STELLA
Presentato nella sezione "Giornate degli autori" al Festival di Venezia 2008

Regia di: Sylvie Verheyde
Attori: Léora Barbara, Karole Rocher, Benjamin Biolay, Guillaume Depardieu, Thierry Neuvic, Jeannick Gravelines, Valérie Stroh, Johan Libéreau, Melissa Rodriguès, Laëtitia Guérard, Anne Benoît, Christophe Bourseiller e Yolaine Gliott
Sceneggiatura: Sylvie Verheyde
Fotografia: Nicolas Gaurin
Montaggio: Christel Dewynter
Scenografia: Thomas Grezaud
Costumista: Gigi Lepage
Produttore: Bruno Berthemy
Musiche: Nous Deux The Band
Titolo originale: Stella
Origine: Francia 2008
Distributore: Sacher
Link: www.sacherfilm.com www.diaphana.fr www.filmsdistribution.com
Durata: 102’
Produzione: Les Films du Veyrier, in associazione con ARTE France Cinema/WDR/ARTE, con la partecipazione di Canal Plus, Cinecinema e Centre National de la Cinematographie
Programmato dal 5 dicembre 2008

Ancora una volta la regista mette in scena un ritratto al femminile, ambientato nell’ormai lontano 1977. Stella, 11 anni, abita con i genitori sopra il bar da loro gestito. Nella sua piccola stanza arrivano gli effluvi del pastis e il suono della balera. La scuola che frequenta non sembra accettarla, o almeno, le sue compagne snob, dalla puzza sotto il naso, la rifiutano: lei non è una figlia della borghesia. Solo Gladys, sicuramente fuori dagli schemi di quel complesso scolastico, le apre delle possibilità. Inoltre le fa un po’ da Pigmalione, la introduce alla lettura, a Honoré de Balzac, a Marguerite Duras. Quello rappresentato dalla regista è un Tempo delle mele disincantato e destrutturato, dove la fine dell’infanzia e l’ingresso all’adolescenza non sono edulcorati ma privi di falsi pudori. Come se avesse rivisitato Gli anni in tasca di François Truffaut, col senno di poi, rendendolo più crudo, con personaggi che anticipano il disagio collettivo di film come La classe di Laurent Cantet.

 

 

Stella è uno degli ultimi film girati dall’attore Guillaume Depardieu, figlio del famosissimo Gerard, prima della sua morte prematura il 13 ottobre 2008. La regista e sceneggiatrice Sylvie Verheyde, dopo alcuni cortometraggi, ha portato nella sezione "Cinemas en France" al 50° Festival Internazionale del Film di Cannes del 1997 l’intenso Un frère, ulteriore esempio della miopia della distribuzione italiana, film intenso e forse autobiografico, che le valse il Premio Cyril Collard 1998 (attore, regista, musicista, scrittore, morto di aids) e il Cesar per la migliore promessa femminile a Emma De Caunes, figlia del più famoso regista e attore Antoine. Emma sarà l’interprete anche del secondo lungometraggio di Verheyde, Princesses (2000). Sang froid invece (Premio per la miglior regia al Festival de La Rochelle) è del 2007, l’interprete è Laura Smet, altra figlia d’arte, di Johnny Hallyday e Nathalie Baye. Escludendo la tv, Stella è il suo terzo lungometraggio. Naturalmente in Italia non si è visto nulla. Ci voleva la lungimiranza di Nanni Moretti e della sua Sacher, che ha distribuito Stella in 20 copie, per poter apprezzare la qualità artistica di Sylvie.

Marcello Moriondo

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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