LAssociazione Culturale Antonio Cotogni, nasce da un progetto di lavoro basato sullelaborazione del concetto di politica culturale, contrapposto allidea di far politica con la cultura.
Cosa chiedere alla cultura del 2000?
Noi pensiamo che la cultura debba elaborare una nuova etica, che ci permetta di capire le nuove esigenze ed i grandi cambiamenti della nostra epoca.
Pensiamo inoltre che il grande compito della cultura odierna sia:
Dare un contenuto alle nuove forme di espressione artistica | |
Riproporre il ruolo dellartista nella società doggi |
Larte del futuro dovrà apportare quindi, una diversa sensibilità, necessaria per la comprensione dei nuovi problemi sociali, filosofici ed ambientali.
Ad un enorme sviluppo tecnico,attualmente non corrisponde un uguale sviluppo delle discipline che usano il corpo umano come materia estetica.
La crisi della vocalità in tutti i generi musicali, è un esempio chiaro, ma non è lunico che si potrebbe fare.
Solo studiando la dinamica di queste tendenze saremo in grado di influire su di esse e nessun "lavoratore" della cultura potrà esimersi dal dare il suo contributo alla presa di coscienza di queste nuove realtà.
LAssociazione A.Cotogni ,si costituisce per difendere questi principi e subito stabilisce una collaborazione con lAssociazione Franco Basaglia84 e tiene i suoi primi concerti al Teatro delle Cetre interno allOspedale del Santa Maria della Pietà.
E del marzo 1997 il primo concerto "Nessun dorma....La voce della memoria" insieme con lA.N.F.I.M., per ricordare Ugo Stame, tenore e partigiano, caduto alle Fosse Ardeatine.
Ogni marzo si ripete questa manifestazione, per non dimenticare e per sviluppare una tematica a noi molto cara: "Lartista e limpegno".
Ci accompagnano idealmente nel nostro percorso Le Madres de Plaza de Mayo in Argentina , che ci hanno fatto capire con il loro esempio, che
"Lunica lotta che si perde è quella che si abbandona"
Cercando poi, chi si occupasse a livello europeo, degli enormi problemi che ha creato la violenza di questo secolo, abbiamo trovato EMERGENCY unassociazione che lotta per dare aiuto alle vittime civili delle mine antiuomo e che si propone di lavorare per ritrovare letica che dovrebbe essere la base della scienza medica. Il principale obbiettivo che si sono prefissi i suoi volontari, è quello di far capire, in ogni remoto angolo del mondo, che ogni paziente qualunque sia la sua origine, ceto, idea, ricchezza, deve essere trattato con uguale rispetto e dignità.
Noi siamo in totale sintonia con questa filosofia di ricerca etica.
E per questo che collaboriamo con realtà così diverse e spesso lontane dal lavoro di una associazione musicale, non perché siamo "buoni", ma perché vogliamo essere presenti nella realtà culturale della nostra città e del nostro tempo.
Non vogliamo fare politica con la cultura, cioè usare la cultura come soggetto politico senza considerare le sue esigenze estetiche.
Vorremmo capire le nuove realtà e le nuove esigenze per poi trasmetterle, questa è per noi la cultura o meglio questo intendiamo per politica culturale.
Lo abbiamo detto nella nostra prima dichiarazione: "Il nostro impegno è quello di ricordare, di ricercare e di sentire che tutto quello che diamo agli altri come gesto damore è lessenza stessa dellarte".
Nel nostro percorso tutte queste realtà formano un mosaico ideale di impegni che ci stanno tutti ugualmente a cuore:
La lotta per i diritti delluomo delle Madres de Plaza de Mayo e della Franco Basaglia 84 | |
Limpegno umanitario di EMERGENCY | |
La forza educativa della memoria dellA.N.F.I.M (Associazione nazionale famiglie dei martiri ) | |
La ricerca estetico-vocale che portiamo avanti, identificandoci nella Scuola Romana di Canto e nel lavoro del suo creatore Antonio Cotogni. |
Il Presidente
Rosa Rodriguez