LE CAPACITA' DI BASE DELLA MENTE UMANA

COMMENTO INIZIALE

Conosci te stesso:

"Ognuno di noi è l'essere più distante da sè stesso" (Nietzsche) L'epoca in cui le scienze umane hanno cominciato ha formarsi è recente. Noi ci proponiamo qui di vedere se la conoscenza di sè è augurabile e, in questo caso se è possibile. Vedremo che questa conoscenza, esige immediatamente da parte di ognuno di noi una presa di coscienza di sè e della propria personalità. Si sente dire spesso questa frase:sono come sono. Questo è il mio carattere. Non posso cambiare. Questo significa chiaramente: importa poco sapere chi io sia, perchè, in ogni modo non voglio non posso cambiare in niente. Ne consegue che si può vivere senza preoccuparsi di conoscersi. E' sufficiente occuparsi di sè, vivere da "consumatore", prendere dal mondo ciò che offre senza problemi. Le stesse persone che pretendono di sfuggire ad ogni domanda si trovano fatalmente, un giorno o l'altro, costrette a rispondere. La tentazione di non cercare personalmente delle risposte è sempre presente. Non si gioca con sè stessi senza incontrare , lungo il cammino , qualche accidente. Il "conosci te stesso" comincia da "conosci il mondo nel quale vivi". Dopo parecchi secoli la risposta è costante e implica la capacità di gestire, giustamente nella debita misura, le tre componenti fondamentali della vita psichica. Ignorare questo meccanismo naturale dell'intelligenza e dell'affettività e della volontà vuol dire estraniarsi dalla realtà che si manifesta nelle problematiche dei rapporti di coppia , dei rapporti sociali, del rapporto con la natura che inevitabilmente accadono nel corso dell'esistenza.  Quindi è lecito affermare che la conoscenza del meccanismo psichico è assolutamente necessaria sia per l'igiene mentale, sia come guida per conoscere il mondo in cui vivi, sia come possibilità di sviluppare il nostro potenziale intellettivo, sentimentale ed estetico. "Conosci te stesso e lascia la natura agli dei", così suona la massima di Socrate. Generalmente la si cita soltanto a metà: è un errore. A leggerla tutta intera, appare chiaro che l'uomo, almeno nella civiltà occidentale, si è ben guardato dal seguire questo consiglio. Lungi dal lasciare la Natura agli dei i segreti della Natura. Ha edificato una scienza del mondo esterno ed acquisito una somma di conoscenze che si accumulano sempre più; ha stabilito su questo mondo un potere che gli dà i mezzi di utilizzare tutte le risorse e, da una parte, di modificarle. Ma l'uomo , quale visione ha di sè stesso? Bergson dice, in sostanza, che se noi avessimo dedicato allo studio dell'uomo il tempo, la pazienza ed il genio dedicati allo studio del mondo, il destino umano sarebbe completamente diverso e forse più felice.

SIGMUND FREUD