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armonizzare lavatrice, condizionatore, lavastoviglie...
intuitivo e facile da azionare
Introduzione | Schema elettrico | Montaggio | Tavola Nutchip | Collaudo
Oggi le lavatrici e lavastoviglie più costose dispongono di un
timer per farle accendere con un ritardo di pochi minuti o di alcune ore.
Ma il nostro circuito funziona anche al contrario, cioè anche spegnendo l'apparecchio dopo un determinato tempo: potrete vincolare l'uso di televisori, illuminazione sportiva, motori di pozzi, riscaldatori e ogni altro apparecchio elettrico al periodo che desiderate. |
(*) potete scegliere altri tempi modificando la tavola della verità |
Lo schema elettrico richiede pochi componenti, perchè la funzione del
timer è incorporata dal Nutchip. Una volta tanto cominciamo dall'uscita,
costituita dai contatti del relè RE1 collegati al morsetto M2.
Se vogliamo far accendere un elettrodomestico al termine del tempo, utilizzeremo
il contatto del relè siglato NA (normalmente aperto) ed il contatto COM
(comune). Se invece ci interessa spegnere il carico al termine del tempo useremo
la coppia di contatti COM e NC (normalmente chiuso).
Il relè RE1 è pilotato dall'uscita 4 del Nutchip tramite il transistor
TR1, ed è adatto per collegare apparecchi fino a 300-350W di potenza.
Per potenze superiori ricorreremo ad un relè di potenza esterno, come
descritto più avanti.
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Oltre ad accendere il relè RE1, il transistor pilota anche il diodo LED DL4, che si accenderà ogni volta che il relè è eccitato. Le altre uscite del Nutchip, da OUT1 a OUT3, sono collegati ad altrettanti LED che indicano il tempo di ritardo selezionato.
La selezione del tempo avviene premendo uno dei pulsanti SW3 (90 minuti), SW4
(3 ore), SW5 (6 ore). Premendoli, l'ingresso relativo (da 2 a 4) andrà
a livello logico 0.
Il pulsante SW2 è collegato all'ingresso 1, e serve per disattivare manualmente
il relè, annullando l'effetto del timer. Un altro pulsante, SW1, ha l'effetto
opposto, e funziona resettando il chip.
Il Nutchip oscilla alla frequenza di 4MHz, determinata dall'oscillatore ceramico
OSC1. Il connettore CN1 serve solo per la porgrammazione del chip, e potete
ometterlo se pensate di pre-programmare il chip su di un altro circuito.
Vi consigliamo di tenerlo, non solo perchè così è
più facile modificare la tavola della verità "al volo".
Tramite l'interfaccia, potrete infatti "vedere" ingressi e uscite
sullo schermo del PC usando il software Nutchip Commander: uno strumento
utilissimo per capire veramente a fondo come "gira" il chip.
Il circuito ricava la tensione a stabilizzata 5 volt da un trasformatore esterno da collegare ai capi del morsetto M1. I diodi D2, D3, D4 e D5 nella classica configurazione a ponte raddrizzano la corrente alternata, che viene poi livellata da C4. L'integrato IC2, un 7805, stabilizza la tensione al valore fisso di 5 volt,
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Un relè della Merlin Gerin, montabile su barra DIN. Se la bobina del relè non fosse a 220V, dovrete interporre un trasformatore. |
Per accendere un elettrodomestico ad elevato consumo (più di 1-2
ampere, pari a circa 350 watt) si utilizza il relè di potenza (teleruttore)
in corrente alternata. Li trovate nei negozi di materiale elettrico. |
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Per realizzare questo circuito vi consigliamo di preparare un circuito
stampato seguendo il disegno che segue. Potete usare una millefori (seguendo
la quadrettatura del disegno, pari al passo dei fori) solo se siete
davvero esperti in questa tecnica, perchè ai capi del relè
sono presenti pericolose tensioni a 220V. Per rispettare gli isolamenti,
dovrete assolutamente riumuovere dalla millefori tutte le piazzoline
dalla zona evidenziata in giallo (usate un cutter o un Dremel con
la fresa tonda). Cominciate a montare i componenti più bassi (resistenze), per passare via via a quelli più alti e grossi. Meglio usare uno zoccolo per IC1. Attenzione a non invertire la polarità dei LED e degli integrati IC1 e IC2, del transistor, dei diodi. In caso di dubbi controllate la pagina dei componenti per i dettagli.
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CABLAGGIO SEMPLIFICATO |
Elenco componenti:
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Disposizione dei componenti sulla basetta. |
La tavola della verità ha 5 stati. Nello stato iniziale (st00) il relè è eccitato, in modo da potere usare tranquillamente l'apparecchio collegato al timer. Possiamo diseccitarlo, premendo SW2 (passaggio allo stato st04), oppure premere uno dei tre pulsanti SW3, SW4, SW5 per iniziare il ciclo di ritardo.
La tavola "delaystart.nut".
Per ognuno dei tre tempi possibili c'è un differente stato: st01 per il ritardo di 90 minuti, st02 per quello di 3 ore, st03 per quello di 6 ore. Ognuni di questi stati funziona allo stesso modo, spegnendo il relè RE1, e impostando un timeout a meno che non venga premuto il tasto di spegnimento manuale (SW2) o di reset (SW1). Ricordiamo che il tasto reset funziona portando sempre il Nutchip nello stato iniziale, anche se non compare esplicitamente in nessuna delle righe della tabella.
Un ultimo commento sullo stato st04 (spegnimento manuale del relè RE1): premendo un qualsiasi pulsante (tranne SW2) si esce da questo stato e si torna allo stato st00, da cui eventualmente si proseguirà verso lo stato st01, st02 o st03 nel caso avessimo premuto uno dei pulsanti per la partenza del tempo.
Per la vostra sicurezza, effettuate il collaudo senza collegare nulla al morsetto
M2. Basterà infatti osservare il LED DL1 e ascoltare il "click"
del relè RE1.
Cominciate con il collegare il trasformatore da 9 V al morsetto M1. Prima
di infilare il Nutchip nello zoccolo, alimentate il trasformatore
e controllate con il tester che ci siano 5V fra il piedino 20 e 10 dello zoccolo
di IC1, con il positivo in corripondenza del pin 20. Tenendo il puntale
nero sul 10, controllate che ci siano i 5V anche sul piedino 1.
Potete ora spegnere, infilare il IC1, riaccendere e programmare il Nutchip
con la tavola della verità. Magari per le prove riducete i timeout ad
portandoli ad alcuni secondi...
Premete SW3. Il relè RE1 ed il LED DL1 devono spegnersi, mentre si accende
DL2. Premete SW1 (RESET) e ripetete l'operazione con SW4 (verificando che si
accenda DL3), ed in seguito SW5 (verificando che si accenda DL4). Premendo SW1/SW2
il LED DL1 dovrà accendersi/spegnersi.
Riportate i tempi della tavola della verità ai valori normali e riprogrammate
il Nutchip. Staccate il cavo dell'interfaccia seriale dal connettore
CN1, per evitare ogni possibile contatto fra il PC e la tensione di rete a 220V.
A questo punto siete pronti per collegare il relè di potenza e/o l'apparecchio
che desiderate comandare, un'operazione da eseguire con la massima prudenza
e con il circuito stampato protetto ed isolato dentro ad un idoneo contenitore
plastico.
Prima di ridare tensione al dispositivo, fate controllare il lavoro ad una persona
di provata esperienza o al vostro elettricista.