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BOWLING A COLUMBINE

Regia di: MICHAEL MOORE
Attori: Charlton Heston e Marilyn Manson
Titolo originale: BOWLING FOR COLUMBINE
Titolo americano: BOWLING FOR COLUMBINE
Origine: USA 2002
Distributore: MIKADO
Link: www.mikado.it
Durata: 123’
Frase di lancio: Una nazione sotto tiro
Programmato dal 4 ottobre 2002

In concorso e Premio Speciale del 55° al Festival Internazionale del Film di Cannes 2002. Presentato in edizione originale con commento aggiunto in italiano, il titolo rimanda al bowling, dove avevano giocato i due protagonisti del massacro della Columbine, la Columbus High School, dove nel 1999 tredici alunni furono massacrati da due compagni e altri due conseguirono un handicap permanente, Michael Moore traccia un preoccupante bilancio sulle armi da fuoco. Gli Stati Uniti vantano il più alto tasso di morti violente per anno, nonché il più alto numero di armi da fuoco pro-capite.. Michael Moore dal 1989 si occupa dei malfunzionamenti della società americana da un punto di vista economico attraverso un approccio da regista documentarista.

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Famoso per il suo Roger and Me, incentrato sulla General Motors e i suoi disoccupati, mostra qui tutta la psicosi, violenza e paura che regna sovrana nella popolazione americana. Tantissimi hanno una pistola o un fucile, che possono tenere regolarmente e senza troppe formalità grazie alla Costituzione e alla legislazione in vigore che glielo permette.. Gli Stati Uniti detengono il maggior numero di morti sparati al mondo ogni anno, oltre 11.000. Implacabile nella sua ricerca di cause ed effetti, sagace nell’esposizione, distrugge la felicità dell’americano medio e della sua illusione che una pistola sotto il cuscino gli possa risolvere tutti i problemi. Dimostra che progressivamente il numero di atti delinquenziali va diminuendo ma che i telegiornali con sempre maggiore frequenza aprono il notiziario con qualche morto e che tutti gli indizi del colpevole visto solo da lontano indicano un nero come l’assassino Si accanisce contro Charlton Heston che è un leader nel far pubblicità alle armi da fuoco e lo va ad intervistare nella sua bella villa dove gli fa domande imbarazzanti e dove quello dopo un po’ se ne va scocciato. Siccome la destra accusa la musica Rock & Roll di essere la madre di tutti i guai, va a chiedere a Marilyn Manson le sue opinioni a riguardo e si scopre che quello è un tranquillo ragazzotto ma dice le cose vere e con sincerità e allora dà fastidio, spiegando che è la paura che genera consumi non necessari e che questi generano violenza.

Maurizio Ferrari

N.B. Il film successivo e Palma d’oro per il miglior film al Festival di Cannes 2004 è FAHRENHEIT 9/11

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