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11-06-2002 - Asparagi amari...

04-06-2002 - Cambio di programma...

03-06-2002 - Canti e balli...

01-06-2002 - La Sagra e la Fiera...

29-05-2002 - Convegno dell'Italia Minore a Candela

25-05-2002 - Bilancio Candelese

04-05-2002 - Sospese le Centrali in Capitanata

02-05-2002 - I giovani, il lavoro....e le case?

 

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Asparagi amari...

Candela, 11-06-2002

Si possono definire di successo la fiera dei prodotti tipici e la successiva sagra tenutasi nella giornata di Domenica lungo il corso principale di Candela..

Vi hanno partecipato infatti gente dai vari paesi a noi vicini e persino da Foggia, segnale che manifestazioni del genere suscitano nella gente sempre attenzione ed interesse.

L'unica nota negativa e non trascurabile della manifestazione è stata la rottura dei rapporti tra la Cooperativa agricola degli asparagi e l'attuale amministrazione comunale.

La rottura è stata provocata appunto dalla scelta di Palazzo Padula di scegliere come luogo della Sagra dell'Asparago la piazza di Candela.

A causa di questi dissidi la Cooperativa non ha partecipato alla manifestazione di cui loro stessi sono stati i fondatori e promotori negli anni passati, lasciando un amaro in bocca a quanti sono venuti a conoscenza di tale situazione.

Ai candelesi partecipanti è dispiaciuto molto di questa rottura.

C'è la sensazione tra la gente infatti che un accordo si poteva raggiungere, dando spazio al dialogo ed al buon senso, senza partire da posizioni precostituite.

Se infatti era piu che leggittimo che la Cooperativa pretendesse di tenere la manifestazione presso i suoi locali è stata anche giusta la volontà di Palazzo Padula di voler allargare e migliorare la manifestazione dal punto di vista organizzativo, tenendola appunto nelle strade del paese.

Avendo entrambe le parti ragioni da vendere si sarebbe appunto dovuto raggiungere un compromesso equo, che avesse potuto soddisfare tutti.

La Cooperativa si è sentita scippata dall' Amministrazione Comunale di una manifestazione ideata e creata da loro. L' Amministrazione ha ribadito che la manifestazione è stata finanziata in tutto negli ultimi anni dal Comune, tranne che per gli asparagi forniti appunto dalla Cooperativa, e che quindi il Comune aveva diritto di decidere di spostare la manifestazione.

Il risultato finale è stato che i candelesi hanno goduto di una manifestazione riuscita, tornando a casa però con un amaro in bocca...: una sagra dell'asparago senza i produttori degli asparagi è cosa piuttosto surreale e triste.

La sensazione è stata di aver partecipato non alla "Sagra dell'Asparago" ma ad una Fiera e ad una Sagra di prodotti tipici.

E proprio per questo noi di Candelamia, dopo aver sentito gli animi della gente, proviamo a lanciare una proposta per il prossimo anno: Perchè non tenere la prossima volta appunto una "Sagra di prodotti tipici" con relativa fiera e degustazioni di piatti locali nelle strade del paese e lasciare la "Sagra dell'Asparago" a chi la rivendica???

In questo modo entrambe le parti trarrebbero vantaggi: il Comune raggiunge il suo scopo creando nel paese una manifestazione di eguale richiamo ed interesse; la Cooperativa si tiene la manifestazione a cui tiene senza soffrirne per ill suo spostamento.

Riflettendoci la nostra proposta pare molto equilibrata e soddisfacente per tutti e speriamo che il prossimo anno possa venire accolta da tutti.

Per concludere un' ultima nota dalla sagra: Abbiamo ascoltato diverse lamentele riguardo i prezzi dei piatti, ritenuti eccessivi. A noi il prezzo di 1 euro a piatto pare giusto, ma molti si sono lamentati, ritenendo che ad una sagra i prezzi avrebbero dovuti essere ancora più bassi, al max di 50 centesimi a piatto.

Gli organizzatori della sagra del prossimo anno sono avvisati!...

 

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Cambio di programma...

Candela, 04-06-2002

Quasi ce lo aspettavamo, ed il nuovo colpo di scena c'è stato.

Ci riferiamo al nuovo cambio di programma per quanto riguarda la sagra dell'asparago di quest'anno e del luogo in cui questa dovrà svolgersi.

Avevamo avvertito con il nostro articolo che ci potevano essere ulteriori cambiamenti, ed infatti a quanto pare l' amministrazione comunale è riuscita a convincere gli organizzatori della cooperativa dell'asparago a tenere la sagra nel corso principale di Candela.

Il programma attuale e definitivo è quindi:

- Sabato 8 maggio durante tutto il giorno si terrà la fiera dei prodotti tipici e delle macchine agricole, con relative degustazioni di prodotti tipici.

- In mattinata si esibiranno i ragazzi delle scuole elementari che canteranno canzoni popolari candelesi accompagnati dalla fisarmonica del Maestro Franco Marano. Gli stessi ragazzi eseguiranno inoltre anche dei balli popolari, preparati dalle stesse maestre.

- In serata Sagra dell'asparago con degustazione del pregiato prodotto.

Pensiamo (e speriamo...) che entrambe le manifestazioni siano in grado di fare un ulteriore passo avanti quest'anno grazie al modo in cui queste sono state organizzate.

Crediamo infatti che organizzare tali eventi in paese facciano uscire tali manifestazioni dai loro confini, allargando la fascia di pubblico permettendo a tutti di poter godere in pieno ed al meglio degli avvenimenti stessi.

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Canti e balli...

Candela, 03-06-2002

Cogliamo l'occasione, riguardo la Fiera di Sabato 8 Giugno, per segnalarvi che ci saranno anche manifestazioni di balli e canti popolari.

Infatti gli alunni delle scuole elementari canteranno e balleranno brani di canzoni popolari candelesi preparati ed accompagnati dalla fisarmonica del Maestro Franco Marano.

 

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La Sagra e la Fiera...

Candela, 01-06-2002

Colpi di scena e "rotture" protagonisti quest'anno della sagra dell'asparago.

Infatti come ogni anno in questo periodo si sta organizzando la sempre più nota sagra, prevista per l'8 di Giugno nella solita sede della Cooperativa Agricola, che si occupa della raccolta e della commercializzazione del pregiato prodotto.

Questa volta però a quanto pare gli organizzatori di tale manifestazione sono stati protagonisti di una "Proposta Indecente"!!!.

Quest' anno infatti l'Amministrazione Comunale aveva pensato di allargare l'esposizione dei prodotti tipici locali, che solitamente si teneva insieme alla sagra, su in paese, chiedendo agli organizzatori di spostare anche la sagra, in modo da tenere entrambe le manifestazioni per le strade di Candela.

Mai sia stato!

Gli organizzatori della sagra hanno subito e decisamente rifiutato l' "insana proposta", decidendo di tenere la sagra nella sua sede abituale.

A quanto pare L'Amministrazione Comunale visto il netto rifiuto della Cooperativa, tanto orgogliosa della sua amata sede, ha deciso di andare per la sua strada, organizzando la Fiera in proprio, staccando la manifestazione fieristica dalla sagra ed organizzandola nel centro del paese sempre per l'8 di Giugno durante l'arco dell'intera giornata.

Al momento in cui scriviamo, colpi di scena e cambi di programma permettendo, gli appuntamenti quindi sono così suddivisi:

- Fiera dei Prodotti tipici locali: Sabato 8 Giugno durante l'arco della giornata sul Corso principale di Candela.

- Sagra dell'Asparago: Sabato 8 Giugno in serata presso la solita sede della Cooperativa, in Località Farascuso.

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Convegno dell'Italia Minore a Candela

Candela, 29-05-2002

Il Comune di Candela insieme al Centro Studi "Don Sturzo" di Rocchetta ed al Centro Studi "Terre Daune" di Accadia ha organizzato un Convegno presso l' Auditorium della Scuola Media "Dante Alighieri" di Candela per Venerdi 31 Maggio alle ore 16:30..

Il Convegno avrà lo scopo di trattare i problemi dell'Italia Minore, cioè dei piccoli Comuni dell'Italia, che rischiano l'estinzione a causa della mancanza di lavoro e di natalità.

Il Convegno, al quale sono stati invitati 400 Sindaci di piccoli paesi delle varie regioni Meridionali,è aperto a tutti i cittadini interessati alle problematiche dei nostri paesi.

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Bilancio Candelese

Candela, 25-05-2002

Operazione trasparenza da parte del Comune di Candela.

Infatti da qualche giorno è stato distribuito nelle case dei Candelesi un opuscolo con la "fotografia" delle finanze del 2002 e della popolazione di Candela al 31-12-2000.

Crediamo di fare cosa utile pubblicare online alcuni di questi dati per tutti i Candelesi che non sono attualmente a Candela e per quelli che pur risiedendo al paese non hanno avuto l'opportunità di consultare l'opuscolo.

Per quanto riguarda la popolazione nel 2000 sono nati 27 bambini e sono decedute 33 persone con un saldo negativo di 6 persone. Allo stesso tempo hanno scelto di risiedere a Candela 57 nuove persone contro 67 che hanno deciso di andare via... In tutto quindi un bilancio negativo di 16 persone nel solo anno 2000.

La diminuizione della popolazione si riconferma quindi uno dei problemi più grandi dei piccoli paesi del Subappennino e di tutta Italia.

Al 31-12-2000 Candela contava 2.816 abitanti con 1.087 nuclei familiari ed una media di circa 2,5 persone per famiglia.

Le "forze nuove" rappresentate dai bambini e giovani al 31-12-2000 erano queste :

- Alunni scuole materne: 117

- Alunni scuole elementari: 163

- Alunni scuole medie: 108

Con un totale di 388 ragazzi...

Per quanto riguarda il bilancio di previsione dell'anno 2002 si deduce un attestamento delle tasse sui cittadini dopo l'introduzione dell'addizionale Irpef dello 0,5% a tutti i cittadini Candelesi dello scorso anno.

Dal bilancio si conferma inoltre la tendenza dello Stato di tagliare i finanziamenti ai Comuni, che sono costretti quindi o a ridurre i costi ai cittadini o ad aumentare le tasse.

Si sta venendo quindi a creare una situazione in cui gli Italiani, dopo varie illusioni di abbassamento delle tasse , si vedono aumentare le imposte Regionali e Comunali, con il pagamento ad esempio dei ticket su 300 nuovi farmaci approvato dalla Regione Puglia.

Il Comune di Candela in questa situazione di carenza Fondi , dopo l'introduzione dell'addizionale Irpef dello scorso anno dello 0,5% sui redditi di tutti i Candelesi, per il 2002 ha deciso di non aumentare le tasse ai cittadini ma di ridurre le spese di gestione, che non vengono però specificate.

I costi del Comune di Candela saranno rappresentati al 31-12-2002 per il 40% dal personale dipendente dal Comune, per ill 10,48% da Spese per l'Istruzione, per il 7,95% da Spese per il Sociale e per il 7,64% da Mutui, contratti presumibilmente per i lavori pubblici che negli ultimi anni sono stati fatti nel paese (rifacimento del corso, ecc...). La parte del leone per quanto riguarda i costi la fanno i dipendenti comunali con 759.368 Euro (1 miliardo e 400 milioni delle vecchie lire...) di spesa annua.

Per quanto riguarda le entrate queste saranno rappresentate a fine anno per il 34% dall' Ici (320.000 Euro), per il 19,92% dalla tassa per i rifiuti, e via dicendo con entrate varie dovute all'Addizionale sul Consume dell'energia Elettrica e proventi vari.

Terminiamo il nostro veloce resoconto facendo presente che è apprezzabile la scelta dell'amministrazione di rendere partecipi i cittadini delle situazione finanziaria del nostro Comune e della scelta di non procedere ad ulteriori aumenti delle tasse ma di diminuire i costi gestionali. La ciliegina sulla torta sarebbe stato specificare i "costi gestionali" oggetto dei tagli.

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Sospese le centrali in Capitanata

Candela, 04-05-2002

E' di ieri la decisione del Consiglio Provinciale di Foggia di sospendere la costruzione di qualsiasi Centrale Elettrica in tutta la provincia di Foggia.

Si è tenuto infatti ieri l'ultima seduta del Consiglio Provinciale Foggiano dedicata per intero alla produzione di Energia Elettrica in Capitanata e per valutare tutte le problematiche ad essa connesse.

Decine e decine di persone vi hanno partecipato dai paesi interessati (Ascoli, Candela, San Severo, San Paolo Civitate, ecc....), segno di come la questione sia vivamente sentita dalle popolazioni.

Il Consiglio "ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si impegna la Prima Commissione della Provincia di Foggia (Affari Generali) ad approvare le modifiche statutarie e regolamentari che possano permettere, se ve ne fosse necessità, lo svolgimento di un referendum popolare sull’argomento.

Nel documento, frutto di una riunione dei capigruppo, si afferma inoltre la necessità di procedere ad una moratoria generale sulla realizzazione delle centrali previste sul nostro territorio, e si impegna la Giunta Provinciale a convocare una conferenza provinciale sull’ambiente e l’energia. Sostanzialmente d’accordo i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione nel valutare l’argomento in discussione nell’ottica più ampia dello sviluppo del territorio", così come recita una nota del Consiglio Provinciale.

Si è deciso quindi di sospendere unanimamente la costruzione di qualsiasi nuova Centrale, compresa quella di Candela, e di modificare lo Statuto in modo da prevedere un referendum su questioni così importanti.

Infatti secondo l'Assessore Provinciale all' Ambiente Ciro Mundi:

"Ai fini di una decisione sulla realizzazione delle centrali previste risulta fondamentale oltre alla Valutazione di Impatto Ambientale, l’applicazione (prevista dalle direttive europee) della Valutazione Ambientale Strategica, che consentirebbe di esprimere un parere non sulla singola proposta di centrale, ma di articolare il parere sull’intero scenario progettuale di insediamento di centrali su tutto il territorio provinciale, in relazione ai processi di industrializzazione o comunque di sviluppo delle attività produttive, ai programmi di risparmio energetico, all’analisi di preoccupanti fenomeni in atto quali la desertificazione del territorio e le gravi carenze idriche.”

Non si può quindi decidere per ogni Centrale singolarmente ma prevedere un più ampio ventaglio ambientale, con opportuni piani energetici provinciali (purtroppo non ancora possibili per ora a causa della mancanza di un Piano Energetico Regionale...).

L'Assessore ha inoltre riferito dell'importanza di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

"In tal modo si costituirebbero delle vere e proprie linee programmatiche nel settore energetico, redatte dalla Provincia secondo la filosofia generale del Piano Territoriale di Coordinamento, che presuppone ampia consultazione delle realtà locali, perseguendo l’obiettivo di arrivare alla stesura di un piano che sia frutto della partecipazione e condivisione dei cittadini e di chi li rappresenta, in modo che il modello di programmazione territoriale in Capitanata non sia “calato dall’alto”.

Ampia partecipazione delle popolazione interessate quindi senza decisioni politiche a scapito della volontà popolare.

Ed è stato proprio il Comune di Ascoli Satriano con il Comitato Promotore contro la Centrale di S.Severo a richiedere i rispettivi referendum per le Centrali di Candela e S.Severo, per sentire il parere delle popolazioni interessate.

Si trovano così confermate le voci di referendum che Candelamia.net aveva riportato il mese scorso.

Il Consiglio ha quindi concluso: "Ascoltata la relazione dell’Assessore all’Ambiente, considerato che il territorio di Capitanata viene indicato come sede possibile di ben 12 centrali termoelettriche, considerato che tale ipotesi appare incompatibile con le esigenze di sviluppo della Capitanata soprattutto nei settori agricolo e turistico afferma la necessità di procedere ad una moratoria generale sulla realizzazione delle centrali previste sul nostro territorio, così come anche indicato nella relazione dell’Assessore all’Ambiente impegna 1) la Giunta Provinciale a convocare una conferenza provinciale sull’ambiente e l’energia, 2) la prima commissione ad approvare le modifiche statutarie e regolamentari che possano permettere se ve ne fosse necessità, lo svolgimento di un referendum".

 

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I giovani, il lavoro...e le case?

Candela, 02-05-2002

E' risaputo ormai che il lavoro dalle nostre parti è il problema più grande che i giovani si trovino ad affrontare.

Molto si sta facendo infatti per portare nuova occupazione nelle nostre zone e molto c'è ancora da fare.

Anche Candela, come molti altri paesi, sembra si stia avvantaggiando di queste iniziative, volte a favorire le zone svantaggiate, ed il primo risultato è la programmazione industriale con l'approvazione del cosiddetto "Patto Territoriale".

Tralasciando la precarietà dei posti di lavoro allo stato attuale delle cose (molti giovani candelesi vengono chiamati alla Sata-Fiat di Melfi per un solo mese per poi essere licenziati e riassunti dopo un pò per qualche altra settimana, senza alcuna possibilità quindi di crearsi un futuro...) i giovani di Candela dopo aver sudato le fatidiche 7 camicie per trovare un posticino vicino casa, si trovano ad affrontare l'altro grande problema: la casa.

Candela infatti soffre da diversi anni di una persistente mancanza di case per i giovani che vogliono formarsi una famiglia e sono diversi già i giovani che sono costretti a "farsi la casa" al paese della consorte o del consorte di turno, scegliendo quindi di andare a vivere fuori Candela e vanificando gli sforzi di chi cerca di mantenere vivo il nostro paese.

Ci troviamo di fronte ad una situazione fino a pochi anni fa inimmaginabile: i giovani trovano il lavoro ma non la casa!

Allo stato attuale delle cose Candela vede il proprio centro nella cosiddetta piazza, alcune zone periferiche in cui si è costruito qualcosa (vedi Ina-Casa oppure la strada Provinciale per Rocchetta....), le due colline piene di case già abitate e ristrutturate grazie al terremoto dell'80, e decine e decine di case vecchie e fatiscenti in totale un po sparse in tutto il paese con predominanza nella collina di S.Tommaso e della "Cittadella".

Un giovane che oggi voglia quindi metter su casa, si vede costretto a:

1) Ristrutturare una casa, dopo averla già pagata profumatamente visto che a Candela i costi si possono ritenere eccessivi ed al disopra della media dei paesi della nostra zona, sborsando quindi altre decine e decine di migliaia di Euro, facendo salire il costo totale della casa a livelli veramente eccessivi.

2) Arrangiarsi in una qualche "casetta" di fortuna, sperando che in un prossimo futuro si costruisca qualche nuova abitazione, e subendo quindi tutti i disagi del caso.

3) Comprarsi un pezzo di terreno e costruirsi la propria abitazione, con i costi che tutti conosciamo e che un giovane non potrebe MAI permettersi.

4) Scegliere un paese diverso in cui trovare facilmente ed a costi accessibili una casa che possa chiamarsi tale.

Diversi giovani purtroppo hanno gia scelto quest'ultiam via, a causa proprio della mancanza di case e noi non possiamo più sottovalutare un tale ed enorme problema che affligge la nostra cittadina.

Se Candela oggi si trova in questo penoso stato di cose è dovuto alla particolare conformazione del nostro paese, alla mancanza di una seria programmazione edilizia nel passato, ma anche all'ingordigia di taluni personaggi che non hanno fatto edificare sui propri terreni il costruttore di turno a causa di richieste eccessive e costringendo i costruttori quindi a scegliersi un'altro paese, o di chi ha case vuote senza affittarle e nemmeno venderle perchè il "SIGNOR XXXX" NON VENDE ma compra soltanto!".

A noi non interessa sapere chi siano i personaggi in questione (scagli la prima pietra chi è senza peccato...) e nemmeno vogliamo entrare nel merito della questione.

Quello che a noi preme sottolineare è la mancanza della "mentalità del crescere" che attanaglia il nostro paese.

Allo stato attuale delle cose Candela NON può più permettersi il lusso di rifiutare gli imprenditori edili ma anzi si vede costretta addirittura a doverli chiamare e magari ad incentivarli a costruire nella nostra cittadina, offrendo terreni e quant'altro magari ad un prezzo politico da parte del comune, se non vogliamo vedere la nostra cittadina arretrare sempre di più nello spopolamento.

Non possiamo più sottovalutare questo annoso problema che vede i nostri ragazzi andare via per mancanza di case!

Non si abbia paura a chiamare i costruttori, ad offrire loro i terreni, ad accettare quello che viene da loro offerto....

Vogliamo vedere i nostri figli andare a cercarsi casa altrove, oppure vogliamo vederli crescere a Candela ed insieme a loro veder crescere il nostro paese???

Vista tale grave situazione Candelamia quindi chiede:

1) Ai nostri Amministratori ( che noi sapevamo volersi interessare della cosa...) una seria programmazione edilizia, che permetta al nostro paese di crescere ed espandersi, magari espropriando terreni e cedendo ad un prezzo politico i terreni ai costruttori.

Chiediamo inoltre al Comune la ristrutturazione delle vecchie zone del paese, dove un giovane non andrebbe mai ad abitare vista la "decadenza" di codeste zone.

2) Ai privati che hanno case fatiscenti in vendita ad abbassare i prezzi per permettere ai giovani di ristrutturarsi la casa, e permettendo loro così di crearsi un futuro.

3) Ai privati che hanno terreni nelle periferie del paese di cercare dei costruttori per far edificare sui propri terreni, cercando un buon accordo senza far fuggire il costruttore di turno e facendo prevalere per una volta il senso del "bene per il paese".

4) Ai privati che hanno edifici disabitati di mettere in affitto o vendita le loro abitazioni, in modo da dare un po di ossigeno ai ragazzi in cerca di casa.

Se non si provvede immediatamente alla risoluzione di un problema così grave si andrebbero a vanificare tutti gli sforzi di portare lavoro a Candela, perchè i giovani andrebbero via lo stesso, anche in presenza di un lavoro, a causa della carenza di nuove abitazioni.

Invece che lamentarsi sempre del paese tocca a tutti noi quindi assumerci le proprie responsabilità ed a rimboccarci le maniche per fare di tutto per risolvere i problemi della nostra comunità.

 

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