What does "Rockabilly" mean?

L'origine è da ricercare nell'espressione "beat heavy boogie bop made by hillibillies", come scrive Mariano De Simone nel suo libro "La Musica Country", una bellissima analisi della musica americana, il libro è edito da Castelvecchi.

Un giorno del 1951 il dj Alan Freed coniò questo termine per definire la musica che stava conquistando i giovani di quei fantastici anni '50, il termine piacque molto ai discografici a tal punto che dopo qualche anno scomparve il termine rockabilly e la parola ufficiale fu: rock 'n' roll. Alan Freed intentò anche una causa giudiziaria con il fine di veder riconosciuti i diritti d'autore, ma nulla ha potuto contro le grandi case discografiche ........

C'e' chi preferisce far risalire la nascita del rock 'n' roll alle prime incisioni di Elvis, un giovanotto classe 1935, che registrò una particolare versione di Blue Moon of Kentucky, noto brano bluegrass di Bill Monroe, e il famoso That's Alright Mama, presso gli studi della Sun Records. Ma precedentemente c'erano già state diverse registrazioni di Little Richard e soprattutto di Bill Haley and His Saddlemen con il suo Rock Around The Clock (12 aprile 1954), e non dimentichiamo le innumerovoli band di boogie e di western swing che iniziarono a modificare il proprio stile dando origine al tipico sound rockabilly. Se proprio vogliamo dare una "ufficialità" alla nascita del rock 'n' roll occorre riferirsi ad un film del 1955: "Il Seme della Violenza" (Blackboard Jungle) , Regia di Richard Brooks, con Glenn Ford, Anne Francis e Sidney Poitier. La colonna sonora del film fu affidata a Bill Haley and The Comets. Si preferisce rifersi a questo film in quanto battezzò il rock 'n' roll come musica dei teen agers degli anni '50, anche se conferì a tale musica il marchio improprio di musica violenta e degenere che facilitava il consumo di alcool e una amoralità contrastante con l'innato puritanesimo della America tanto cara a Roosevelt ed Eisenhower.

Dopo il "New Deal" di Roosevelt (anni '30) gli Stati Uniti affrontarono la Seconda Guerra Mondiale schierandosi con le democrazie europee e nel '49 fondarono la NATO (North Atlantic Treaty Organitation). Insomma una grande nazione che negli anni '50 godeva di una tranquillità sicuramente maggiore rispetto a ciò che vivevano le nazioni europee, preoccupate di ricostruire quanto la guerra aveva distrutto. In contrasto con la tranquilla vita americana nacquero nuove culture come la beat generation, nuove musiche come il rhythm 'n' blues e il rock 'n' roll, ma soprattutto per la prima volta i giovani (teen agers) imposero i propri idoli, reagirono con il rock 'n' roll alla apparente tranquillità degli anni '50. Non dimentichiamo che in quegli anni, detti anche del ricatto atomico, gli Stati Uniti viveano una guerra fredda nei confronti del blocco dell'Est e il terrore del comunismo generò il cosidetto Maccartismo (persecutoria campagna anticomunista varata dal senatore republicano J.R. McCarthy). Insomma furono proprio la nascita del consumismo e il benessere a generare i primi disagi in una generazione che non aveva scelto la monotonia e la sicurezza dell'americano medio. Certo non fu un atteggiamento politicamente rilevante e determinante come quello dei futuri hippies degli anni '60, ma certamente fu un forte scossone per quel sistema che in base ad ostinato puritanesimo voleva imporre i propri valori reazionari senza tener conto delle culture emergenti.

The Rock 'n' roll

Nel 1955 il Rock 'n' Roll era ormai una musica molto diffusa, ma non va dimenticato che il rhythm 'n' blues aveva già invaso il mercato, seppure relegato al mondo dei neri, il rock 'n' roll, riuscì invece a conciliare le due razze; Little Richard, Chuck Berry, Bill Haley, Jerry Lee Lewis etc. divennero il punto di riferimento per chi amava r'n'r, quell'ansia di ribellione dei teen agers aveva vinto rispetto alle differenze interrazziali. Inizialmente l'ordinato sistema americano non riusciva a digerire il colpo, troppo presi dalla fobia comunista gli americani analizzarono il fenomeno come un espolsione di violenza che occupò parecchie pagine e copertine delle riviste più autorevoli: Time, Billboard, Newsweek, New York Time. Fu il famoso spettacolo televisivo "Ed Sullivan Show" a segnare una conciliazione tra le due parti, i giovani "ribelli" trovano in Elvis Presely il maggior idolo a cui riferirsi, il ragazzo di Memphis fu lanciato ad una carriera ed ad un successo senza pari. Fu forse proprio Elvis a rappresentare, negli anni successivi, l'aspetto più rassicurante di quella musica che era riuscita a scuotere gli schemi dell'epoca. Lo stesso sistema riuscì negli anni a fare di Elvis un idolo hollywoodiano simile a tanti altri e la sua musica sarebbe diventata lenta e rassicurante come quella che la borghesia amerciana voleva sentire. Ma questa è un'altra storia, non va dimenticato che Elvis Presley incise negli anni 50 memorabili successi come Heartbreak hotel, Hound Dog, Jailhouse Rock che divennero l'espressione musicale di tutti i giovani americani degli anni '50 che avevano scelto il rock 'n' roll come la propria colonna sonora.

Literature and the cinema in the 50's

Nel 1956 Allen Ginsberg (classe 1926) pubblica il manifesto della beat generation "Urlo" (Howl), in seguito Ginsberg incontrò a New York Jack Kerouac, altro originale autore della beat generation, i due sposarono i folli ritmi del be pop come musica "ufficiale" per il proprio movimento. Seguiranno poi i viaggi di Ginsberg in India e in Giappone, l'attività di pacifista e l'inevitabile espressione del "flower power", ma questa è la storia dei grandi anni '60. Nel 1958 Truman Capote pubblicò "Breakfast at Tiffany's, nota la patinata commedia cinematografica interpretata da Audrey Hepburn. Sempre nel 1958 Kerouac (autore di "On the Road") viene influenzato dal misticismo orientale e pubblica "The Dharma Bums". Non mancano nella poesia tanti altri autori importanti come Gregory Corso, Ferlinghetti, Charlie Olson etc.

Nel cinema e nel teatro Tennessee Williams porta i drammi di un Sud inquieto. Indimenticabile "Cat on a Hot Tin Roof" (La gatta sul tetto che scotta), interpretato sul grande schermo da Elisabeth Taylor e Paul Newman; sempre di T. Williams: "The Rose tatoo", "Suddnely Last Summer" e "Sweet Bird of Youth". Il cinema generò un mito inossidabile come quello di James Dean: "Gioventù Bruciata" (Rebel without a Cause - 1955, Regia di Nicholas Ray - "La Valle dell'Eden" (East of Eden) - 1955 - Regia di Elia Kazan - "Il Gigante" (Giant) - 1956 - Regia di George Stevens. Oltre al mito di J. Dean nacque quello di Marlon Brando con "fronte del Porto" (On the Waterfront) - 1954 - Regia di Elia Kazan. Altri grandi attori immortalarono su pellicola magistrali interpretazioni: Bette Davis, Montgomery Clift, Joan Crawford, Marlin Monroe. Un maestro ineguagliabile come Alfred Hitchcock creò capolavori come "Il delitto perfetto", 1954, "La finestra sul cortile", 1954, "L'uomo che sapeva troppo", 1956, "La donna che visse due volte", 1958, "Intrigo Internazionale", 1959.

Importante l'esplodere di un genere unico: la science-fiction anni '50, ci riferiamo a quegli innumerevoli film di fantascienza che invasero le sale con lo scopo di concretizzare le paure di invasioni della terra, fenomeno generato forse dal clima ossessivo della guerra fredda con la Russia. Le case produttrici riuscirono con questi film ad ostacolare il diffondersi della televisione portando nelle sale milioni di spettatori con film prodotti a costi irrisori. Primo fra tutti in questo genere un film: "L'invasione degli ultracorpi" (Invasion of the Body Snatchers), 1956 Regia di Don Siegel, nonostante gli anni dimostra ancora un fascino che neppure le più costose produzioni hollywoodiane riescono ad eguagliare. Nota curiosa l'unico film interpretato da Elvis che potremmo salvare dalla seriale produzione Made in Hollywood è stato girato da Don Siegel: "La stella di fuoco", 1960.

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