Attualitą: riflettiamo e discutiamo insieme
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Avevo da tempo in mente questa rubrica, ma non riuscivo a trovarle un titolo. Volevo uno spazio particolare in cui proporre tanti argomenti che mi stanno a cuore e discuterne con voi, amici di ogni etą. 
Alcune delle poesie qui proposte stavano nel mio cassetto gią da un po' di tempo. Sono quelle per cui non ho ancora trovato una raccolta adeguata dove inserirle. E poi...vogliamo davvero chiamarle poesie? Si tratta piuttosto (e per l'appunto) di riflessioni (pił o meno improvvisate) che ho voluto sistemare a mo' di versi. 
Questo per ricordare ancora una volta che la poesia parla alla realtą, nella realtą e con la realtą dei fatti. Nasce spontanea, come un grido di dolore, guardando le rovine della guerra. Sgorga sincera dall'animo per pregare di fronte a calamitą, distruzioni, bombe e morti. Si innalza come un augurio di fede e di speranza, al di sopra di tutto e di tutti. Si prodiga come caritą, per dimostrare agli altri che siamo con loro, pensiamo a loro, ci sentiamo solidali.
Almeno una volta al mese, quindi, mi sono proposta di analizzare con voi, cari amici, un fatto recente. E voglio sentire la vostra voce. Certe volte, anzi, mi propongo di essere provocatoria, per vedere se il mio grido di gioia, di dolore, di speranza o di costernazione si diffonde in realtą come io desidero.
Questa pagina dobbiamo tenerla viva insieme. Quindi, aiutatemi, se (come a me) la realtą non vi fa paura, ma piuttosto vi spinge a riflettere per capire noi stessi e gli altri: i nostri errori o i nostri successi, le nostre pene o le nostre soddisfazioni.

Attendo quindi numerose le risposte al mio indirizzo di posta elettronica.

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