Agrumi origine

Clementine "comune"

La pianta è piuttosto vigorosa e di medio sviluppo, con portamento assurgente. Su portinnesto arancio amaro, questo assume uno sviluppo leggermente inferiore rispetto al clementino comune.
Le branche primarie e secondarie sono assurgenti ed inseriti ad angolo acuto.
Le foglie sono di grandezza alquanto variabili, lanceolate e strette. Molto frequente è l'eterofillia.
I frutti sono di pezzatura variabile , da piccola a media (gr 70-100), la forma è da sferoide leggermente schiacciata ai poli a globosa e qualche volte ovoide.
La base è arrotolata e qualche volta con piccolo collare, mentre la cicatrice stilare è depressa.
La buccia è sottile (2-3 mm) e poco aderente alla polpa. La superficie della buccia è liscia con ghiandole oleifere numerose e prominenti. Il colore della buccia e arancio scuro, la polpa è succosa, di colore uniforme arancio, fine tessitura, deliquescente, aromatica con pochi semi o anche apirena.
Con l'impollinazione incrociata il numero dei semi aumenta parecchio. La maturazione ha inizio nella seconda decade di ottobre. La produttività lascia molto a desiderare, essendo particolarmente influenzata dalle condizioni climatiche.
Nelle zone ottimali il Clementino entra in produzione entra in produzione al 4°-5° anno dall'impianto, mentre produce meglio nei climi più miti, aventi minime escursioni termiche durante il periodo dell'allegagione (da metà maggio a metà luglio). Il clementino riesce infatti a produrre meglio, con riflessi positivi anche sulla pezzatura dei frutti, nei terreni sciolti e negli ambienti litoranei il cui clima, nel periodo estivo, è più mito rispetto alle regioni interne.
Ai deludenti risultati riscontrati nei vari ambienti si è cercato di rimediare sottoponendo la pianta alla incisione anulare, che è una pratica di non facile attuazione e che a lungo andare, se ripetuta negli anni e mal fatta, può debilitare le piante, che tendono a intristire.
Trattamenti con varie sostanze ormoniche non sempre hanno dato dei risultati soddisfacenti per cui, in conclusione, per ottenere una buona produttività dal Clementine "comune" occorre una oculata scelta dell'ambiente.