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CUCINA VEGETARIANA

Se l'antichità preistorica scarseggia di notizie certe attorno all'alimentazione dei primi uomini, salvo comunque che oltre a cibarsi abbondantemente di carne, dovettero pur avere qualche conoscenza di sostanze vegetariane, possiamo invece sostenere che nell'epoca dei primi tumuli abitati, delle prime conventicole funerarie organizzate, e al più lontano durante quel periodo rassicurante che scavalcò il paleolitico, l'uomo appoggiò l'arco e le frecce, e tracciò i primi solchi da inseminare, vale a dire modellò l'agricoltura più che inventarla,e stabilì cicli stagionali. Tali cicli più legati sul ritmo dello spostamento delle mandrie, su di un primo rudimentale calendario tenente conto dei ritmi della luna, per piantare questo o quel cereale, per dissodare questo o quell'appezzamento di terreno, per svelare questo o quel tipo di erba aromatica, da usarsi come medicamento, o per coadiuvare una prominente cucina troppo carnosa, possiamo indicare con pochi ragionevoli dubbi che quello fu l'istante particolare in cui la possibilità di una parentela con quella che oggi definiamo cucina vegetariana deve aver avuto; nascita, nella storia così come la conosciamo.

Esiste tuttavia un altro lato della medaglia, un'altra storia della storia cosiddetta ufficiale. Traspare da letture mitiche e supposizioni scientifiche legate a riferimenti geologici e migrazioni Etniche, a probabili dislocazioni dell'asse terrestre, che i nostri progenitori non siano del tutto nati con la predestinazione, l'intenzione, la necessità di essere a divenire carnivori. Pare secondo determinate teorie, che la Razza umana antecedentemente all'ultima Glaciazione, fosse addirittura " Frugivoro ", vale a dire pacifico consumatore di frutta e di tutto quanto concernesse il frutto centrale di qualsiasi prodotto alimentare rintracciabile in natura. Questa sorta di inquadramento alimentare e storiografico, include i nostri antenati in una prospettiva " EDENICA " che può forse alludere al famoso passo biblico del fattaccio della mela verificatosi tra Adamo ed Eva, archetipi mitologici della razza umana, o simboli reali dell'inizio della storia, del " primissimo morso " ad un cibo apparecchiato. Comunque sia il messaggio non deve andare sprecato: secondo tali allusioni, l'essere umano avrebbe avuto a disposizione tutto il cibo necessario per la sua sopravvivenza su questa terra, senza dover ricorrere alla barbara usanza di uccidere animali, e spargerne il sangue. I territori del Pianeta erano lussureggianti e ricchi di boschi e vegetazione contenenti qualsiasi varietà di prodotti necessari al palato e alla sopravvivenza della specie umana; ma pare, che il lento massacrante svolgersi dell'ultima era glaciale, ridusse in lande desertiche, quando prima rappresentava un autentico paradiso terrestre; tutto ciò indusse l'uomo a farsi cacciatore e carnivoro, e a rimodellare la composizione strutturale dei propri intestini, del sistema dentario secondo tali inaspettate regole di vita, imbarbarendo i propri istinti e le attitudini pratiche, sino alle estreme soluzioni dell'introduzione del costume Antoposofogo nell'ambito della propria razza.


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Michael Alexander Barnes