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DAPHNIS E CHLOE
8 giugno 1912, Théatre du Chatelet
   

Musica: Maurice Ravel
Argomento: Michel Fokine secondo la pastorale di Longus
Coreografia: Michel Fokine
Scenografia e costumi: Léon Bakst

Ruolo di Nijinsky: Daphnis

Addio di Michel Fokine ai Ballets Russes. Ferito dall'importanza accordata da Diaghilev a Nijinsky coreografo, convinto d'aver 'fatto' i Ballets Russes, con le tredici coreografie composte in quattro anni, Fokine lascia la compagnia in amarezza.

Tuttavia, due anni più tardi, Diaghilev, dopo aver rotto cin Nijinsky, otterrà una riconciliazione temporanea e Fokine creerà ancora, per i Ballets Russes, "La Légende de Joseph" e "Le Coq d'or" nel 1914.

"Daphnis et Chloé" ebbe la malasorte di andare in scena una settimana dopo l'"Après-midi d'un Faune", che allora era il grido di Parigi. Disincantata, la critica e il poeta René Chalupt notano le cattive condizioni della rappresentazione:
"Che dire della triste orchestra e delle esecuzioni mediocri e raffazzonate (…)? Gli organizzatori avranno bene torto, del resto, di consacrare la loro sollecitudine a una cara questione (…), se vi sia qualcuno nella sala che ha la pena di ascoltare?
La gente mondana non viene che per la messa in scena e l'aspetto estetico pittosto che per la coreografia. La musica non è che la riduzione al ruolo di un parente povero che si tollera solo perché non può essere messo alla porta".

   

Léon Bakst, Chloé abbandonata, s.d.
Parigi, Centro Georges-Pompidou,
museo nazionale d'Arte moderna

 

Pierre de Régnier, detto Tigre, Vaslav Nijinsky in "Daphnis et Chloé", 1912
Parigi, Biblioteca dell'Arsenale

   
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