a
Cara Carla...
a
Miei cari amici,

Questa ulteriore sezione che vi propongo non è solo un anticipo del mio nuovo libro, (che uscirà molto presto), ma è un ringraziamento che mi sento di fare a tutti voi, per gli stupendi messaggi che mi mandate, da ogni parte del mondo, mostrando di apprezzare le poesie che scrivo.
Per me non c’è meraviglia più grande di quella di veder compresi e condivisi i miei sentimenti, le mie idee, le mie convinzioni, il mio invito ad amare e sperare.
E non c’è gioia più grande di rispondere alle vostre parole di apprezzamento o di dare suggerimenti, consigli, o conforto a chi me li chiede.
Tengo a precisare che non sono una psicologa di professione, né voglio esserlo.
Semplicemente, mi sento per ciascuno di voi una compagna di viaggio, pronta a dialogare sì, ma prima di tutto ad ascoltare chiunque abbia un quesito da pormi, o voglia sfogarsi con me, o anche rimproverarmi per essere magari troppo ottimista, troppo didattica o troppo invadente.
Per questo, se qualcuno di voi si sente di contestare le risposte date a chi mi scrive, o crede di avere qualche suggerimento diverso o migliore del mio lo invito a contattarmi al mio indirizzo. La porta è sempre aperta, a tutti

Alcuni messaggi mi erano già pervenuti prima dell’apertura ufficiale del Sito, ma sempre e comunque sono stati suggeriti dalla lettura delle mie poesie, (apparse in altre pagine Web, in Italia e all’estero). Chiaramente, per ovvie ragioni di privacy, non metterò il nome del mittente, ma mi limiterò a indicare, (in generale), il paese di provenienza. Non per mostrare come i versi che scrivo siano tanto efficaci e volino su ali tanto veloci da raggiungere ogni angolo della terra (il merito di questo va piuttosto a Internet alla sua efficacia!) Quello che mi interessa, invece, è dimostrare come il messaggio che do, di pace, bene e fratellanza, (nato “cattolico”, sulla base della fede in cui sono convinta) sia stato recepito e compreso anche da persone di altre razze, nazioni e religioni, e di convinzioni politiche diverse dalle mie.

Questo ha fatto scoprire in me stessa una sostenitrice di un Dio e di una coscienza universale: di un pensiero spirituale unico e senza limiti. E, con mio grande orgoglio, mi sono resa conto ancora una volta che la poesia non è soltanto un’arte ma una voce dell’anima. E voi, cari amici, mi avete convinta ancora di più nella mia idea. Per voi, quindi, sempre continuerò a scrivere, sicura del vostro sostegno e della vostra fedeltà. Grazie, grazie di cuore a tutti.

N.B. ­ Ogni messaggio scelto è stato pubblicato dietro espressa approvazione del mittente. Da parte mia, comunque, ho deciso di omettere tutti gli eventuali dettagli che si riferiscano a particolari troppo personali. Il mio intento, infatti, non è solo quello di rispondere individualmente, ma di fare di ciascun lettore la voce di tutti.

 

Messaggio dal Messico:

¡Hola, Carla!
Oggi, 5 maggio, (festa nazionale qui), e la libertà canta con te!  Abbiamo le ali, per volare, ma forse nessuno di noi sa di avere queste ali, se deprezza così tanto la libertà da toglierla agli altri. Molti si sono prodigati, per creare un nuovo mondo, ma le tue parole sono il fondamento della speranza, per costruire l’edificio della Libertà che cadrebbe senza solidi pilastri. Tu sei tutti noi, Carla!  Sei la voce dei peones  oppressi, che lavorano nei latifondi; sei la voce dei partigiani, che vivono come bandidos;  sei la voce di uno stuolo di madri, che hanno perso i propri figli. Sei la voce di Gesù, e della Sua agonia. Sei la voce della tenerezza e della forza...nello stesso tempo.

¡Hola!
Grazie delle tue belle parole, per i miei semplici versi. Davvero mi piacerebbe avere il potere che tu mi attribuisci, per svegliare chi dorme e non si impegna a difendere i diritti suoi e degli altri. Io sono sempre stata dalla parte dei deboli, degli oppressi, degli sfruttati (anche mio padre operaio lo era), di chi soffre ingiustizie. Vorrei che la dignità e la libertà di ognuno fossero rispettate, così da evitare l'uso della violenza per difenderle. Mi sembra che, nel mondo, gli uomini stiano comprendendo che benessere e gioia vanno condivisi per vivere tutti in pace. Nelle fatiche e nelle pene di tanti fratelli continua la Passione di Gesù e chi crede deve impegnarsi a porvi fine. Questo voglio dire nei miei scritti: non si può esser felici da soli. Ti auguro di avere la tua parte di gioia e di saperne anche donare agli altri.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla,
I tuoi versi mi hanno aiutata a ritrovare la gioia della primavera, del cinguettare felice delle rondini, del piacere di ascoltare i bambini che giocano gridando in cortile, sotto il sole. Un incredibile senso di tenerezza materna traspare dai versi luminosi di Abbiamo le ali, che mi sono gustata parola per parola, riga dopo riga, pausa dopo pausa.  Ogni donna dovrebbe leggere le tue poesie. Anche se non le conosco tutte, sono sicura che sono bellissime come quelle che ho letto.  Non soltanto senso di pace, gioia di libertà, desiderio di auto-realizzazione sono quanto chiaramente si legge nei tuoi versi. In essi ho anche avvertito, (come già detto) un tenero desiderio di maternità.  Forse dico così perché io stessa non ho mai sperimentato la gioia di essere madre. Servire Dio è stata una scelta di vita: e lo rifarei, se nascessi un’altra volta. I bambini, comunque, sono la soddisfazione più desiderabile di qualunque altra, nella vita di un uomo o di una donna. Perché, (mi sono spesso chiesta), al mondo esistono tante persone incapaci di intendere questo piacere nel suo più profondo significato? Lo so che dovrei essere l’ultima a parlare, dal momento che di bambini miei non ne ho mai avuti. Credere in Dio, però, è come essere eternamente bambini. E questa, probabilmente, è la ragione per cui mi sento tanto soddisfatta della mia vita. Direi che anche tu, Carla, sei una bambina dentro di te. E anche tu, credo, come me non hai mai avuto figli tuoi. Lo capisco dalle tue parole. Non hai mai pensato di farti una famiglia? Oppure, nel tuo desiderio di libertà, davvero preferisci vedere un messaggio rivolto a tutti, come invito a essere padri e madri nella più completa serenità - la stessa serenità della pace meravigliosa che Dio vuole per tutti e che noi spesso non siamo capaci di intendere?  Abbi cura di te, Carla. Non spegnere mai l’eterno sorriso che brilla sulle tue labbra, poiché questo è il miglior segreto della ricetta della felicità personale...
Con i miei più sinceri auguri

Carissima,
Certo lo Spirito Santo ha ispirato le tue parole: sono stupita che tu mi abbia capita così bene, da pochi e semplici versi. Il Signore mi ha fatto il grande dono di saper apprezzare le Sue creature, anche le più umili. Così la mia vita, in una famiglia di modeste condizioni, è sempre stata ricca. Perciò sento il bisogno di ringraziarLo e di esortare tutti a stare attenti ad ogni elemento ed evento naturale e umano, per coglierne il bello e il buono. Sono nubile. Tuttavia, essendo stata maestra, ho avuto tanti "figli": perciò conservo spirito di infanzia e so meravigliarmi e gioire come i bambini. Da loro dovremmo imparare ad essere veramente liberi, cioè non vincolati da mode, convenzioni e pregiudizi; spontanei e aperti ad ogni novità. Anche la vita in terra ha luci e colori, se sappiamo vederli, al di là delle inevitabili nubi e foschie. A tutti Dio offre possibilità di gioia e chi le riconosce ha il dovere di mostrarle ai fratelli: per questo scrivo.  Tu certo ne sei convinta, come me, ma scambiarci sentimenti di fede aiuta a superare momenti di buio, che nessuno può evitare. Dio ti conduca nella luce e nel calore del Suo amore, perché tu sap-pia sostenere nel cammino il tuo prossimo. Di cuore ti auguro pace e bene e li chiederò per te al Signore. Anche tu ricordarmi, nelle tue preghiere, perché le mie parole siano sempre di lode al Padre e di incoraggiamento ai fratelli.
Ti ringrazio e ti saluto con affetto.

 

Messaggio dalla Lituania:

Cara Carla,
Il mio messaggio arriva a te da un paese giovane: nato di recente, dopo una lunga lotta. Verrà il giorno  in cui ogni uomo, sulla Terra, sarà lui stesso una nazione. Sì, perché ritrovare se stessi è come costruire una nazione, dove nessuno ti impone leggi, ma tu crei la legge della tua moralità, diventando fratello di tutti i fratelli e aiuto per coloro che lo necessitano; consigliere per chi ha bisogno di consiglio e consolatore per chi vive nella tristezza. Anche tu, Carla, probabilmente hai vissuto momenti di tristezza. Lo dico perché chiunque (come te) vede intorno a sé così tanta luce, è perché prima è passato attraverso il buio. E i tuoi versi sono un canto di luce per il mondo. Verrà il giorno in cui di luce ce ne sarà per tutti.

Carissima,
È una gran gioia, per me, ricevere il tuo messaggio dalla tua giovane nazione: che Dio vi benedica, tutti! Anch’io, (come te), credo che gli uomini possano costruire il bene e la bellezza, nonostante i loro errori e le loro incertezze. E sono convinta che solo se tutti collaboreremo insieme, saremo in grado di sconfiggere i nostri nemici comuni: la miseria, le malattie, le calamità naturali, la sofferenza... Sono convinta che tutti abbiamo qualcosa da dare, per la pace e la gioia del mondo.  Anch’io sono passata attraverso momenti difficili, e la serenità in cui oggi vivo è turbata dalla tristezza in cui vive molta gente. La mia speranza, comunque, non muore. E spero sempre che ci sarà un domani migliore: dopo una notte buia, infatti, l’alba sorge di nuovo. Ti auguro di camminare sempre nella luce: certamente, quella che arde nella tua anima continuerà a risplendere!

 

Messaggio dal Giappone:

Cara Carla,
Il mio messaggio ti arriva dal Giappone. Perché ci ho messo tanto tempo, prima di scriverti, già che ho letto le tue poesie alcuni mesi fa? Tradurre in giapponese è molto difficile, ma io ho cercato da sola di trasporre  nella mia lingua i versi di Verrà il giorno. Volevo scoprirne il significato, fino all’ultima parola. Ora capisco quello che vuoi dire: che non “quel giorno”, ma “ora” ognuno deve fare del proprio meglio per cambiare. Ho cercato anche di interpretare la tua fede religiosa, e ho capito che gli uomini da soli non ce la faranno mai a cambiare, se non sanno rendersi simili a Dio. Fede e religione non significano completa indipendenza, ma unione con una forza incredibile che sta al di là di noi. E quando parlo di “forza” non intendo la “forza fisica”, ma il sentimento, la fratellanza, la gioia tenera dell’amicizia. E questo è ciò che tu vuoi insegnare a tutti, Carla: l’amicizia e l’amore possono esistere soltanto là dove possono contare su qualcosa che le genera, qualcosa che cancella la natura fisica e umana e fa di ogni uomo una piccola forza in grado di creare armonia individuale e comune. E l’armonia, che cos’è? Un bellissimo, candido fiore come sei tu, Carla!

Carissima,
ti ringrazio per avermi scritto ed aver cercato di capire bene i miei versi. Io volevo proprio dire che "Quel giorno" può essere già qui; oggi, se ognuno fa la sua parte al meglio. É possibile costruire un mondo migliore: tutti uniti, cominciando subito. Certo, io credo che sia necessario essere mossi da una "forza" comune, che io chiamo amore e che, secondo la mia fede cattolica, viene da Dio. Ogni persona ha il suo compito perché ognuno ha valori particolari; dall'unione di tutti nasce l'armonia dell'universo e la gioia per l'umanità. Per noi Cristiani ogni elemento del creato è utile alla salvezza. Anche il corpo e la materia hanno il loro valore e vanno rispettati. Ognuno al suo posto, in piena fioritura, accanto agli altri: che bel mondo sarebbe! Cara amica, il tuo fiore è certo migliore del mio, ma penso starebbero bene insieme.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla,
Con la tua poesia Verrà il giorno, mi hai spezzato il cuore. In un lampo di luce, ho rivisto la mia vita. Sono sicura di non aver fatto tutto ciò che tu chiedi di fare, sulla Terra, per realizzare “quel giorno”. In un attimo, mi sono resa conto di aver operato sempre e soltanto per me stessa. Sì, ogni volta ho chiuso la porta a chiunque venisse a chiedermi aiuto. E questo è terribile, se pensi che sono un’insegnante, come te. Da me, i miei scolari hanno imparato l’autorità invece dell’amore, la realizzazione egoistica e personale, invece dell’aiuto reciproco, il timore invece della gioia. Ora sto aprendo gli occhi, e sono sicura che i tuoi versi mi aiuteranno a vederci più chiaro. Grazie, e tanti auguri!

Carissima,
ti ringrazio di avermi confidato il tuo stato d'animo e spero di saperti esprimere comprensione e incoraggiamento. Non credo siano state solo le mie povere parole ad aprirti gli occhi, ma anche il tuo desiderio di migliorare. Fare un esame di coscienza è sempre bene, ma non essere severa con te stessa, come ti sembra di esserlo stata con i tuoi alunni. Bisogna aver fiducia in se stessi per averne negli altri: in tutti. Dalle mie esperienze nell’insegnamento e nella vita sociale, ho imparato che da ogni persona (in particolare dai bambini) si può ricevere molto se si è aperti ed attenti. I miei alunni hanno saputo esprimere pensieri meravigliosi sulla loro vita intima, su argomenti reli-giosi e morali, su opere d'arte cono-sciute: doni ed insegnamenti per me e per gli adulti. Il nostro atteggiamento, nei loro riguardi, deve far capire esattamente che vogliamo il loro bene e che operiamo per favorire la loro fioritura, pronti a gioirne. Serve anche corretta autorità, freno e sollecitazione: gli alunni capiscono quando ne facciamo davvero uso nel loro interesse. Per me è stato importante evitare competizione tra gli scolari: loro hanno capito, da soli, che ognuno ha valore, con doti diverse, non da mettere a confronto ma da utilizzare al meglio per il bene comune. Sono certa che saprai anche tu aprirti, per dare e ricevere amore. Prego per te il Dio in cui credo (sono cattolica) e di cuore ti auguro pace e bene.

 

Messaggio dalla Francia:

Cara Carla,
Se conoscessi le bellezze della natura, potrei fare un paragone con i tuoi versi e dire che cosa sembrano. Purtroppo però non posso, perché non vedo. È mio fratello che ti sta scrivendo questo messaggio al computer. Una cosa, tuttavia, posso dirla: ho sentito il potente richiamo della Voce della Natura, ascoltando la tua poesia Verrà il giorno. Sì, la sensazione elettrizzante che la Natura ti trasmette l’ho provata in questi versi meravigliosi: come quando si prova il freddo impatto del vento, che ti mette i brividi in corpo, mentre pensi di trovarti in cima a una montagna. O la piacevole sensazione di calore che avverti sulla pelle, pensando all’acqua del mare, o la brezza leggera che senti, immaginando di salire su una collina, o il piacevole relax che si diffonde in corpo, quando sogni di trovarti sulle rive di un lago. E tutto questo lontano dall’ansia turbolenta che dentro di te hai, vivendo in una grande città: con il traffico, i rumori, la frenesia di gente insensibile che forse sarebbe meglio se non la vedessi. Qualcosa, tuttavia, L’HO VISTA durante il volo che mi ha portato al di là del grigiore del mio presente: ho visto la luce calma, rilassante e confortevole dello Spirito, emanata da fulgidi raggi che perennemente risplendono nel Regno di quel Dio in cui io continuo a credere, nonostante le difficoltà che quotidianamente incontro. E ringrazio te, Carla, per avermi datola possibilità di sentirLo ancora una volta, qui vicino!

Carissima,
Vorrei poter farti sentire tutto il mio affetto con un caloroso abbraccio. Sei priva del dono della vista materiale, ma per fortuna non ti manca quella spirituale. Sono lieta soprattutto che tu sappia godere della natura con gli altri sensi e che la tua oscurità sia illuminata dalla fede in Dio e dall'affetto dei tuoi cari e di altre persone sensibili (se ne hai trovate poche unisci me a loro) alla tua situazione e spero continuerai ad esserlo, conquistando giorno per giorno serenità per te e per la tua famiglia. Auguro che ti siano offerte tante occasioni di gioia a te possibili (ad esempio la musica) perché il tuo cammino sia più agevole. So bene che le parole possono fare poco, e io vorrei fare altro per te. Ti affido comunque al Dio Padre amoroso, in cui credo e spero, perché ti benedica e protegga.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla,
Ho letto con grande piacere le tue poesie: soprattutto Verrà il giorno che ho trovato molto significativa. Verrà il giorno...in cui tutti vivranno in pace, le persone si rispetteranno l’un l’altra. Omicidi e droga saranno un’utopia, il sangue smetterà di fluire nelle strade, e le parole crimine e pregiudizio saranno cancellate da tutti i dizionari della Terra. Quel giorno verrà...ma quando? Forse quando sarò in pensione, o mi sarò licenziato dal mio fottuto lavoro di poliziotto, che mi fa vedere ogni giorno tutte queste cose...Un grande abbraccio a te, Carla, nel nome di Dio e della Giustizia!

Caro amico,
Che sorpresa, uno scritto da un poliziotto! Mi fa davvero piacere sapere che c'è chi crede e si batte per la giustizia anche in terra. Forse proprio perché vivi tra cri-mini e violenza senti con forza l'urgenza di porvi rimedio. Non elimineremo mai del tutto il male, ma se le persone oneste uniranno volontà ed impegno sarà possibile ottenere qualcosa. Non scoraggiarti per la situazione di oggi e continua a fare del tuo meglio: con la coscienza del dovere compiuto, vivrai sereno e diffonderai speranza. Se sei credente, affida il tuo desiderio di giustizia e di pace a Dio. Io ti ricorderò nelle mie preghiere, chiedendo ogni bene per te e per i tuoi cari.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla, 
Apri le tue braccia al mondo...così come sta facendo la mia piccola CARLA, in questo momento. Sì, la scorsa notte una nuova creatura è venuta al mondo: la mia prima bambina. Per farmi coraggio, ho letto la tua poesia A braccia aperte, prima di entrare in Sala Parto. Già sapevo che avrebbero dovuto praticarmi il cesareo, ma la speranza di vivere e di generare una nuova vita, pronta a donare a tutti, (spero), come io ho sempre fatto, ha cancellato dal cuore ogni paura. Ho chiesto a mio marito di portarmi qui, in clinica, il computer portatile, e ora ti sto scrivendo questo messaggio che spero riceverai presto. Grazie, Carla! Grazie per avermi aiutato ad affrontare con un sorriso anche la più delicata e la più importante delle esperienze della mia vita! 

Carissima, 
Grazie di cuore...W Carla e la sua mamma! Una nascita è sempre una bella notizia; e questa, poi, è per me un dono meraviglioso. Ti ringrazio per il pensiero: con le tue poche e semplici parole ho avuto una grande riconoscenza. Davvero se doni qualcosa, ricevi in cambio ben di più. Spero che tu e la piccola sarete sempre capaci di generosità verso gli altri, ricevendone forza per il vostro cammino e tanta gioia. Di cuore vi auguro che possiate trovare bellezza e bontà per procedere sicure e serene, insieme con i vostri cari. Un bacio a entrambe!

 

Messaggio dal Canada:

Cara Carla, 
Ho pianto ascoltando la tua poesia La vita è preziosa: ho pianto di rabbia e di gioia, nello stesso tempo. Di rabbia perché ho appena perso il mio posto di lavoro; di gioia perché ho capito che la vita è ben spesa se la usi per dare agli altri ciò che tu puoi offrire, senza che ti importi che cosa riceverai da loro. Ora so, quindi, come passare le mie giornate nell'attesa di un nuovo impiego: assisterò gli altri, invece di piangere sola con me stessa.

Carissima, 
Ti ringrazio per avermi scritto e sono spiacente che tu abbia perso il lavoro. Comprendo però che sei una persona forte e sai ben reagire: è naturale quindi la tua rabbia, se sei vittima di ingiustizia. Ed è naturale la volontà di sostenere i tuoi diritti. Ma soprattutto, apprezzo la decisione che hai preso di impegnarti per gli altri. Spero troverai aiuto e ti auguro serenità, in questi giorni di preoccupazione. Fossero tutti come te: saper volgere al bene anche un evento negativo! La vita diverrebbe davvero preziosa!

 

Messaggio dal Messico:

¡Hola, Carla! 
A braccia aperte voglio cantare la mia felicità alla VITA PREZIOSA, anche se mi manca il coraggio, (come ce l'hai tu), di farlo conoscere al mondo intero. Dillo tu quindi agli altri, a nome mio, che vale la pena di vivere dopo che hai visto la morte in faccia, in un incidente che a me è costato la perdita di tutt'e due le gambe. Tuttavia, la mia vita è preziosa anche se la vivo seduta su una sedia a rotelle, e il mio canto apre le sue braccia a tutti: compresa te, Carla, che conosci la gente che soffre!

¡Hola!
Che meraviglia il tuo scritto, così coraggioso e caloroso, nonostante la tua dolorosa situazione! È proprio vero che nella disgrazia, talvolta, si acquista una forza nuova, per proseguire con serenità. Io, credente, penso anche all'aiuto divino. Però non posso fare a meno di lodare te, come persona: tu che hai saputo reagire tanto bene. So che avrai comunque sofferenze e preoccupazioni, ma è importante affrontare tutto con volontà di vivere e godere ciò che è possibile; poiché esistono doni anche per chi è nelle tue stesse condizioni. Sta aperta ad accogliere e anche a donare, già che hai tanto da dare, (le tue parole, ad esempio, sono state un dono per me). Vedrai che tutte le giornate saranno gratificanti, per te e per chi ti sta accanto. Ti auguro di trovare compagnia affettuosa e tante occasioni di godere bellezza. Ti abbraccio con affetto.

 

Messaggio dal Venezuela:

¡Hola, Carla! 
La vita è preziosa più del denaro che ogni giorno mi scorre tra le mani, in ufficio. Ti sembrerà strano che il Direttore di Filiale di un rinomato Gruppo Bancario latino-americano parli così. Però questa è la verità. I miei clienti, come anche i miei impiegati, mi guardano sempre con occhi attoniti quando dico che il miglior investimento è sempre una vita tranquilla e serena. "E il denaro, la sicurezza economica?" sento chiedermi ogni volta. "Ebbene..." rispondo io, "...il denaro vale, ma la vita è preziosa". Il valore del denaro fluttua, quello della vita è per sempre... Alle sei di sera pertanto, terminato il lavoro, corro subito a casa, dalla mia famiglia. Ho un marito adorabile e tre figli che sempre mi fanno dimenticare che cosa significa la parola preoccupazione. La mia vita è preziosa, e spero che così sia anche la tua. Non sono un buon Direttore, lo so, ed è per questo che non sogno di dirigere una grande filiale, nella capitale. Però a me basta così. Il lavoro mi serve per vivere, e non vivo certo per lavorare. Sì, perché la mia vita non è un programma a computer, nonostante sia preziosa come lo sono oggi tutti gli strumenti di informatica. Però se si rompe, che fai? Nessun tecnico al mondo potrà mai ripararla! 

¡Hola!
Che sorpresa un messaggio da un Direttore di Banca! Sono lieta che tu abbia piena coscienza dei veri valori, oltre a quelli monetari. Capisco che le tue idee non ti aiutano a fare carriera, ma è importante che ti diano una vita felice. Apprezzo anche il fatto che esprimi ciò che pensi e in cui credi, perché vorresti anche gli altri liberi, come te, dalla prigione della corsa al successo. Hai già raggiunto una buona posizione, (e non penso che non ti sia costata fatica). Ora fai bene a godere ciò che hai e a dedicarti il più possibile alla tua bella famiglia. Spero che educherai i tuoi ragazzi alle stesse convinzioni; così che possano vivere senza gli affanni di chi entra in competizione, invece di essere solidali con chi è loro compagno. Auguro a tutti voi di trovare persone altrettanto aperte, per godere insieme bellezza e bontà e procedere verso un avvenire sereno.

 

Messaggio dal Canada:

Cara Carla, 
Sono vecchia ormai e, anche se tutti mi giudicano sclerotica, credo che nella mente sia rimasto, tuttavia, un granello di saggezza. La saggezza che ho ereditato dalla mia antica tribù indigena: i Mohawks. Tu non li conosci, probabilmente, ma io so che cosa pensavano di noi i bianchi, reputandoci come una delle tribù più agguerrite del Nord America. Questo è vero, ma se abbiamo combattuto è stato soltanto in nome della nostra cultura, che volevamo difendere e perpetrare. Di fatto, comunque, siamo sempre stati una popolazione pacifica, pronta ad aprire le braccia a chiunque venisse da noi a portare pace. Una terra di "popolazioni indigene" non è mai esistita, così come non esiste alcuna terra di bianchi, di negri e di qualsivoglia altra razza. La Terra è di tutti, e tutti dobbiamo vivere in reciproca solidarietà. Sì, perché la solidarietà è la forza più potente, in grado di sconfiggere anche le inondazioni, la carestia, la siccità e tutte le altre disgrazie pietose che, malgrado il loro altissimo livello di gravità, non saranno mai così terribili come le guerre, l'odio e le battaglie. La voglia di possesso genera l'odio, ma nessuna cosa si possiede se si è convinti che questa è soltanto per noi, e non anche per i nostri fratelli. Come pure è inutile studiare e conseguire una laurea, se di quest'ultima non si fa uso per creare qualcosa di utile, per aiutare gli altri. Che significa diventare Direttore Generale di una grande azienda, se poi da questo trai vantaggio solo per te stesso? Che cosa significa conoscere a memoria tutti gli articoli della legge, quando non sei capace di far rispettare questa legge, (o volutamente non la fai rispettare)? Non pensavo a tutto ciò, quand'ero giovane. Vedevo solo ingiustizia, intorno a me, e volevo combatterla, ignorando però l'esistenza dei miei fratelli, che non volevo riconoscere come tali perché non li vedevo agire correttamente. In realtà, però, ero io nel torto: tanto cieca da ritenere che solo i pugni della violenza potessero dimostrare la loro efficacia. Alla fine però, anche quando avevo vinto la mia battaglia, mi rimaneva unicamente l'illusione di aver agito da eroina. E, dato che era solo un'illusione, era come ritrovarmi con niente tra le mie mani. Ora perciò, anche se sono giunta al termine del mio sentiero, e nemmeno so se riuscirò ad arrivare a quest'autunno, (tanto da vedere il prossimo stormo di anatre selvatiche alzarsi in volo, migrando verso il Sud), sento ancora dentro di me gli ultimi frammenti di coraggio, così da riconoscere le mie colpe e trovare l'ultima esalazione di respiro in gola, per scusarmi con tutti coloro a cui fatto del male, nella mia vita, e soprattutto con chiunque mi sono rifiutata di capire perché ero assolutamente incapace di scorgere la più esile fiammella di bene splendere dietro il ghiaccio del suo cuore, apparentemente gelido. Apro dunque le mie braccia per abbracciare tutti quanti, in questo mondo: e prima di ogni altro abbraccio te, Carla, mia amata figliola e mia cara sorella. Cerca di conservare intatta la tua fede e di mantenere la luce del bene sempre vivida nel tuo cuore. E ricordati il consiglio di una povera, vecchia stolta: non vedere sempre il male intorno a te, quando non ha ragione di esistere. 

Carissima, 
Davvero non sei sclerotica, ma sei una splendida donna Mohawk: un popolo fiero e saggio, da quanto capisco. Come bianca, mi sento un po' colpevole verso di voi, popoli nativi tanto ingiustamente privati di libertà nelle vostre terre. E questo, anche se sono sempre stata dalla parte degli oppressi e ho sempre espresso il mio sdegno, di fronte a tutti i tentativi di eliminazione di gruppi etnici e di minoranze. Ritengo che ogni popolo, come ogni persona, abbia qualcosa da donare all'umanità e che il privarcene sia male per tutti. Come tu dici, se fossimo sempre solidali, sarebbe più facile sconfiggere i nostri veri nemici: miseria, malattia, sconvolgimenti naturali... Sono stata maestra e credo che una buona scuola possa educare uomini con mente e cuore aperto verso tutti i fratelli del mondo, e disponibili a operare con loro, per combattere ogni forma di male. Mi sembra che oggi, tra i giovani, circolino idee migliori e si realizzino azioni più generose. Per questo continuo a sperare e non mi stanco di diffondere messaggi di fratellanza. Tu hai espresso le mie stesse convinzioni e certo hai fatto la tua parte per portare pace attorno a te. Ora vivi tranquilla gli anni che ti restano e goditi il volo delle anatre selvatiche, come io mi godo quello delle rondini. Con la mente e con il cuore possiamo volare, incontrarci e cantare insieme un inno alla vita e a Dio che ce l'ha data. Grazie per avermi dato la possibilità di conoscerti: un'amica come te, anche se lontana, è un dono prezioso. Ti auguro tanta pace interiore, come la merita chi sa riconoscere i suoi errori e vivere poi nel bene. Sono convinta che avrai l'affetto di molti, intorno a te; certo hai il mio. Un fraterno e affettuoso abbraccio.

 

Messaggio dall'El Salvador:

¡Hola, Carla! 
Ti scrive qui una donna da un paese dove anche le donne lottano con le armi, per la libertà. Io non amo le armi, perché la vita è per me preziosa, come tu affermi. Io sono per il rispetto, e per questo lotto. Credo che gli uomini sappiano guardare dentro di sé, per trovare la parte magnanima della loro persona. Lo studio della filosofia, nel corso che sto frequentando all'Università, mi insegna che tutti gli uomini possono essere liberi, se non si imprigionano da sé, con tutti i loro pregiudizi. Sono anche religiosa, e la fede mi aiuta a credere e sperare che un mondo migliore può nascere, se tutti lo vogliono. Ma come può esistere un mondo migliore se, con le armi, facciamo male anche a noi stessi? Sono d'accordo con te, Carla, e sempre mi troverai pronta ad ascoltarti.

¡Hola!
Ti ringrazio molto, per il tuo messaggio. Ascolto con commozione la voce di una donna che vive in un paese dove la libertà va ancora conquistata con le armi. E non è l'unico. Sono contraria all'uso delle armi e agli eserciti, ma capisco chi deve usarle per difendere i propri diritti. È doloroso che persone e popoli, (e non pochi), ancora siano oppressi da potenti senza scrupoli, che nemmeno le Organizzazioni Internazionali riescono a fermare. Dobbiamo però continuare a combattere con le armi della ragione e del cuore, perché giustizia e pace ritornino. Per questo, dobbiamo chiedere anche aiuto a Dio. Io lo farò scrivendo e parlando dei vostri problemi. Tu certo lo fai preparandoti bene con lo studio e lo farai poi con la tua opera nella società. Sii coraggiosa e generosa: ne avrai tanta serenità. Ti abbraccio con affetto.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla, 
Ricordo che, quand'ero in Accademia, ci veniva insegnato che non si deve mai chiedere scusa a un nemico. Ma proprio oggi, dopo la celebrazione della Commemorazione dei Veterani, sto riflettendo sulle tue parole, chiusa qui sola, nella mia stanza. Una donna che non ha voluto farsi una famiglia, per seguire la carriera militare, una donna che insegna ai giovani a usare le armi e deve alimentare lo spirito bellicoso, nel loro animo, come può esclamare con te A braccia aperte o La vita è preziosa? Sorrido con me stessa mentre penso che in guerra, come di fronte a Dio, tutti gli uomini sono simili tra loro. Non esiste differenza tra soldati bianchi e negri, quando combatti per il tuo paese e, quando devi sopprimere un nemico, non guardi al colore della sua pelle... La vita, però, è preziosa anche per un nemico: non fosse altro che per dimostrare a te stesso quanto sei eroe, nell'ucciderlo. Se i nemici non esistessero, nessun soldato riceverebbe tributo di gloria: non importa se è lui che uccide o se è il nemico che lo massacra. Questa è un'altra delle assurdità della vita che è pur sempre preziosa, a dispetto di tutto e di tutti: a dispetto della tua lingua, della tua razza, della tua bandiera, della tua fede e dei tuoi ideali. Apro le mie braccia a te, Carla. Ascolta la voce di una donna che vuole pace per tutti: anche se la vita l'ha portata a credere che è necessaria la violenza, per conquistare la pace. Perdonami se non rispetto le tue parole, anche se in esse tanto io credo...Abbi cura di te, Carla, e lunga vita...al dono prezioso della vita!

Carissima, 
Apro le mie braccia per accoglierti...mio valoroso soldato! Mai avrei creduto di poter abbracciare, convinta, un militare: e di carriera, per giunta! Un'antimilitarista come me! Da quando ero giovane ho maturato questa convinzione (anche se non seguo ideologie altrui, né appartengo ad organizzazioni) e ho cercato di diffonderla nel mondo cattolico, che invece ha approvato l'ingresso delle donne italiane nell'esercito. Intendi bene: non ce l'ho con i militari, ma on chi li usa nel proprio interesse (i mercanti d'armi, ad esempio), facendone strumento di conquista e di oppressione. Sono lieta di sapere che nell'esercito del tuo paese esistono persone come te, che si rendono conto di ciò che fanno e dovrebbero fare e non prendono decisioni alla leggera. Difendersi da aggressioni è lecito, (sia per una persona, sia per un popolo), ma non in altri casi come di solito oggi avviene. Tu hai fatto una scelta e certo sei attiva ed onesta nella tua professione: perciò meriti rispetto. A me fa piacere che tu senta anche la responsabilità del compito che ti sei assunta. Credo che insegnare a difendersi bene è giusto, ma ancor meglio è far capire che il ricorso alle armi è il mezzo estremo, da evitarsi in ogni possibile occasione. Fa che i tuoi allievi non vedano nelle armi uno strumento quotidiano ed amico, ma solo utile in circostanze eccezionali, consapevoli che non è più forte chi ha più armi e le usa meglio, ma chi riesce a non farne impiego. Personalmente, preferirei che tu svolgessi un'altra attività, ma ti voglio bene così come sei, perché hai coscienza e so che la segui nel trattare umanamente i tuoi allievi oggi e così la userai quando (e Dio non voglia!) dovessi un giorno svolgere azioni militari. Come cattolica credente, invoco per te aiuto a Dio Padre. Ti sono vicina con affetto. Ti auguro tranquillità di spirito e un cammino senza ostacoli.

 

Messaggio dagli Stati Uniti:

Cara Carla, 
È stato molto bello leggere la tua poesia La vita è preziosa. Ora so che cosa devo dire a tutti i miei clienti che sembrano non conoscere il significato di questo dono. Per me la vita è stata preziosa, e sono contenta di avere lottato per raggiungere la posizione che ricopro, nella società. E anche per mia madre la vita è stata preziosa, nonostante mio padre l'abbia abbandonata quando io ero ancora una bimba. La mamma ha lavato un sacco di pavimenti per permettere a me e ai miei quattro fratelli di studiare e conseguire una laurea. E noi abbiamo fatto del nostro meglio, per dimostrarle la gratitudine che si meritava, e ci siamo riusciti. Ora lei è fiera di noi e continua a ripeterci che ne è valsa la pena di vivere la sua vita. Non dimenticherò mai il quartiere popolare in cui sono cresciuta, e dove abitavano tante famiglie portoricane, come noi. Ricordo anche tutti i miei amici, così come ricordo che realizzare il sogno di una vita onesta era il traguardo che tutti volevamo raggiungere. Qualcuno non è stato così fortunato, come me, e so che ha gettato via la sua vita. E ogni volta che sentivo parlare di questo, per me era come ricevere un pugno in faccia. Perciò, ora che sono avvocato, esorto sempre i miei clienti a considerare la vita come se fosse un tesoro, e non una croce. Spesso ho dovuto difendere molti ragazzi scapestrati: gente come me, cresciuta nel mio stesso, umile quartiere. Ragazzi che, a 12 o 13 anni, già si sono dimenticati del significato e del valore della vita, e di come questa debba essere difesa, proprio come un prezioso tesoro. Quindi, dopo aver letto la tua poesia, non posso far altro che dirti che hai ragione, e che tutti dovrebbero ascoltare i tuoi consigli. Saresti il miglior avvocato del mondo, Carla! 

Carissima, 
Mi fa molto piacere ricevere un così bel messaggio da un avvocato, specialmente se è arrivato alla sua posizione come ci sei arrivata tu: grazie ai sacrifici di tua madre e con tanta buona volontà. Anch'io sono figlia di poveri operai, e diventare maestra non è stato facile. Anch'io poi ho usato la mia professione per aiutare i bambini che partivano dal basso, come me. Soprattutto, mi sono preoccupata di far capire che ogni persona ha valore non per le proprie origini, ma per ciò che ha in sé di originale e che deve sviluppare. Tu che hai contatto con persone, per così dire, "finite male", sai bene che tale sorte avrebbe potuto essere evitata se qualcuno avesse mostrato fiducia in loro, oppure se loro stessi fossero stati capaci di apprezzarsi e quindi di non buttarsi via. La tua mamma è stata davvero brava, nell'incoraggiare allo studio te e i tuoi fratelli, e soprattutto nell'educarvi alla comprensione verso tutti gli uomini e all'amore per la vita. Spero che continuerai a impegnarti nel difendere i deboli, e nell'aiutare gli altri a salire: in cambio, avrai vita serena. Ti auguro che, da ora in poi, il tuo cammino sia fiorito dalle soddisfazioni che meriti e che alla tua mamma siano concesse tutte le gioie che prima non le sono state possibili.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
Osservando il crepuscolo sopra il mare della mia città, mi sento l'anima come il sole che sta morendo. Domani partirò per l'Inghilterra e là trascorrerò un anno, per motivi di studio. Benché questa sia la grande occasione della mia vita (da sempre attesa), ora provo dolore per il distacco imminente dalla mia terra natale. La sento fin troppo antiquata quando vi ritorno dopo aver soggiornato in un altro paese (ho viaggiato moltissimo), eppure mi manca tanto, quando ne sono lontana. È strano come io senta di appartenere al mio paese solo mentre mi trovo in terra straniera. Se sono a casa, non so perché, quasi non sopporto le strade e gli angoli della città che mi ha vista nascere. Un ricordo, tuttavia, mi accompagna sempre: il canto delle donne anziane, sedute davanti alle porta delle loro case, nel quartiere antico; le canzoni che i pescatori intonano all'imbrunire, rientrando con le loro barche; gli scioglilingua che canticchiavo durante i miei giochi, da bambina; le nenie di mia nonna, i canti tristi dei riti funebri, le preghiere cantate durante le processioni di Pasqua....E tutto questo mi fa comprendere che la vita è tutta un Cantare. Un canto unico che fa parte di noi, dal momento della nostra nascita fino al giorno in cui lasciamo questa terra. Tu, Carla, attraverso la tua poesia dici la stessa cosa quando affermi che cantare è vita, libera espressione di un'anima. E se davvero esiste un Paradiso, io lo immagino come un coro di angeli che cantano con noi per darci l'illusione che la vita non muore...Ora dalle mie labbra escono, sotto voce, le note di una canzone popolare. È perché sto pensando a te, e noi due facciamo un coro a cui si uniscono tutti gli abitanti della terra. Canta con me, Carla: fammi sentire la tua voce, e promettimi che mi sarai sempre accanto, nei miei pensieri!

¡Hola! 
Hai letto le mie poesie in un momento particolare della tua vita e la tua anima sensibile ha vibrato, in sintonia con la mia. Le tue parole, che cantano il tuo paese e la tua gente, sono vera poesia. Anche lontana, sarai sempre nella terra dove sei nata e potrai farla conoscere agli inglesi. Tu hai le "ali", per tornare in volo al tuo paese e per non lasciarti imprigionare in ambienti e da abitudini di vita a te non adatti. In ogni situazione è possibile rimanere fedeli a se stessi e ai propri ideali, pur ascoltando ogni persona incontrata, senza tradirsi e senza imporsi. Porta il calore della Spagna tra i freddi inglesi, canta sempre ed anche loro si uniranno a te, come volentieri faccio io. Conservati così, piena di vita. Sappi donare e sarai ricambiata. Ti auguro un avvenire di perenne primavera spirituale.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
La Primavera nell'anima non è soltanto lo spirito giovane che dobbiamo sempre sentire dentro di noi. La primavera si manifesta ogni giorno all'alba, che porta con sé speranza di serenità. Leggendoti, all'improvviso mi è tornato in mente il mio Goethe (io sono tedesca, ma da molti anni vivo e lavoro in Spagna, la terra di mio marito). Goethe parlava del paese in cui fioriscono i limoni (la tua Italia!) e del limone, frutto che rallegra l'inverno: quasi volesse esaltare la primavera, lo spirito di allegria, la voglia di vivere. Vorrei essere come te, che vedi i fiori anche d'inverno. Sì, perché questo non è solo il pensiero di un'anima eternamente giovane, ma è la carica di ottimismo che ti rende una donna felice, una persona entusiasta di scoprire la bellezza, la pace e la serenità in tutte le circostanze della vita. Qualcuno potrebbe giudicarti un'esibizionista. Io ti credo...

¡Hola! 
Che bella, la voce di una tedesca dalla Spagna! Mi parli di limoni, frutti che mi sono cari, proprio per il loro colore e il loro profumo, e che rallegrano il grigio invernale. Poi mi citi Goethe, un autore che conosco poco ma che amo. Proprio vero che la poesia non ha confini di spazio né di tempo! Per i miei semplici versi ho ricevuto espressioni di piena comprensione da persone di età e paesi diversi: segno che tanti sanno apprezzare ciò che la vita offre di bello e d buono, anche se tra difficoltà e sofferenze. Per camminare sereni occorre guardare avanti con fiducia, scoprire i germogli di bene che vanno sviluppati, non temere le nubi che portano acqua o i venti che separano terra e cielo...Anch'io ho avuto giornate cupe, ma il Signore mi ha aiutato a superarle e a ritrovare il coraggio di cantare. Auguro a te un avvenire sereno, e soprattutto forza e pace interiore.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
Mentre sto rientrando a casa, (durante un viaggio in metropolitana che sembra interminabile), ti mando questo messaggio telegrafico per dirti che sì, la primavera è sempre nell'anima, se tu la vuoi...anche quando hai gli occhi pieni di lacrime, come li ho io in questo momento. Ho dovuto scegliere, tra un uomo che mi amava e una famiglia che, di fatto, non esiste più. E finalmente ho deciso: per la mia famiglia e mio figlio, lasciando nell'amarezza l'uomo che mi amava, e ha dato tutto per regalarmi quella felicità che mio marito non è mai stato capace di donarmi. Voglio che la tua illusione di primavera eterna non mi lasci, ma che mi renda forte: come forti sono le tue parole, in tutta la loro sincerità...Grazie, Carla! Grazie per aiutarmi come puoi, in questo momento difficile della mia vita!

¡Hola! 
Vorrei esserti vicina per asciugare le tue lacrime, così come il vento primaverile asciuga la terra e porta via le nubi. Scegliere la tua famiglia è stato duro ma giusto: seguire la coscienza porta sempre serenità e prepara un avvenire migliore. Io te lo auguro di cuore. Penso che la tua sensibilità e la capacità di amare in modo autentico sapranno attirare a te altri affetti, perché anche tuo figlio possa diventare uomo in un ambiente ricco di calore umano, adatto alla sua crescita. Mantieni il desiderio di ripresa e di nuova fioritura: è giusto e possibile. E guarda avanti: il cielo si schiarirà e tornerà il sole. Hai tutto il mio affetto. Pregherò per te.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
Sono basca e abito a Madrid. Immagino che tu sia al corrente di ciò che i "castigliani" pensano della mia gente. Sì, noi baschi siamo i separatisti, i ribelli, gli assassini, quelli che mettono le bombe dentro le automobili per far stragi di innocenti e causare morti collettive. Detesto la violenza, ma confesso che certe volte vorrei tanto picchiare a sangue alcuni miei colleghi che ogni mattina, quando arrivo in ufficio, mi dicono: "Ehi, ma che ci fai ancora qui? Credevamo che ti avessero arrestata...", oppure quando si burlano di me. Ricevo telefonate anonime e talvolta, di notte, sento suonare il campanello e qualcuno mi grida al citofono, in tono intimidatorio: "Polizia!". Pur essendo abituata a questo genere di "scherzi" (si fa per dire...), capita che, quando sono nervosa, non posso impedirmi di piangere, pensando alla follia che dimostra l'essere umano quando è totalmente privo di coscienza o sensibilità. In altre parole: ormai facciamo parte dell'Unione Europea, ma nella mia regione c'è chi si rifiuta di appartenere ad una nazione. Altri, invece, che già si considerano "europei" sembrano non conoscere (o addirittura vogliono ignorare...) la parola razzismo. Ciò di cui abbiamo bisogno è una nuova primavera, ma non di sangue (come quella di Praga) bensì una primavera che arrivi dolcemente, come quella che descrivi tu, per ricordare agli uomini che tutti possiamo essere felici, se tutti insieme sappiamo apprezzare (e rispettare!) il valore della vita.

¡Hola!
Ti ringrazio di avermi scritto, confidandomi le tue pene per la malignità di tante persone tra cui vivi. Non sei la prima che mi racconta di tali comportamenti verso "minoranze" o "diversi": non avevo idea che razzismo e discriminazione fossero ancora così forti, anche in paesi che si dicono democratici. Nei miei scritti esprimo spesso l'esortazione alla comprensione ed alla solidarietà tra tutte le persone e tutti i popoli e la "primavera" che spero è proprio quella che permetta la fioritura di vera carità di tutti verso tutti, perché l'umanità sia più felice e possa cantare alla vita ed a Chi l'ha donata. Il male che i fratelli fanno ai fratelli va conosciuto: chi tace e nasconde atti di discriminazione e razzismo se ne fa complice e sappiamo a che cosa può portare la passività di fronte all'ingiustizia. Spero che l'intolleranza sia di pochi, anche se però si fanno notare più degli altri. Tutti gli onesti devono unirsi per frenare i peggiori e impedire che il male prevalga. Penso che dovresti parlare ai colleghi più comprensivi, raccontando loro quel che ti succede: potresti trovare alleati. Io te lo auguro di cuore e pregherò perché tu abbia coraggio e pace nell'anima.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
Avresti mai potuto immaginare che una professionista pratica e radicale, come sono io, amasse la poesia? È la pura verità, invece...Sono notaio e talvolta lavoro nel mio studio fino all'alba, ininterrottamente. Tuttavia, quando rientro finalmente a casa, mi metto "i panni curiali" (come diceva il vostro buon Machiavelli, che io adoro...) e mi dedico alla lettura, alla musica, alla mia gatta, e a tutti gli altri miei passatempi, compresa la poesia. Mi diletto anche in quest'arte, ma non ti mando i versi che scrivo, perché non voglio farti sorridere. Perciò, mi accontento di parlare dei tuoi. Dimenticavo di dirti che vivo sola, e tanto tengo alla mia libertà. La libertà, Carla, è come un canto. E qui arrivo al punto. Uno canta per sentirsi libero, e lo fa quando vuole. Perché cantare è un'espressione di volontà individuale: un gesto spontaneo, come spontaneo è ogni uomo, (ogni donna) e tutta la sua vita. Cantare è la maniera migliore per esprimere i propri sentimenti. Non cantano anche gli uccelli...? Lo dici tu stessa. Tuttavia, quando e perché cantano? Quando sono innamorati, quando arrivano per annunciare la primavera, (come le rondini), quando vogliono rallegrare se stessi e gli altri, durante l'inverno, (come i passeri), quando sono felici di aver avvistato la preda (come le aquile), o perfino...quando muoiono, come il cigno. E gli uccelli sono solo un esempio della natura che canta. Perché anche il vento canta, le foglie tremano con la loro debole voce che sussurra cantando, il fiume canta la sua canzone correndo verso il mare, il fuoco scoppietta canticchiando per lasciar intendere la propria presenza. Perfino la solitudine canta, con il ritmo cadenzato delle ore interminabili. Cantiamo, dunque, finché siamo in vita... Non è forse anche questo che vuoi dire tu, Carla? Sono pronta a cantare con te la mia canzone di felicità, alla vita che tanto mi dona, perché io stessa a lei molto regalo, con la voce dell'anima che canta in allegria...

¡Hola! 
Che onore, un messaggio da una signora notaio! Mi dai conferma che la poesia è proprio per tutti: sta nel fondo di ogni anima e basta poco per farla venire alla luce. E tu sei proprio poeta: il tuo scritto intero è un canto. Mi sono piaciuti i tuoi uccelli. Io, attorno a casa, ho soprattutto passeri, poche rondini e qualche corvo o merlo che riempiono la mia giornata monotona. Vedo che anche tu sai far attenzione ad ogni elemento naturale, nelle sue varie espressioni di vita: tutte note nel coro universale, coro di ringraziamento e di preghiera. Io, maestra in pensione, vivo sola con la mamma ultranovantenne, ma sento poco la solitudine perché ho tanti interessi e qualche buona amica. Anch'io tengo molto alla libertà, soprattutto come possibilità effettiva di piena realizzazione personale e soffro nel vederla negata a molti; anche in paesi che si dicono democratici. E neppure per me è facile essere sempre spontanea e sincera, perché non seguo le idee correnti. Penso che anche tu sia una persona decisa e libera, nel tuo comportamento e nelle tue opinioni. Per questo riesci a cantare e ad essere serena. E perciò io canto lieta con te, e ti auguro ogni bene.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!
La tua poesia Cantare è come la radio che mi sveglia ogni mattina e mi accompagna per tutta la giornata, mentre svolgo il mio lavoro di dentista. Se a tutti i pazienti venisse raccomandato di concentrarsi sul canto, quando sono attanagliati dalla paura e dall'ansia, la vita sarebbe più facile per loro e per me. Cantare è una consolazione, certo: è la vita che si risveglia, è il dolore che scompare...è un nuovo mattino, pieno di speranza. E se i tuoi versi non sono interpretati come un mattino di speranza, allora...ciò significa che il concetto di poesia è morto, nel cuore della gente.

¡Hola!
Grazie del tuo messaggio, con il tuo canto da "dentista". Brava! Fa proprio bene veder lavorare di buon umore. Anche il mio vecchio dentista canticchiava brani d'opera e a me dava piacere. Riuscire a vivere cantando aiuterebbe a superare anche i momenti difficili: le ansie e le preoccupazioni uscirebbero da noi e potrebbero essere alleviate. Non penso che la poesia sia morta, nel cuore della gente: me lo dimostrano i molti messaggi che sto ricevendo. Forse ha solo bisogno di essere svegliata e di trovare messaggeri. Per questo io scrivo e tu canti. Continua così...sii sempre generosa e capace di speranza: felice, quindi.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla!

Una nave che prende il largo, canta la canzone dell'ignoto, 
Un vecchio che sussurra nel silenzio, canta la canzone della sua vita,
Un contadino che lavora, guardando il cielo, canta la canzone della
speranza,
Un marinaio che guarda oltre l'orizzonte, canta la canzone della nostalgia,
Un bimbo che sorride felice, canta la canzone dell'innocenza,
Una donna che legge una lettera, venuta da lontano, canta la canzone
dell'amore


Che cosa ne pensi dei miei versi tu, donna che canti con tanto ardore lode al...Cantare, come anima della vita? Guarda che io sono una persona semplice. Leggo tantissimo, ma faccio solo la frutera (fruttivendola).

¡Hola!
Brava, frutera! Anni fa, prima di ottenere il mio primo incarico come maestra, sono stata anch'io una frutera. Forse verdure e frutti ispirano la poesia. I tuoi versi sono proprio belli: dicono quello che io pure sostengo. Tutti sono capaci di cantare, ognuno ha il suo canto e lo deve far conoscere, per dar sollievo a chi non sa più cantare. Leggere fa proprio bene ed è un peccato che si faccia così poco. Io ho letto moltissimo, fin da bambina, e ciò mi ha aiutato a superare tante difficoltà. Spero che il tuo lavoro ti dia soddisfazioni, dal punto di vista economico, ma anche per quanto riguarda i rapporti con altre persone. Continua a leggere e a scrivere: arricchirai di bellezza e verità te stessa e gli altri.

 

Messaggio dalla Spagna:

¡Hola, Carla! 
Leggendo i versi del tuo Cantare si capisce, già fin dall'inizio, che ami Van Gogh. Per tutt'e due, il canto è la libertà della cicala che canta libera, nella natura. Con la differenza che Van Gogh, da schivo qual era, ha riflesso tutto il proprio sfogo di rabbia nelle pennellate violente dei suoi dipinti. La tua serenità invece, quella che tu dimostri lodando il cantare, è l'immagine più concreta della tranquillità dell'anima di un'artista che crede nella felicità e nell'allegria...

¡Hola! 
Certo che amo Van Gogh! Ho appena finito di scrivere una poesia, a lui dedicata. Anche lui ha amato tanto la vita, cantandola in modo sublime. Ha sofferto, ma ha vissuto con piena libertà e compassione. Io sono più tranquilla: la mia esistenza è meno tormentata. Poi sono cattolica, e la fede religiosa mi sostiene. Anch'io, comunque, sento il desiderio di esprimermi con maggior pienezza e libertà. E non è facile, perché si rischia di esser fraintesi. Trovo comunque tanta comprensione da parte di persone che non si accontentano di una vita piatta, ma vorrebbero con me volare e cantare. Vieni anche tu, sii sempre serena e aiuta gli altri ad esserlo. 

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