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 Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte  

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    "A CIASCUNO IL SUO CERVELLO. PLASTICITA' NEURALE E INCONSCIO"

di François Ansermet e Pierre Magistretti

Traduzione di Gian Maria Lojacono

Bollati Boringhieri (Torino)
Anno 2008
Collana «Saggi. Psicologia»
Prezzo €25,00
176 Pagine

 

 Riportiamo la recensione di Michele Di Francesco pubblicata su "Il Sole 24 ore" di domenica 30 marzo 2008.

 

 

 

 


<<IL CERVELLO PSICOANALITICO>>

 

 

 

         
<<Probabilmente le carenze della nostra esposizione scomparirebbero se fossimo già nella condizione di sostituire i termini psicologici con quelli della Fisiologia o della Chimica (...). La Biologia è veramente un campo dalle possibilità illimitate, dal quale ci dobbiamo attendere le più sorprendenti delucidazioni; non possiamo quindi indovinare quali risposte essa potrà dare, tra qualche decennio, ai problemi che abbiamo posto>>. Quando Sigmund Freud, avanzava queste profetiche osservazioni, nel saggio Al di là del principio del piacere (1920), non avrebbe certo immaginato che parte delle risposte sarebbero state fornite da studi su una lumaca di mare, l'Aplysia Californica. Eppure proprio l'indagine sui processi biochimici che portano alla formazione della memoria in questo mollusco, che sono valsi a Erich Kandel il Premio Nobel 2000 per la Medicina, ha aperto un ponte tra Psicoanalisi e Biologia, permettendo di metterle in feconda comunicazione.

  Foto: Erich Kandel

Questo perlomeno è quanto affermato da François Ansermet e Pierre Magistretti, docenti dell'Università di Losanna, nel volume A ciascuno il suo cervello. Plasticità neuronale e inconscio, dove viene individuato il punto di partenza del possibile incontro tra Psicoanalisi e Neuroscienze nelle ricerche sui meccanismi della memoria (ed è qui che l'Aplysia entra in scena). L'esperienza lascia una traccia, scrivono gli autori, e oggi noi possiamo studiare le manifestazioni di questa traccia non solo attraverso la Teoria Psicoanalitica, dove essa è indagata nella sua dimensione semantica, ma anche a livello cerebrale, - attraverso la nozione di plasticità neuronale. Grazie a ricerche come quelle proposte da Antonio Damasio nel forunato volume L'errore di Cartesio (Adelphi), è oggi possibile indagare la natura dei meccanismi neurali che permettono all'esperienza di dare forma alla struttura emozionale del soggetto.

  Foto: Antonio Damasio

 Nella ricostruzione degli autori, alcune esperienze che lasciano una traccia nella "rete sinaptica" si legano a stati somatici, cui si assocerebbero in seguito ulteriori "valutazioni" emotive spesso non accessibili alla coscienza. Col passare del tempo il legame tra valutazione emotiva ed esperienza originaria si perderebbe sempre più, giungendo alla creazione di una realtà inconscia fantasmatica, non disponibile direttamente all'individuo, che ne condiziona tuttavia l'esistenza. Se a questo quadro aggiungiamo la tesi secondo cui l'unico accesso alla realtà fantasmatica <<passa necessariamente attraverso un lavoro analitico>> - il solo in grado di cogliere i <<significanti sepolti nella rete associativa di tale scenario>>, possiamo farci un'idea del perché Ansermet e Magistretti considerino la propria proposta un tentativo di conciliazione tra Neuroscienze e Psicoanalisi.

In verità, malgrado le qualità anche espositive degli autori, il passaggio dalla Biologia all'Ermeneutica così prospettato appare per ora più suggestivo che supportato da dati di fatto conclusivi. Troppe sono le domande che ancora attendono una risposta, prima di poter dichiarare colmata la lacuna tra apparato analitico e spiegazione dei meccanismi cerebrali. Resta comunque un volume interessante e di gradevole lettura, che aiuta a pensare in modo nuovo l'annoso problema del rapporto tra cause e ragioni - e muove in questo senso un passo nella direzione auspicata da Freud.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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