ASL LE/2 Maglie - PRESIDIO OSPEDALIERO "F.FERRARI" - CASARANO (LE)

DIVISIONE DI CARDIOLOGIA UNITA' CORONARICA

Primario Dott. Giacinto PETTINATI

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Insufficienza cardiaca

Il cuore provvede alle necessità di tutti gli organi garantendo loro un adeguato apporto di sangue, e quindi di ossigeno e di sostanze nutrienti. QuaCuore colpito da insufficienza cardiacando il cuore non riesce a soddisfare queste necessità si parla di insufficienza cardiaca.  Si tratta di una condizione che può manifestarsi in un cuore leso da un infarto o da una miocardiopatia, così come in un cuore in cui sia presente una malattia valvolare o che sia stato costretto a pompare sangue per molto tempo sotto sforzo, a causa, per esempio, di ipertensione. Quando il muscolo cardiaco inizia a pompare una quantità di sangue inferiore alle esigenze dell'organismo, entrano in gioco meccanismi di compenso che consentono per un certo periodo di far fronte alle necessità. Il loro intervento spiega molti dei sintomi che si presentano nelle persone con scompenso cardiaco. Un mezzo che il cuore utilizza per aumentare la quantità di sangue che espelle in un certo tempo è quello di aumentare la frequenza dei battiti. La tachicardia è un sintomo precoce dell'insufficienza cardiaca. Un altro meccanismo di compenso è rappresentato dalla dilatazione del cuore: accrescendo il volume, aumenta infatti la quantità di sangue che viene espulso. La comparsa di un sintomo caratteristico dello scompenso, l'edema, cioè la presenza di acqua nei tessuti dipende dalla quantità di sangue in circolo; si tratta di un meccanismo con cui si cerca di garantire l'irrorazione dei tessuti, ma che provoca anche un aumento della pressione a monte del cuore con conseguente passaggio dei liquidi fuori dai vasi.
Eccoci così ai sintomi provocati da un cuore insufficiente, al quadro cioè dello scompenso cardiaco. Ovviamente questi disturbi saranno un po' diversi secondo l'insufficienza del ventricolo sinistro, del destro o di entrambi i ventricoli.  Nel caso dello scompenso ventricolare sinistro i sintomi dipendono soprattutto dalla tendenza dei liquidi a fermarsi a livello dei polmoni (a monte cioè del ventricolo sinistro), disturbando i processi della respirazione. Ecco perché il sintomo più caratteristico è rappresentato dalla difficoltà di respiro, dalla dispnea, che compare inizialmente in seguito a sforzi, ma che può successivamente manifestarsi con l'esecuzione di attività modeste e addirittura a riposo.

Una manifestazione tipica della dispnea è la sua insorgenza improvvisa nel corso della notte: ciò dipende dal fatto che stando sdraiati si verifica un riassorbimento dei liquidi accumulatisi nei tessuti durante la posizione eretta; questo provoca un maggior afflusso di sangue ai polmoni, con accumulo di fluido a questo livello. È questo il motivo per cui chi soffre di insufficienza cardiaca dorme spesso con molti cuscini, in posizione semiseduta. Un'evenienza particolarmente drammatica che si verifica nel caso di un episodio di scompenso acuto del ventricolo sinistro è rappresentata dall'edema polmonare acuto.  In questo caso si assiste a un rapido e imponente passaggio di acqua nei polmoni: la conseguenza sarà una mancanza di respiro gravissima, talvolta accompagnata da emissione di espettorato roseo e schiumoso. Chi manifesta un edema polmonare acuto appare estremamente sofferente, pallido, cianotico, sudato. Si tratta di un'emergenza che richiede un immediato intervento medico.

Quando lo scompenso interessa il ventricolo destro, i sintomi dipenderanno prevalentemente dal fatto che il sangue che si "accumula" a monte si troverà nei tessuti, negli organi periferici e nelle vene. Un sintomo tipico dello scompenso destro è rappresentato dall'edema periferico. Le gambe, normali al mattino, tenderanno a gonfiarsi progressivamente durante la giornata. I liquidi tenderanno tuttavia ad accumularsi anche in altri organi: sarà possibile la formazione di una raccolta di liquido a livello del torace (versamento pleurico), dell'addome (ascite) e dello stesso pericardio. La maggiore pressione all'interno delle vene spiega anche l'aumento di dimensioni del fegato e la distensione delle vene del collo, le giugulari.  Il rallentamento del flusso di sangue consente ai tessuti di estrarre maggiori quantità di ossigeno. Il sangue, così impoverito, si fa più bluastro e questo spiega perché il paziente con scompenso destro presenta spesso una colorazione bluastra, cianotica, a livello della pelle e delle mucose (per esempio delle labbra). In realtà, lo scompenso destro isolato non è molto frequente negli adulti e in questo caso è di solito provocato da un cuore polmonare. Più spesso esso rappresenta una conseguenza dell'insufficienza del ventricolo sinistro; in pratica, il soggetto con scompenso cardiaco presenta un'insufficienza a carico di entrambi i ventricoli: si tratta dello scompenso cardiaco congestizio. In questo caso è presente l'intera gamma dei sintomi descritti.

Altri disturbi che possono caratterizzare questi pazienti sono soprattutto dovuti alla ridotta capacità del cuore di provvedere alla nutrizione dei tessuti.  Si spiega così la mancanza di forze e la facile affaticabilità e, nei casi gravi, il riscontro di sintomi cerebrali quali cefalea, difficoltà di concentrazione, confusione, ma anche ansia e insonnia.
Il trattamento è indirizzato a migliorare la capacità del cuore di contrarsi, a diminuirne il carico di lavoro e a evitare la ritenzione eccessiva di acqua. Il primo obiettivo viene perseguito grazie a diversi farmaci, il più famoso dei quali è sicuramente rappresentato dalla digitale, medicina usata ormai da oltre duecento anni. La diminuzione del carico di lavoro del cuore può essere ottenuta innanzitutto con il riposo, la correzione dell'obesità e l'impiego di particolari farmaci vasodilatatori.

Il controllo dei liquidi può essere effettuato limitando l'assunzione di sodio con la dieta e ricorrendo ai farmaci diuretici.

 

 
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