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Questa
edizione del Festival nasce all’insegna della collaborazione
con la Biennale di Venezia e propone un viaggio alla
scoperta di alcune fra le più interessanti proposte
teatrali europee degli ultimi anni, spaziando liberamente
tra prosa, danza e musica e soprattutto andando “oltre”
il teatro più convenzionale e commerciale tuttora dominante.
Scopo dichiarato del Festival è quello di portare spettacoli
innovativi e provocatori a conoscenza di un pubblico
più vasto, per cercare di conciliare sempre più “arte”
e “botteghino”.
MILANoLTRE
2000 viene inaugurato da GENESI from the museum of
sleep di Romeo Castellucci (Teatro Strehler,
dal 20 al 24 settembre) messo in scena dalla Societas
Raffaello Sanzio, una delle compagnie più innovative
e radicali del panorama europeo. Il 29/30 settembre
e dal 1 al 3 ottobre, al Teatro Portaromana, è la volta
di LA SANTA di Antonio Moresco, regia
di Renzo Martinelli (compagnia TEATRO APERTO)
. Entrambi gli spettacoli, decisamente impegnativi e
di indubbia attualità nell’anno del Giubileo, affrontano
alcuni interrogativi fondamentali per il mondo cattolico:
il mistero della Creazione e dell’origine del mondo
e dell’uomo, da una parte; il concetto di santità e
di amore mistico, dall’altra.
Dal 6 al 22 ottobre al Teatro dell’Elfo è di scena una
produzione Teatridithalia: ORESTEA - Eumenidi, Appunti
per un’Orestiade Italiana, di Pierpaolo Pasolini,
regia di Elio De Capitani. Lo spettacolo fa parte
di un progetto di riscoperta della trilogia di Eschilo
da parte di Teatridithalia iniziata lo scorso anno e
che terminerà, presumibilmente, nella stagione 2001-2002
e si propone anche di rendere omaggio a Pierpaolo Pasolini,
autore troppo spesso dimenticato, in occasione del venticinquesimo
anniversario della sua morte.
Per
la danza e la musica, tre sono gli spettacoli in cartellone,
grazie alla collaborazione con la Biennale di Venezia:
A MAN IN THE ROOM, una combinazione di quattro assolo
dell’artista e coreografo finlandese Tero Saarinen
(al Teatro Portaromana il 9/10 ottobre); K. Trilogia
della solitudine, opera da camera in due atti tratta
dai romanzi America, Il processo e Il Castello di Kafka,
libretto di Pilar Garcìa, musica di Luca Mosca
(al Teatro Strehler dal 12 al 14 ottobre); L’ISOLA
DI ALCINA, di Nevio Spadoni, musica di Luigi Ceccarelli,
regia di Marco Martinelli, compagnia Teatro delle
Albe (Teatro Portaromana dal 13 al 15 ottobre).
Chiudono
il programma due spettacoli europei particolarmente
“forti”: PAD (La caduta), di Bjliana Sbrljanovic,
regia di Gorcin Stojanovic, che affronta il tema
della dittatura e della guerra con palese riferimento
alla situazione balcanica (Teatro dell’Elfo dal 24 al
26 ottobre); NOCES DE SANG, di Federico Garcìa
Lorca, regia di Omar Porras, manifesto estetico
del Teatro Malandro, che mette in scena l’eterna lotta
tra ragione e passione, tra scelte individuali e costrizioni
sociali (Teatro Portaromana dal 20 al 31 ottobre). Il
Festival di quest’anno si presenta dunque particolarmente
ricco e diversificato e la stessa durata della manifestazione,
più di un mese, dimostra il crescente spazio che essa
ha saputo conquistarsi negli anni, divenendo appuntamento
fisso e imperdibile per le platee milanesi.
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