Presentation   News Events   Archives    Links   Sections Submit a     paper Mail

FRENIS  zero 

 Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte  

  Home Frenis Zero

        

 

 

 

  "L'AMBIVALENZA E L'AMBIGUITA' NELLE ROTTURE AFFETTIVE" di Riccardo Dalle Luche e Simone Bertacca (Franco Angeli, 2007)

 

 

 

 

Autori: Riccardo Dalle Luche e Simone Bertacca

Prefazione: Antonello Correale

Collana: Psicoterapie

Editore: Franco Angeli

Luogo: Milano

Anno di pubblicazione: 2007

Pagine: 182

ISBN: 88-464-8070-8

Prezzo: € 18,00
 

 

 Indice:

Prefazione di Antonello Correale

Premessa

1. L'ambivalenza e l'ambiguità

2. Modelli strutturali

3. Fenomenologia delle rotture

4. Clinica dell'ambivalenza e dell'ambiguità

5. La psicoterapia dell'ambivalenza e dell'ambiguità

6. Sintesi conclusiva

7. Epilogo

8. Bibliografia e filmografia essenziale

 

 


 

  Dalla Prefazione di Antonello Correale:

 

 Sembra impossibile riuscire a parlare dell'amore senza collegarlo ad una domanda fondamentale: quanto durerà? Basta ascoltare un valzer di Strauss o assistere a una commedia di Shakespeare per sentirsi riproporre il tema della caducità del sentimento.

Quanto più forte è la potenza dell'amore, tanto più dolorosa la domanda: potrò fidarmi, mi tradirà? O, ancora più drammaticamente, potrò fidarmi di me stesso, la tradirò?

E' merito di questo libro di Dalle Luche e Bertacca non scoraggiarsi di fronte a un tema così antico e così attraversato, dalla letteratura, dalla filosofia, dalla psichiatria, dalla psicoanalisi, e tentare di delimitare un campo possibile di riflessione, di studio e, se possibile, di azione terapeutica, quando la tematica acquista caratteri di sofferenza estrema e insopportabile.

Vorrei proporre in particolare un'affermazione importante degli Autori che sembra contenere in sé, in modo sintetico, le argomentazioni di tutto il libro. Gli Autori affermano che in ogni relazione affettiva, è all'opera una tendenza a rendere perversa la relazione stessa, intendendo per "perversa" la tendenza appunto a cristallizzare le modalità del rapporto in una dimensione immobile e senza tempo, per espellerne le possibili sofferenze, separazioni e trasformazioni.

Insomma, ogni amore tenderebbe a non tollerare l'idea della possibile trasformazione di sé e dell'altro, a non accettare che esistano le stagioni, le variazioni dei gusti, del carattere, del corpo, dei desideri, e a fantasticare un illusorio, idealizzato tempo zero, un tempo fuori del tempo, dove ogni possibile trasformazione è resa impossibile.

Si potrebbe pensare a questo proposito che, più ancora della separazione - tanto studiata dalla psicoanalisi, tanto da farla ritenere il meccanismo cardine della vita psichica - ciò che viene temuto in modo assoluto - e gli Autori lo sottolineano con forza - è il possibile cambiamento, di sé o dell'altro, timore che impedisce di accettare che l'altro possieda in sé anche una dimensione di non totale riducibilità a noi stessi. Come se non si riuscisse ad accettare l'idea che tale irriducibilità - che a sua volta richiama l'idea, così difficile da accettare, dell'irreversibilità del tempo - è al tempo stesso la fonte della paura, ma anche la radice di una possibile permanenza del sentimento amoroso attraverso il tempo.

L'idea di Dalle Luche e Bertacca è che ambiguità e ambivalenza siano all'opera in questa tematica. In particolare, mentre l'ambivalenza rappresenterebbe l'inevitabile accettazione della diversità dell'altro e del suo manifestarsi nel tempo, l'ambiguità consisterebbe in una falsificazione del rapporto in una tendenza a indurre confusione nell'altro, per far finta che un problema sia sempre presente, mentre invece viene chiuso e alterato.

Introdurre dunque nella coppia il tema del tempo, che può significare o la fine della coppia o una sua possibile infinita durata. Non c'è patologia in nessuno dei due casi: il problema è che l'altro sia riconosciuto, al tempo stesso, come estraneo da fronteggiare e come ospite da albergare. Ma per far questo è necessario non essere abbagliati dalla fantasia accecante dell'assoluta permanenza.

Sembra emergere dalla paziente e dettagliata ricerca degli Autori, la considerazione che la difficoltà più aspra da superare non sia tanto la lontananza dell'oggetto d'amore, ma la sua costante presenza, che ci richiama alla realtà irriducibile dell'altro. Aiutare la coppia a sviluppare questa scoperta - indipendentemente dall'esito possibile della relazione - sembra per Dalle Luche e Bertacca, compito essenziale di ogni terapeuta che si misuri con questo tipo di sofferenza.

Salutiamo quindi con soddisfazione questo libro che riporta alla ribalta il tema della sessualità e dell'amore, così importante alle origini della psicoanalisi e attualmente purtroppo un po' troppo disinvoltamente accantonato.

E' da augurarsi che lo sforzo degli Autori sia l'inizio di una ripresa di interesse per questo campo così rilevante dell'esperienza umana.

 

 

 

             

 

                    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

Copyright - Ce.Psi.Di. - Rivista "FRENIS ZERO" All rights reserved 2004-2005-2006-2007-2008-2009