per se ed una per il proprio medico. Dopo anni di ricerche, la gemella di Delfino non è stato ancora trovata.. E' proprio un maestro d'ascia di uno dei migliori cantieri navali di Pozzuoli ad iniziare poi il materiale recupero della barca, si restaurano gli interni, si riparano i pochi danni al pozzetto, si eseguono modifiche sulla scorta delle sole descrizioni verbali dei precedenti proprietari, si applicano le migliorie strutturali all'albero, si rifà il bompresso con il musone per il salpa ancora elettrico, si rifà il boma, si rifà l'impianto elettrico, si sostituisce il motore con uno identico nuovo di fabbrica. La barca assolutamente rinata viene varata nel 1990 nel porto di Massa di Sorrento, per quattro anni naviga nel golfo di Napoli e quello di Salerno, partecipa a parecchie regate storiche con ottimi riconoscimenti. Nel 1996 viene tirata in secco, il proprietario non può più occuparsene per sopraggiunti problemi di lavoro, c'è un po’ di abbandono, per un anno intero viene lasciata ferma in secco. Nel 1997 si decide di iniziare a smontarla per la manutenzione straordinaria necessaria. Delfino diventa un vero pezzo di legno nudo con una serie di scatoli attorno a lui contenenti tutto, bozzelli, strumenti, pezzi meccanici, elettrici, stralli, vele, ogni pezzo è smontato, resta solo lo scafo che viene accuratamente rasato a zero. È in queste condizioni che l'attuale proprietario (Giuseppe P.) compra la barca, o meglio… quello che sembra essere una enorme raccolta di cose d'altri tempi. E' amore a prima vista, si iniziano i lavori immediatamente, grande volontà e determinazione per il coronamento di un sogno da crearsi anche con le proprie mani, consulenze avute dai pochi amici esperti nei cantieri di Torre del Greco, collaborazione di un fratello disposto a lavorare di tanto in tanto e anche a sorbirsi qualche paternale e soprattutto il grande aiuto offerto dalla propria ragazza, appassionata ma senza dubbio caparbia e capace, hanno portato in un anno di lavoro al varo di Delfino a Torre del Greco nel 1998. Da all'ora Delfino ha compiuto bellissime crociere, è iscritta al registro della Lega Navale Italiana ed è sempre tenuta in perfetta efficienza…….. ma la storia non finisce qui!!!

Ciao a tutti e….. BUON VENTO