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LA DEA, UCCELLO E SERPE (2001)

Le mie sculture si ispirano a un mondo magico in cui piante, pietre, gli elementi e i pianeti sono animati. Le sculture sono persone, nel senso di "per-sonare". Utilizzo dei materiali vivi, che vibrano. Ciottoli del mare e del fiume che in sè hanno accumulato tutta l'energia creativa dell'acqua. Legno non trattato, fresco dall'albero, che contiene la sua vitalità e il suo profumo. Metallo che conserva il calore del fuoco con cui è stato creato. Piume, corne, denti e artigli nei quali è sempre presente una parte viva dell'animale. Provo con molta cautela a mettere insieme le varie energie per ottenere alla fine una pura oscillazione, che si trasmette allo spettatore.


Il primo "scultore", cosa lo ha spinto? La prima "scultura", che cosa rappresentava? Qui si annoda il mio lavoro. Sono stati trovati dei reperti archeologici, di un periodo che va dai 30.000 ai 2.500 avanti Cristo. Erano ciottoli di mare o di fiume, in cui erano incise delle forme femminili-antropomorfe, ed erano stati usati come oggetti di culto per venerare la Dea dell'acqua. L'acqua era immaginata come materia cosmica, nella quale gallegiava la terra. Numerose sono le piccole "veneri" di ossi o corna, che risalgono a quell'epoca. Di là parte la mia ricerca sulla Dea dell'Età della pietra. La Dea prendeva forma di uccello oppure di serpente. Era lei la creatrice del mondo, dava vita, cibo e sicurezza. In questo aspetto la troviamo in tutte le mitologie dell'Europa, Asia e Nordamerica. Uccello e serpe rappresentano la dualità di ordine e caos, giorno e notte, bianco e nero, sole e luna, estate e inverno, vita e morte, contemplazione ed estasi. Questa dualità, nella sua molteplicità, formava una unità completa, come Yin e Yang. Però, partendo dall'età del bronzo e degli Indogermani, che portavano con sè il loro Dio del cielo, questa unità veniva divisa, man mano che il matriarcato si trasformava in patriarcato. Con il passare del tempo, l'aspetto chiaro della Dea prendeva forma nella Santa Maria. L'aspetto buio, lo troviamo nella figura della strega.


La mia intenzione di artista è di creare un contrappunto al mondo tecnico-razionale. Essendo Donna, cerco di rivalutare la Donna nella sua molteplicità, come Dea e "Strega".

 

DIE GÖTTIN, VOGEL UND SCHLANGE (2001)

Inhalt meiner Arbeit ist die Vogelgöttin und ihr Alterego die Schlangengöttin des "Alten Europa" (Paleolithikum/Neolithikum) in ihrer figurativen Urform zu erfassen. Ihren Weg über die Jahrtausende zu verfolgen und damit ihre vielfältigen Transformationen, beginnend mit den ersten indogermanischen Einwanderungswellen, bis hin zur heutigen Marienfigur oder Märchenhexe. Eine Retransformation zu vollziehen, hin zum Ursprung, zur Schöpferin, zur Göttin und weg von der Figur einer jungfräulichen Mutter oder Schreckgestalt der Märchen.