COSA È WORKERS AID?
PUBBLICHIAMO UN BREVE PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALISTA CHE HA OPERATO IN BOSNIA E KOSOVA


Novembre 1999

 

"Workers Aid for Bosnia" e' stata fondata nell'agosto 1993 a Londra da una serie di sindacalisti, rifugiati bosniaci e dai membri di un'organizzazione di estrema sinistra inglese (Workers Press) con l'intento di promuovere campagne internazionaliste a favore di tutti i popoli della ex-Yugoslavia. Si schierarono immediatamente a favore dell'autodeterminazione e dell'integrità territoriale della Bosnia Erzegovina contro ogni progetto di spartizione e/o divisione etnica. Giova ricordare che in quel periodo la sinistra europea e i leaders sindacali erano silenti di fronte alla guerra, e alcuni arrivavano (e ancora oggi continuano) a giustificare la pulizia etnica avviata da Milosevic in nome della difesa della Yugoslavia "socialista".

La prima campagna di "Workers Aid for Bosnia" fu la raccolta di cibo e denaro per i minatori di Tuzla, bastione multietnico Bosniaco e per questo assediata dalle forze nazionaliste serbe e croate per diversi mesi. Nel settembre del 1993 da Dundee (in Scozia) partirono verso la Bosnia due tir carichi di aiuti. Man mano che si attraversavano i paesi europei europei il sostegno a questa iniziativa crebbe e i tir divennero 15. Giunti a Zagabria per diversi mesi provarono inutilmente ad aprire un corridoio umanitario verso Tuzla (che raggiunsero solo nel Marzo del 1994), ben presto si resero conto della complicità dell'UNPROFOR e dell'UNHCR con le forze di Milosevic e Tudjman impegnate nel massacro della popolazione musulmana bosniaca (Bosniak) impossibilitate a difendersi a causa dell'embargo alle armi impostogli dalle nazioni unite (contro queste sanzioni "Workers Aid for Bosnia" fu tra i promotori di diverse manifestazioni e proteste davanti agli uffici governativi inglesi).
Ben presto invitarono diverse delegazioni di sindacalisti bosniaci in Gran Bretagna, Francia e altri paesi europei; così nell'Agosto del 1995 un gruppo di 85 sindacalisti francesi, spagnoli e inglesi portarono 15 tir carichi di cibo a Tuzla, dove incontrarono una delegazione di minatori.
Workers Aid non ha mai criminalizzato il popolo serbo ma ha semplicemente combattuto la criminale politica attuata dal regime di Belgrado e in tal senso va interpretata la collaborazione e il sostegno attivo fornito alle forze serbe, antiscioviniste che si oppongono al regime di Milosevic.

Dopo gli accordi di "pace" di Dayton che sancirono la spartizione di fatto della Bosnia e il protettorato della NATO il reale significato di autodeterminazione diviene chiaro: diritto al reale controllo del proprio destino. WAfB, consapevole di ciò, non ha cessato il proprio impegno di lavoro anzi, si sono instaurati stretti rapporti con l'organizzazione "Donne di Srebrenica" (località in cui gli uomini di Mladic compirono uno sterminio di massa con la complicità delle forze ONU che avrebbero dovuto proteggere la popolazione) e con il sindacato dei minatori (con cui organizzarono un seminario sugli effetti delle privatizzazioni; questa conferenza fu tenuta vicino a Banovici nel marzo del 1998 con delegati provenienti da tutta Europa , Serbia inclusa, e dal Sud Africa).

Nel 1996 una delegazione di WAfB (che sostiene la lotta per l'autodeterminazione del popolo Kosovaro) si recò per la prima volta in Kosova; così si allacciarono rapporti con il sindacato dei minatori e con quello degli insegnanti. Questa collaborazione continuò, e nell'agosto 1998 Workers Aid portò il cibo raccolto dai minatori bosniaci nella città kosovara di Mitrovica (grosso centro minerario) che come Tuzla viveva un virtuale assedio da parte dell'apparato repressivo serbo. Nel 1998 "Workers Aid for Bosnia" diviene "Workers Aid" e nacque anche la sottosigla "Workers Aid for Kosova". Durante il 1998 e i primi mesi del 1999 hanno provato a portare ulteriori aiuti a Mitrovica ma il regime serbo lo ha sempre impedito.

Durante i bombardamenti della NATO hanno portato aiuto ai rifugiati kosovari in Albania e dopo una serie di discussioni con le autorità kosovare decisero di portare degli aiuti anche a coloro che continuavano a resistere alla pulizia etnica all'interno del Kosova. Così elaborarono piani per portare cibo ai combattenti dell'UCK al confine con il Kosova. Dopo la guerra "Workers Aid for Kosova" prosegue le sue attività nei principali centri del Kosova.

Workers Aid è presente anche in Francia (Secours Ouvrier), in Spagna (Ayuda Obrera), Germania e in Gran Bretagna funziona come un network di gruppi locali (coordinati tramite regolari meeting nazionali).

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

Sull'assedio di Tuzla e l'intervento di Workers Aid: Ilario Salucci "La solitudine di Tuzla" in "Bandiera Rossa" n.42, Marzo 1994.

http://www.workerssid.org sito ufficiale di "Workers Aid".
http://ds.dial.pipex.com/srebrenica.justice/WAK.htm sito di "Workers Aid for Kosova"
http://www.redbricks.org.uk/workersaid/ sito del gruppo di Manchester di "Workers Aid"

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vedi anche

Appello dei minatori di Trepca, Kosovo

La KFOR contro i minatori albanesi di Trepca