home
verso la luna
poesie
fotografia
sui poeti
Arte
voce di Arthur
Racconti
Il Grande Sonno
Osservatorio
Pensieri
indice
poemetto
antologia
nuovo!
articolo
galleria
letture
Antologia
racconto breve
riflessioni
pensieri
Racconta i tuoi sogni nel Il Raccontasogni visita le Risorse Letterarie classici in libera lettura !Lettere mai scritte dove si ha un' occasione di dire ciò che non si è mai detto a chi si vuole (leggere nelle pagine dedicate i chiarimenti.

I testi qui presentati non possono essere riprodotti o commercializzati in nessuna maniera senza il consenso degli Autori, sono parziali e dimostrativi della loro opera, è concessa la visione in questa pagine con l'invio; la data, a fianco dell'Autore, è associata alla sua e-mail, sarò lieto di mettere in contatto con L'Artista (con suo consenso) chi fosse interessato alle sue opere, scrivere al sito.Se vuoi leggere altre poesie Visita anche l' Antologia di Iperspazio Poesia del sito, se ti interessano i racconti (commentati da Arturo) visita Iperspazio Racconti.

Francesca B.Alla Luna
Dreams Ministrel"Balza a cavallo."
Arturo F.Il segreto della luna -l'altro volto della Luna
Giovanni B. Menestrellunafono ( note e la poesia Volare)
Ivana F.-Luna
Martina Z.Nuova Luna
Newclear Luna d'asfalto
Leandro Saracino Luna
Luciano Marchito Poesia alla Luna
Silvi(Peter Pan) Luna
Federica-Festa della Luna
       

Francesca B. (invio 25/04/2001)


fl001

ALLA LUNA

Luna, luna bella
tu splendi in cielo
come una sorella.
Ti ho guardata nelle sere d' estate
dal mio balcone
mentre sorgevi dal monte
e lentamente ti spostavi sul mare
baciandolo,
come si bacia un fratello.
Ti ho guardata nelle sere d'inverno
e tu
soffusa,
splendida,
mi sorridevi da lassù.
Ho pensato tante volte
di abbracciarti,
ma sei così irraggiungibile
nel tuo splendore.
Sei da sempre il sogno di tutti,
chi non ha espresso un desiderio guardandoti,
quanti baci scambiati al tuo cospetto,
quanti fuggenti amori hai tu scoperto!
Oh luna, tu ci fai sempre sognare
nel tuo lungo peregrinare.
20/09/2000

Il Commento

"Alla Luna" di Francesca B.

Ad una prima frettolosa analisi mi sembra abbia caratteristiche di spontaneità e freschezza che lasciano immaginare l'intensità dei sentimenti e delle sensazioni provate, nonché gli intensi momenti contemplativi da Te vissuti. Molto bello il verso "ho pensato tante volte di abbracciarti, ma sei così irraggiungibile ".Il passaggio precedente in cui mare e Montagna sono quasi uniti dall'armonico passaggio della Luna crea una magica (anche se temporanea) unione di uomo e Natura ,materia e Spirito che contempla...
Come aspetti negativi qualche immagine un po' retorica (e forse da Te meno sentita) "quanti baci scambiati al tuo cospetto, quanti fuggenti amori hai tu scoperto...." una rima un po' forzata "sognare....peregrinare".
_____________________________________
Il consiglio
Formalmente puoi sicuramente trovare una forma espressiva più tua, che traduca in maniera forse più libera o più pregnante la grande intensità di emozioni che senti e il senso di armonia che la Natura ti suscita. Ovviamente, ed è la fatica di ogni poeta....ciò avviene con il lavoro, (anche quello umile di riscrittura e revisione) e con il tempo e la costanza. Hai comunque buone doti se saprai coltivare la tua spontaneità ed esprimerla ,senza paura e convenzione, ma con vigile attenzione, nei tuoi versi.
Complimenti e Saluti

Arturo

Il commento a

"Balza a cavallo del vento..."di Dreams Ministrel

Al di là,dell' immagine "a cavallo del vento...Espressione molto usata dai poeti, l'inizio di questi versi ha qualcosa di mitico. La Luna portatrice (e non solo suscitatrice) della Parola Poetica..Una Luna che, per le sue caratteristiche intrinseche di femminilità può aiutare il poeta nella sua espressione. Belli i versi centrali "Bianca Luce di millenario amore con l'ambiguità della parola "ultraterrena" intesa nei due piani ,materiale e spirituale,un po' retorico:" il mantello blu trapuntato di stelle ed il finale.Il pregio della poesia è nell'identificazione Luna-Donna amanti. (dolce Luna e dolci amanti..)in un atmosfera notturna dove la natura (boschi e montagne) insieme al desiderio di unione del poeta (forse anche con la sua anima) creano una strana atmosfera sospesa ed in tensione nello stesso tempo, che è anche condizione dell'amore.( o forse della sua speranza).


Il Consiglio

I tuoi versi hanno già una notevole musicalità, studi ( o prove ed esperimenti) adeguati sulla parola (semantica e versificazione) potranno rendere ancora più intense (ed originali ) le tue opere.Auguri

Arturo

 

 

Dreams Ministrel (invio il 29/04/2001)


fl002

BALZA A CAVALLO DEL VENTO....

Balza a cavallo del vento e tra boschi e montagne

porta a lei la mia parola, dolce Luna!

Bianca Luce di millenario amore

che vegli su di noi, dolci amanti,

avvicinati dalla tua presenza ultraterrena.

Indossa il tuo mantello blu trapuntato di stelle.

Portale i miei baci, portale il mio amore.

Arturo F.Viotti (invio 02/05/2001)


fl003

Il segreto della Luna

Terreni amanti sperduti

invisibili presenze nel sogno

viaggiano separate e solitarie

verso la Luna

cercando un' impossibile unione

fingendo reciproche innocenze

in quella luce velata

dal tempo e dalla memoria

e dagli uomini dalla storia

Fiumi di capelli neri

alle foci del nulla si sono arenati

ed il mare dell'incoscienza

al centro della Luna

è rimasto arido

occhi hanno vagato come stelle

e sono caduti come meteore

lasciando patetici crateri

metafore circolari di poeti

forse immagini o parole

assenti o confuse come segno

della ormai passata

incomunicabile visione

il Sole

un sole riflesso

che non è mai bastato all'amore

02/05/2001 (dedicata a V. per il suo onomastico)

 

Commento di Giovanni B.(invio 02/06/2001)

"Il segreto della luna" è una poesia esteticamente piacevole che ho letto più volte procurandomi sempre nuove e contrastanti emozioni. Immagino un viaggio intriso di rammarico e dubbi,intravedo odalische suadenti e velate (che sia la malia dell'amore?) ed assaporo il retrogusto un po' amaro dei miraggi e del senso di vuoto che lascia ogni cosa passata ed ormai inafferrabile. Baluginante luna qual vetro riflesso, accecante ed ingannevole (ma forse son soltanto congetture della mia personale lettura). Così ho sognato nel tuo sogno, probabilmente con trama e significati diversi. Piaciuta anche a mia figlia (è il mio da critico personale - casereccio ed epidermico come me)

 


In attesa di eventuali nuovi commenti riempio questo spazio con un frammento di un' altra mia poesia sulla Luna.

fl003b Arturo F.Viotti

L'Altro volto della Luna

Forse il vento,

bussando come ad Emily,

un giorno ti condurrà

(aprirai la porta a quel dolore?)

al lato oscuro della Luna

e non vedrai,

ma ti saranno noti

quei fantasmi tristi

colmi di spirito ed ignoti

riuniti da un Dioniso segreto

che Apollo nasconde ed illude con la luce....

 

Il commento a

"Frammento alla luna" di Bob RegulaR

Questa poesia che, come struttura compositiva mi ricorda alcune poesie di Ungaretti ha una sua peculiare originalità nei primi versi Ma la luna distilla (termine molto pregnante) trine di nuvole al succo degli amanti instaurando un parallelismo etereo ( direi etilico e di "spirito")tra i due elementi nuvole-amanti:'ebbrezza dell'amore, stemperata, quasi trasformata, dispersa in nuvole....Il poeta, in questa fantasia lunare si sorprende "ammutinato"di vita, cioè scopre tutti i suoi desideri di evasione dalla vita quotidiana desiderando forse la fusione (apollinea e dionisiaca nello stesso tempo) con l'atmosfera lunare, la partecipazione all'impeto amoroso,dove quel "ma" iniziale assume la notevole importanza di spezzare forse una routine, un abitudine di vita e genera passione e speranza. Tutta quella che la Luna sa donare.

Il Consiglio

Se riuscirai a trovare una tua specifica forma compositiva (hai già notevoli doti espressive ,di sintesi e rigore compositivo) potrai con intensità,sviluppare la tua poetica al di là di strutture e forme artistiche consolidate.

 

BOB (ricevuta il 14/05/2001)


fl004

Frammento alla Luna

Ma la luna

distilla

trine di nuvole

al succo degli amanti

e ancora

mi sorprendo

ammutinato di vita

(da poesie non ancora nate III 20/02/00)

Giovanni B.(ricevuta il 21/05/2001)


fl005

Menestellunafono

Ho trivellato il mondo per cantarti

ma note tanto belle le si trova

....soltanto sulla Luna.

 

Di stelle triturate è serenata

sicché m'incanto anche stanotte

mentre ci spremi il cuore.

Il commento a "Menestrellunafono" di Giovanni B.

Versi molto strani a cominciare dal titolo e a seguire da quel provocatorio "trivellato"il mondo per cantarti che induce contrastanti riflessioni e collegamenti, probabilmente ambigui ed arbitrari, diversi per ogni lettore....seguito poi da note tanto belle che provoca un effetto di "straniamento"dove è ardua la ricerca di un senso compiuto (che significa in questo contesto "trivellare", e....quali note può generare?Anche il termine "triturate" riferito alle stelle segue l' inquietante e ardita ricerca di effetti anche con l'accostamento a serenata ed in fine con "ci spremi il cuore" che, insieme alle parole sopracitate ed ad altre più convenzionali e "delicate" come m'incanto anche stanotte, e la citata "serenata" costruisce un'atmosfera dove la contrapposizione fra terra(terrestrità) e luna (cielo notturno) nel verso (c'è rimpianto ,ironia o entrambi?) "soltanto sulla luna , "prepara" ai versi finali dove l'incanto da temporale diventa quasi eterno,anche qui in quel ci spremi il cuore.(forse poco poetico ma molto pregnante, sottilmente ironico, forse?)

Poesia coraggiosa e di ricerca, che tenta di superare "la stessa convenzionalità" che l'alimenta: interessante!Mi piacerebbe sentire il commento di altri lettori ma anche dello stesso Autore.

Il consiglio

Non comprendendo pienamente la poesia le potenzialità e le finalità ad essa collegate, nonchè le vie di ricerca seguite....credo di aver bisogno di altro materiale e di maggior conoscenza dell'Autore per poter anche solo azzardarmi ad un consiglio sensato.

Lettera di Giovanni B. (in risposta e a chiarimento della sua poetica)

Il commento a "Luna" di Ivana F.

Un uso tradizionale della metrica e delle rime (amore-cuore....parole-viole) non tolgono la spontanea, musicale e "popolare" freschezza di questi versi che possono essere letti anche da chi non "frequenti "molto la poesia e, come tutte le cose semplici hanno in sè profondi stimoli di riflessione.
La Luna viene vista e sentita come "sentinella", come un simbolico guardiano dell'anima e dei ricordi che vigila sulla parte considerata più leggera e debole di noi, il sentimento. Essa diviene la custode notturna, quasi il polo d'attrazione dei ricordi, i "sogni più veri" forse perchè non realizzati o impossibili nella dimensione della vita quotidiana. La Sua "flebile luce" rappresenta la speranza che, nell'oscurità è luce autonoma ma anche illuminazione interiore per la ricerca del Sole, (la certezza del reale, la Verità o anche solo una vita semplice e naturale, "solare" appunto)
La Luna, "vigilante della notte"assume la funzione che è mitica di mediatrice delle passioni, accompagnatrice dal regno delle ombre, la notte (l'incoscienza e la paura) all' alba in un rinnovarsi di luce e un rigenerarsi delle energie passionali disperse.
Luna quindi "motore dell'Amore" è, nello stesso tempo alimentata dall'amore stesso,in un ciclo "atemporale" che è garanzia della continuità dei sentimenti e della vita stessa. Un rito notturno,rinnovato con la sua mediazione in nuove forme e possibilità espressive e creative.Per questi motivo forse il finale della poesia mi pare un po'affrettato e "debole" quasi, "canalizzato" da rime obbligate (splendenti.contenti- parole e viole).

Il consiglio

La notevole sensibilità dell'Autrice,espressa anche nel suo sito di Poesia Creativa (un concreto e attivo impegno per la diffusione della poesia, anche nella scuola) credo possa stimolarla,mantenendo la "freschezza musicale" dei suoi versi, a cercare anche nuove vie linguistiche-strutturali, per sfuggire alle (piacevoli ) "prigioni "della rima che, soprattutto nella "poesia d'amore" rischiano di "incapsulare"i poeti in "gabbie compositive", canoni, quasi strutture precomposte e standardizzate che,più che sviluppare la loro creatività, qualche volta, possono frenarla.

Ivana F.(ricevuta il 24/11/2001)


fl006 Luna

Sentinella nell'oscuro cielo
vigili sui ricordi
sui pensieri
sui sogni più veri
sull'amore
racchiuso in ogni cuore.
La tua flebile luce diffondi
alla ricerca di un sole
nascosto chissà dove.
E all'alba di un nuovo mattino
lo troverai a te vicino
e sarai una luna diversa
e splenderai di luce nuova.
La luce della felicità
che hanno le persone
quando amano con passione
gli occhi splendenti
sui visi contenti
non han bisogno di parole
sentimenti che sboccian come le viole.

ivvisita l'interessante sito dell'Autrice:
http://web.tiscali.it/poesia_creativa

Martina Z.(ricevuta il 07/02/2002) U


Nfl007 Nuova Luna

Ti ho cercata
questa notte
donna ,
ma sei svanita
nel tuo vivere
dei riflessi del sole .
La tua storia lastricata
di leggende
riaffora dai notturni
che hai ispirato ,
conturbante e misteriosa
suggellatrice
di baci sotto
l’argento
della tua luce...
Un sussuro
amico
mi parla di te ,
dice che sei
lontana
eppure presente
in quel rosso
che molti
chiamano eclissi .
Perche ti sei nascosta ?
Qualcuno voleva
prenderti ,
come deliziosa perla
per donarti all’amata ,
ma nel sorriso del
cielo io ti ho ritrovata
e nella tua rotondità
la magia
di una nuova luna .

Il commento a "Nuova Luna"di Martina Z.

Di Martina potete leggere altre poesie nell' Antologia di Iperspazio Poesia. L' Autrice ha gentilmente accolto il mio invito a partecipare alla festa della Luna e, nella sua lettera di accompagnamento, stimolando il mio già notevole narcisismo (ma al di là dello scherzo, considero molto importante la funzione di reciproco stimolo degli artisti...) ha pure detto che l' ispirazione di questi versi viene anche in parte da me. Della stessa Autrice ho letto in un altro sito (segnalato dal mio commento alle sue poesie) altre originali versi ed il suo stile, lentamente si definisce alla mia sensibilità.

In questa poesia "Nuova Luna" il concetto di "rigenerazione dell' amore suscitato dalla Luna e dalla sua "ciclicità" si proietta in una figura femminile che diviene mitica "la tua storia lastricata di leggende..." Nonostante qualche immagine retorica (ma è difficile non usarne quando si scrive sulla Luna), è interessante " il gioco mitopoieutico" con il Sole e la visione, tutta femminile, della Luna che si nasconde , "svanisce nel tuo vivere" forse alla ricerca di una identità tutta sua, stanca di essere considerata solo un riflesso....

La sua lontananza e assenza è nello stesso tempo una inquietante presenza " viva e reale e analogica, in quel rosso (simbolo anche della passione) che "-molti chiamano eclissi.-"(Forse un avvertimento della complessità dell' animo femminile ). La Luna diviene l' inafferabile simbolo della donna che non accetta dominio ma, nel contempo è a disposizione di chi la sa amare.( E per proiettarsi nel campo dello Spirito, metafora della sensibilità universale che, a volte , ci dona la possibilità di andare oltre i nostri stessi limiti per una comprensione meno "razionale" della realtà.

Belli e significativi i versi finali :" ma nel sorriso del cielo ti ho ritrovata e nella tua rotondità la magia di una nuova luna...." In particolare quel "sorriso del cielo" che sembra un invito alla serenità, non al dominio delle passioni ma alla interiore consapevolezza della loro forza, quasi una infantile (ma non ingenua) fiducia nel bene, nella "misura" nell' abbandono alla magia dell' attrazione e della "simpatia"di una "Nuova Luna", versetto,che, alla fine della poesia la chiude "ciclicamente" collegandola all' inizio.

Arturo -arte e letteratura febbraio 2002 (fnssls)

Il commento a "Luna d'asfalto" di Newclear
Questa breve, essenziale,ma significativa poesia coglie la Luna nella sua terrena proiezione, nell' asfalto, prodotto della moderna civiltà industriale.
L
a "Luna trasparente" nella sera, con la sua misteriosa , sensibile, luce "autocosciente", sui "cristalli della strada" (simbolo della poliedricità dell' esistenza e della realtà materiale) offre nuove prospettive e dimensioni alla realtà, facendola vibrare di percezioni e sentimenti, impalpabili, quasi inesprimibili, ma intuibili dalla parte più sensibile di noi che sembra a sua volta proiettare le cristalline e trasparenti emanazioni. Bello questo magico gioco di riflessioni : la Luna che riflette il Sole, (e se stessa, "autocosciente" è la parola chiave) ,l'asfalto che riceve non passivamente ( i cristalli della strada) la Luce e la rivolge all' artista che osserva ....newclear che scrive le sue sensazioni...noi che le raccogliamo per sentire e suscitare nuove emozioni....

Arturo arte e letteratura (aprile 2002) fnssls

Newclear

(ricevuta il 09/04/2002)


Nfl008 Luna d'asfalto

Scintillar d'asfalto:
è la luna. E' la luna
trasparente che riflette,
sui cristalli della strada,
la sua luce autocosciente,
nella sera.

Leandro Saracino
ricevuta 03/06/2002


nfl009 Luna


Questa tua voce di chiarori

m’è compagna di notti,
pallori d’ansie e calme lacustri.
Latte cui disseta la vita altra
trascinar di cuori tra i lampioni
chiaroscuri marginali della notte
come i suoi volti informi,
Caino e la Dama, care fantasie
di voci andate....

 

Di spazio m’ispiri
e azzeri il tempo col tuo infinito
sicché un giorno segue l’altro
e tu sei lì, memoria solerte e lento oblio
nume di vita e astro indifferente
luce fredda nel gelo siderale
tepore d’emozioni ingenue.
Eri lì prima di mia vita
e lì sarai, dopo i miei giorni brevi.

Il commento a "Luna" di Leandro Saracino

Dopo un inizio apparentemente "tradizionale" la poesia "Luna" già dal terzo verso "pallori d'ansie e calme lacustri" denota una suo particolare stile, costruito con l'accostamento di immagini che suscitano emozioni e , "emozioni interiori" che scatenano a loro volta sensazioni, anche visive e divengono "paesaggi dell'anima"
Ad esempio il "latte che disseta …la vita altra" unisce la Luna e la Sua visione all'alimento fondamentale dell'esistenza sottolineando con intensa concisione il concetto ambiguo e profondo di vita altra, tutta quella vita (lasciata all'immaginazione di ognuno) che, in verità è fondamentale per il nostro spirito che cerca oltre la vita fisica e sociale quotidiana quei significati, quegli archetipi che soli ci possono estraniare dalle banalità (e violenze) quotidiane per proiettarci in inesplorate dimensioni della mente in cui pensieri e sensazioni vibrano in più dimensioni e comunicano in forme ancora in parte sconosciute, avvicinando concetti, oggetti, sentimenti, sensazioni in nuove forme simbiontiche di esistenza, al di là anche (nei casi più felici) del tempo e dello spazio.(Classici della Letteratura)
Stupendo (anche perché originale) in questa direzione interpretativa, l'accostamento di Caino e della Dama, (volti informi...care fantasie...)non solo figure archetipiche e magiche (inquietanti) della nostra percezione e dell'inconscio collettivo ma "concetti evocatori" e catalizzatori di percezioni contrastanti che rendono tuttavia bene il conflitto fra realtà e sogno, parte maschile e femminile di ognuno, bene o male, forza e dolcezza….Non tenterò una interpretazione di tali figure perché limiterei (forse lo sto già facendo in queste righe …) la "potenza poetica, la delicata nostalgia dei tempi perduti che emanano (infanzia a livello personale o Età dell'Oro a livello di pensiero collettivo) .
Negli ultimi versi, forse suscitato dal rimpianto di quei tempi in cui con occhi e con Spirito di Fanciullo, non si separavano i sogni dalla realtà, i desideri dalle possibilità e si sapeva generare "una dimensione" vera, viva, vivida, intensa, con la fantasia ed il pensiero si sviluppa (con velato dolore) la consapevolezza della "finitezza" della condizione umana che è anche spesso "caduta delle illusioni "E azzeri il tempo con il tuo infinito/sicché un giorno segue l'altro" in contrasto con l'infinito, lo spazio , la percezione delle differenti dimensioni temporali di ogni cosa o essere che è anche sentimento di "caduta", "perdita", diversità, inavvicinabile delle singole "entità" o "individualità."
Allora la Luna, quasi totalmente personificata in figura femminile (l 'Amore Eterno, l'Amore mancato, o sognato?) "Eri lì prima di mia vita/e lì sarai dopo i miei giorni brevi", in chiave quasi leopardiana, diviene il termine di confronto, quasi l'alter ego delle profondità del "femminile," vicine, presenti, ma spesso incomprensibili, incommensurabili e non comprensibili con le comuni logiche (e regole).
Una poesia costruita con abilità letteraria, con contrasti "forti" anche con il pericolo di un uso "retorico" scongiurato ed evitato , dalla uso opportuno e misurato di parole che sono concetti e concetti che "si materializzano in struttura poetica", anche ambigui, comunque estensivi ed universali…(In poesia questo "scarto" è come una scintilla fra due poli, la cui intensità, che è la nostra commozione, è misurata dalle sensazioni e pensieri suscitate in ognuno di noi.)
Non so se a voi è successa la stessa cosa ( potete, e mi farebbe piacere, se volete, scrivermelo, e anche l' Autore penso gradisca la vostra opinione) ma questa poesia mi ha emozionato e, letture in tempi diversi mi rivelano sempre qualcosa di nuovo....e….grazie, anche a nome dei lettori …. Leandro.
Arturo Arte e Letteratura giugno 2002

Il commento alla poesia di Luciano Marchito "Poesia alla Luna"

L'autore segnala che questa poesia è ispirata dalla fiaba: "Il pettirosso e la luna".In effetti questi versi non hanno particolari caratteristiche di originalità . In genere i pregi di questi tipo di poesia sono da ricercare nella "popolarità",nella freschezza e leggerezza delle strofe,accessibili anche a coloro che non leggono molto, soprattutto poesia. Le quartine si sviluppano linearmente. Nella prima il canto del pettirosso, come nella tradizione, esprime il lamento per un amore svanito.Nelle seguenti, associazioni notte-freddo-solitudine-assenza (in verità molto prevedibili e forse per questo "popolarmente" conosciute)sviluppano il tema condutore della poesia . Si può notare che la "privazione" in un certo senso, è pertinente all'anima individuale e alla sua percezione "cosmica" e, nello stesso tempo, grazie alla "figura" della Luna, non solamente potente simbolo femminile, ma anche del sentimento, dell' anima sensibile in genere, un simbolo dell' alternarsi delle stagioni.In questa prospettiva (e qui il collegamento con il mito e la fiaba) amore-perdita dell'amore sono inseriti in un circolo naturale come quello delle stagioni che rende meno drammatica la vicenda e proprio mentre sembra perderla, pone le basi della Speranza.


Il consiglio

Mi auguro che l'Autore, seguendo la sua passione, possa, attingendo dall'interessante patrimonio delle fiabe, poesie e canzoni popolari, con il tempo, lo studio e l'applicazione, continuare la sua ricerca trovare e (provare anche) anche sue nuove e intense forme espressive che, pur mantenendo ritmi e freschezza possano "intensificare" le valenze poetiche dei suoi versi.

Arturo F.Viotti agosto 2002 per Arte e Letteratura

Luciano Marchito
ricevuta 01/08/2002
posta:
cyrano_2001_it@yahoo.it


nfl010 Poesia alla Luna

Pettirosso

Canta o pettirosso
alla tua luna.
Canta per l'amore
ormai svanito.

Al petto ti stringeva,
e tu sognavi.
Or ti rimane il freddo,
il buio della notte.

Il nido che facesti
coi suoi raggi,
di gelo è ricoperto
in questo autunno.

Il giro del tuo sguardo
più non vede,
dolci sembianze
di luna tanto amata.

Muoio con te
in questa notte fredda,
il cuore si è fermato
al suo tramonto.

Ciao sono capitata,per caso,sul vostro sito...mi piace la luna,mi piace la poesia , mi piace scarabocchiare su fogli e foglietti in momenti di..magica emozione! Ti invio un pensiero alla Luna sperando di far cosa gradita.
Grazie Silvi
P.S. non sono un poeta!!!
Ricevuta il 25/08/2002



fl011 LUNA

E la luna brillò
al calar della sera
meravigliosa compagna notturna


sospesa su terre e mari
dolcemente accompagni
ai sogni più lontani
le vette dei monti
valli incantate
intere città
e tutti i suoi abitanti

Luna
che rifulgi di splendida luce
forse un giorno
busserai alla mia porta
portando una stella in dono
e gli occhi ridenti
su te aprirò


finito il mio sogno
è l'alba di un nuovo giorno
non ho più parole
ancora ti aspetto
luna
per cantare inni
all'amore

Silvi

Il commento alla poesia di Silvi (Peter Pan)"Luna "

Con piacere presento questi versi di Silvi che si autodefinisce "non poeta", anche pensando che fin troppi, spesso si definiscono tali, anche per ricordare che qui, nella Festa della Luna non si concorre con nessuno, non si viene giudicati e ci si può esprimere liberamente su di un tema che penso sia caro a tutti.

Questi versi sono dei frammenti, come la stessa autrice avverte, delle sensazioni e dei pensieri suscitati dalla Luna ma, mi sembra possano, (come in una poesia) stare bene insieme. Quel passato "e la luna brillò" crea un atmosfera incantata....soprattutto seguito da quel "dolcemente accompagni..." (tempo presente.). Questa transizione temporale rappresenta quasi un magico legame tra il ricordo, la speranza e il presente, la visione notturna....Speranza che nei versi finali (dove la semplicità e l'innocenza dei primi versi si vela un po' di retorica)si manifesta....dove la stella donata riamane un indefinito, benefico simbolo (forse di amore) che permetterà di guardare la vita (e la Luna stessa, il proprio io) con "occhi ridenti".


Il consiglio

Cara Silvi, grazie per la partecipazione, per la tua umiltà e semplicità che penso insieme a molte letture e un po' di studio possano farti sentire quello che già sei....Poeta infatti non è una professione o un titolo di merito ma la capacità prima di tutto di "sentire" e "vedere" e poi di esprimere se stessi e la realtà in un linguaggio che sia nello stesso tempo forma e contenuto, sintesi fra "emozione" e "riflessione".Ti esorto quindi a continuare a scrivere e a godere della tua scrittura....leggere molto non per "imitare" ma per "trovare"(questo tua prova è già un buon inizio) e sviluppare una tua forma espressiva che, nel tempo, se coltivata potrà veramente darti (e dare conseguentemente ai tuo lettori) molte emozioni e sorprese creative.

Arturo F.Viotti agosto 2002 per Arte e Letteratura

 

Il commento alla poesia di Federica "Festa della Luna "

L' idea di Federica di trasformare il titolo di questa pagina in una poesia è originale....soprattutto perchè trae spunto dal titolo per descrivere una sua fantastica visione,ispirata dal cielo notturno. Premetto che ho modificato (con l'autorizzazione dell'autrice) leggermente la poesia, non alterandone nè il contenuto, nè le parole ma sistemando qua e là un po' la metrica e trasformando qualche maschile in femminile, correggendo qualche refuso derivato dalla trasmissione dei dati e anche dall' entusiasmo dell' autrice (che si può anche notare nei versi). Ebbene questo "entusiasmo" è uno dei punti di forza della poesia e ha il potere di tenerla ai margini della retorica di alcune immagini e figure letterarie (già utilizzate da altri, classici autori, mi viene in mente una poesia di Poe ad esempio....). Pur essendo molto giovane Federica dimostra una notevole maturità nel non eccedere....e tra le righe di sviluppare una sottilissima (mai compiaciuta) ironia....Un gioco letterario ben riuscito che non offende il sentimento e la ragione!Versi in cui la cultura non opprime l'espressione ma,attenta, vigila mantenendo un tono accessibile, apparentemente semplice e spontaneo ma...in verità ben studiato negli effetti.Poesia della "trasformazione" quindi..... probabilmente determinata dalla stessa età della protagonista che è ricca di suggestioni, speranze ma anche paure, dubbi....Originariamente la poesia cominciava al maschile e poi.....continuava al femminile....Io non sono sicuro di aver fatto bene a trasformare tutto ...in femminile (mi appare quasi una pedante operazione un po' "professorale" ). ma la comprensione risultava veramente poco agevole.....Tuttavia mi preme sottolineare che non era casuale questo utilizzo (anche se i mezzi tecnici e letterari a disposizione non permettevano di "pilotarne" il corso e gli sviluppi) perchè era specchio della natura androgina caratterizzante la ricerca poetica, dove forma e contenuto si fondono, spesso con confliti, nell' ambiguità del sentimento dove "femminilità" (percezione, sensibilità) e pensiero maschile (impeto, forza...logica) determinano nuove interessanti prospettive poetiche..Un tentativo importante, pur con i suoi limiti di cercare una propria essenza e forma poetica.....è un passo essenziale......il primo, per un' autonoma ricerca, al di là dei necessari condizionamenti dello studio e delle letture.Consiglio di leggere nell' Antologia di Iperspazio Poesia, l'altra poesia inviata da Federica ....dove veramente il suo stile si rivela ancor più palesemente e con risultati notevoli. Non commento i versi perchè mi sembra siano limpidamente parlanti, sottolineo la bellezza di "Il suo caldo e violento amore/E' destinato a cacciarmi nell'ombra/In quell'umida soffitta/Con un tetto di stelle.... "dove la Luna diviene nello stesso tempo simbolo della passione e della condizione femminile (quell'ombra che è il lato oscuro della coscienza "la soffitta, l'incoscio e, nello stesso tempo il contro- altare della violenza, la dedizione, l'attesa, il sogno, la speranza......cos'altro se non la Poesia stessa?). Molto interessante, la "ciclicità" rituale introdotta nella poesia che dona alla composizione un "qualcosa di mitico" che va ben oltre il tema trattato: "Sono stata luna per un attimo/Eterno./E come tutti gli anni ho visto /una stella cadente."


Il consiglio

Ti esorto Federica a continuare la tua ricerca , superando paure e timidezze nonchè incomprensioni, sviluppando i tuoi mezzi espressivi non solo con molte letture e confronti, ma con molta pazienza nel rivedere, organizzare, "limare", trovare la "parola che squadri da ogni lato". La tua fantasia e sensibilità è giusto possano essere espresse con l'intensità che meritano. Hai notevoli doti poetiche e, credo che, se avrai la costanza (ma è sempre difficile quando si è in un'età evolutiva e in una società spesso indifferente o superficiale) di saper sopportare anche le difficoltà ( il sentire a volte di non riuscire a dire ciò che si vuole, percependo tanto ma "traducendo poco e male"....(croce di ogni artista in ogni ramo non solo letterario) raggiungerai risultati sorprendenti (accorgendoti forse che non ti importerà tanto di ciò che hai ottenuto ,quanto il poter leggere con nuovi occhi non solo le proprie opere ma le stesse che un tempo parevano lontane, estranee....e di trovarti, forse senza volerlo in "un nobile castello"-al di là del tempo e della tua vita quotidiana-dove alla comunicazione e alla percezione saranno risparmiate molte delle violente banalità che ci turbano ogni giorno e alla mente (forse)offerte nuove forme di percezione e intuizione ben oltre la comune, convenzionale, e asservita coscienza.Chi non conosce le chiavi del sogno e della fantasia nega possa esistere una soglia, un passaggio, per entrarvi!

Arturo F.Viotti settembre 2002 per Arte e Letteratura

FEDERICA

ricevuta il 30/08/2002


f011LA FESTA DELLA LUNA


Ho partecipato alla festa della luna.

Guardavo in alto,
Lo sguardo perso nel vuoto,
Smarrita.
Ho visto una stella cadente
E ho chiuso gli occhi,
Felice.
Risucchiata, le tempie pulsanti, sudando,
Sono entrata il quel giardino.
Ho visto cose che ridire non posso,
Oh no!
Non a orecchie umane....
Ma anche se mi definissero pazza,
Sarei finalmente serena.

Uomini e donne!
In quel giardino ho visto alberi,
Sequoie, querce, olmi, castagni
E i loro frutti,
i loro frutti, sì,
erano piccole, tonde
Lune succose,
Quasi trasparenti,
Un po' opache, appannate.
Le chiome degli alberi erano illuminate,
Non so come,
Quasi di luce riflessa da stelle,
Astri invisibili.
C'erano donne e cavalieri
Ed erano tutti galanti,
Popoli di tutti i tempi,
Con vesti bianche
E perle bianche,
Come la luna,
Con contorni sfumati,
Quasi trasperenti, che sfioravano
I corpi diafani.
E l'erba era bagnata, fradicia,
Di rugiada perlacea,
Lattiginosa.
E c'erano succhi.
Oh quanto bevvi di quel nettare!
Latte e champagne sembrava,
Ma bene non so che fosse...
E infine ero ebbra,
Ubriaca
Dell'oscurità un po' gassosa della notte,
Ero fuori di me dalla gioia,
Ma malinconica,
Per quell'amore ora triste,
Ora felice
Come attrazione e repulsione di acque,
Spumeggianti.
E mi facevo tut'uno con la notte,
Amante dolente e rifiutata,
Perchè da millenni,
Dalla prima notte
Che sorsi e poi mi coricai,
Sono innamorata di Lui.
Sole.
Ma per eterna
E perfida maledizione,
Il suo caldo e violento amore
E' destinato a cacciarmi nell'ombra,
In quell'umida soffitta
Con un tetto di stelle.
Ogni anno verso una lacrima,
Per il mio amore.
E così anche quest'anno.

Apro gli occhi.
La festa della luna è finita.
Sono stata luna per un attimo
Eterno.
E come tutti gli anni ho visto
una stella cadente.

Ora so perchè.

 

postaposta: artfer@tiscalinet.it

La Luna ti ascolta.... Ecco le prime poesie pervenute. Vieni, scrivi senza paura....in questo cielo non si compete con nessuno, neppure con se stessi....Non si vincono premi ma si è letti da chi, liberamente viene a trovarci, e ....commentati da Arturo. La Luna veglia su di noi.

web master artfer diritti riservati 2002