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Sfumata nostalgia
Rassegna "Piccoloblu", 31 marzo / 21 giugno 2000.
L'atrio del Teatro Studio apre alle fotografie di Carmelo Bongiorno. Dal 10 aprile al 14 maggio.

di
Mascia Nassivera

 
20/04/2000
 


Carmelo Bongiorno
nasce a Catania nel 1960 e diventa fotografo a partire dal 1982. Il 1989 è l'anno della sua consacrazione: vince per l'Italia l'European Kodak Award e ottiene il primo posto al concorso in bianco e nero dei Rencontres internationales di Arles. Il suo libro, "L'isola intima", esce nel 1997. Da tempo collaboratore di Franco Battiato, realizza i video e le copertine per i suoi album.

Il fotografo e la sua Sicilia. Questo il legame nostalgico, profondo, da cui nascono le immagini di Bongiorno. Ma è un sentimento infelice. L'amata si concede per pochi attimi, fugge, lascia dietro di sé tristezza e pianto.

La nostalgia di Bongiorno prende forma e si traduce in fotografie senza colori, quasi tutte sfumate. Il visitatore, di fronte alla prima opera, coglie subito i temi-guida della mostra. Vede una zolla smossa, la prua di una nave, le onde che si infrangono. Ovvero la terra, la presenza umana, il mare. La Sicilia di Bongiorno appare raffinata, a volte semplice, mai dimessa. Gli uomini e le donne che la abitano non sono persone qualunque, ma eleganti indossatori. Il neorealismo è lontano. Qualche volta un sentiero bianco attraversa le immagini, seguendo il viaggio di un'automobile, il cammino di un viandante. La spiaggia, di notte, ha un fascino indimenticabile. Le luci provenienti dal mare ipnotizzano chi le osserva. Belle anche le fotografie degli interni, scattate con cura e ricercatezza.

Franco Battiato, con la sua musica, accompagna il visitatore e sottolinea l'atmosfera struggente che caratterizza le opere. La particolare struttura dell'ambiente che le ospita, rende le immagini ancor più suggestive. Ma che cosa è successo alle didascalìe? Sembrano scomparse…

 

 


 
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