ASL LE/2 Maglie - PRESIDIO OSPEDALIERO "F.FERRARI" - CASARANO (LE) DIVISIONE DI CARDIOLOGIA UNITA' CORONARICA
|
|
AZIENDA SANITARIA LOCALE LE/2 MAGLIE -OSPEDALE CIVILE- F.FERRARI- CASARANO- DIVISIONE DI CARDIOLOGIA- Primario . Giacinto PETTINATI Ipertensione
arteriosa ed arteriopatia obliterante cronica. Ruolo terapeutico e tollerabilità
del Carvedilolo A.
F. PORTONE , L. MANCA, A. MARZO, R. MARTIGNANO, G. PETTINATI 10/06/2001 Il carvedilolo è un farmaco betabloccante con proprietà vasodilatatrici. Il farmaco infatti ha attività alfa e beta antagonista sicchè col suo meccanismo d’azione induce una riduzione della pressione arteriosa attraverso una dilatazione periferica (azione alfa bloccante) e una riduzione della portata cardiaca (azione betabloccante). Gli studi emodinamici hanno riportato che il Carvedilolo riduce le resistenze periferiche totali del 5% e la portata cardiaca del 17% (1) mentre i betabloccanti tradizionali come il Timololo portano ad una riduzione della portata cardiaca del 37% ed un aumento delle resistenze periferiche totali del 15%.Il Carvedilolo aumenta il circolo cutaneo di circa il 60%, mentre i farmaci con similare meccanismo d’azione come il Labetololo lo riducono del 20%. Il vantaggio è quindi quello di non presentare effetti collaterali sul circolo arterioso periferico come i betabloccanti tradizionali ( mani e piedi freddi, esacerbazione di Sindromi Raynoud-simili, peggioramento di claudicatio intermittens).Scopo del nostro studio è stato quello di verificare l’efficacia terapeutica e la tollerabilità del Carvedilolo mediante monitoraggio ambulatoriale 24/h della P.A. in un gruppo di soggetti ipertesi,alcuni dei quali portatori di vasculopatia obliterante cronica degli arti inferiori (AOCP) che notoriamente costituisce una controindicazione all’uso dei betabloccanti. MATERIALE E METODO Sono stati studiati 28 soggetti,14 femmine e 14 maschi di età media 57+/- 16 anni, affetti da ipertensione arteriosa lieve-moderata. Dieci pazienti maschi erano portatori di AOCP al II° stadio Fontaine, verificato con metodica doppler C.W.(1). I soggetti sono stati sottoposti a monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa 24/h con apparecchio Oxford , con gonfiaggio automatico ogni 30 minuti in un periodo diurno dalle ore 8 alla ora 22 e in un periodo notturno dalle 22 alle 8.Il monitoraggio è stato eseguito prima in Wash-out terapeutico da due settimane e poi dopo 4 settimane di terapia con Carvedilolo a dosi di 25 mg o 12,5 assunto oralmente alle ore 8 del mattino. L’indicazione al betabloccante era dovuta alla tachicardia o a resistenza alla terapia con altri farmaci antiipertensivi. La significatività statistica è stata calcolata impiegando il test di Student. RISULTATI In tutti i pazienti il farmaco si è dimostrato attivo, riducendo in maniera statisticamente significativa la pressione arteriosa. I dati infatti evidenziano che la media dei valori pressori dei pazienti è passata da 125+/- 15 e 95 +/- 15 prima della terapia a valori di 131 +/- 4 e 82+/- 7 dopo trattamento con Carvedilolo. La pressione arteriosa del periodo diurno si è ridotta da 161+/- 18 e 98+/- 10 a 140+/- 9 e 85 +/- 4 ; quella del periodo notturno da 144+/-7 e 92+/- 5 a 122+/- 8 e 80+/- 6 . La P.A. media della 24 h (PAS+2 PAD/3) è passata da 114 a 98 dopo terapia con Carvedilolo. La riduzione in % della PAS è stata del 13,8% e quella della PAD del 13,6% e più precisamente la riduzione del periodo diurno è stata per la PAS del 13% e per la PAD del 15,2% e per la PAD 8,6% La frequenza cardiaca si è ridotta da 96 a 78 /m’ nel periodo diurno e da 80 a 62 durante le ore notturne (NS).Non si sono avuti effetti collaterali durante tutto il periodo dello studio, ad eccezione di due soggetti che hanno presentato calo pressorio eccessivo con la dose di 25 mg senza conseguenze particolari e che hanno proseguito lo studio con terapia dimezzata (Carvedilolo 12,5 mg). Nei soggetti con arteriopatia obliterante cronica degli arti inferiori la velocità di flusso del sangue misurata con Doppler C.W. non si è modificata significativamente. L’I.W. è passato da 0,70 +/- 12 a 0,62 +/- 13. La sintomatologia soggettiva è rimasta invariata con percorso di marcia media da 123 +/- 20 metri a 120 +/- 30 prima della comparsa della claudicatio. CONCLUSIONI Il Carvedilolo nuovo farmaco antiipertensivo bloccante dei recettori alfa e beta adrenergici ha dimostrato nel nostro studio di essere efficace e ben tollerato anche in pazienti con AOCP lieve II° stadio Fontaine (I.W. 0,80) .Alla dose orale di 25 mg una volta al dì ha ridotto la P.A. da 152/95 a 131/82,in media del 13%,. La riduzione è stata minore per la PAD del periodo notturno (8,6%) durante il quale si è anche osservato un calo di frequenza cardiaca non statisticamente significativo forse a causa del tono simpatico già ridotto che non può diminuire ulteriormente. Gli effetti collaterali sono stati pressocchè assenti, anche in soggetti affetti da AOCP, che di solito con i Betabloccanti tradizionali avvertono spesso senso di freddo ai piedi o alle gambe, o peggioramento della claudicatio intermittens. RIASSUNTO Gli Autori haano verificato l'efficacia e la tollerabilità del Carvedilolo, un farmaco dodato di azione alfa e beta bloccante, su 28 soggetti ipertesi mediante monitoraggio ambulatoriale della P.A./24 h. Dieci soggetti erano affetti da AOCP in cui è notoriamente controindicato l'uso dei betabloccanti. BIBLIOGRAFIA 1.
Lund-Johansen
P. et al. : Carvedilol in hypertension: effects on hemodynamics and 24 hour
blood pressure. Journal of Cardiovascular Pharmacology 19:27; 1992 2.
Omvik P. et al.:
Acute haemodynamic effects Cravedilol in essential hypertension at rest and
during exercise. Eur. HeartJ. 12:
736-40; 1991 3. Sponser G. Et al. : studies o the mode of vasodilating action of Carvedilol. J Cardiovesc.Pharmacol. 10: 42-8; 1987 4.
Heber M.E., Brigden G.S., Carovana M.P.: Carvedilol for systemic
hypertension. Am J. Cardiol. 459:400;
1987 5.
Courmot A.,Lim
C., Duchier J. Safar M.: Hemodynamic effects of carvedilol after acute
administration i hypertension and normal subjects. Cardiovasc.Pharmacol.
19.35-39;1992 6.
Focus on
Carvedilo.l Drug Reprint vol.45,1993 |
|